Bizhan Bassiri – Catalogo
Pubblicata in occasione della personale dello scultore Bizhan Bassiri, la monografia presenta il complesso di opere che costituisce il ciclo plastico. La caduta delle Meteoriti, un nutrito corpus di opere che giungono a rendere emblematica, dopo circa trent’anni di lavoro, la propria concezione plastica, orientata sin dagli esordi avvenuti a Roma, a partire dall’inizio degli anni Ottanta, dal Pensiero magmatico (1984) e dal Manifesto teorico del Pensiero Magmatico (1986).
Comunicato stampa
Pubblicata in occasione della personale dello scultore Bizhan Bassiri, la
monografia presenta il complesso di opere che costituisce il ciclo plastico La
caduta delle Meteoriti, un nutrito corpus di opere che giungono a rendere
emblematica, dopo circa trent’anni di lavoro, la propria concezione plastica,
orientata sin dagli esordi avvenuti a Roma, a partire dall’inizio degli anni
Ottanta, dal Pensiero magmatico (1984) e dal Manifesto teorico del Pensiero
Magmatico (1986). L’avvio del lavoro plastico di Bassiri trae origine da
un’autentica illuminazione suscitata nell’artista dall’identificazione tra il
processo intuitivo per l’elaborazione trasformativa della materia e la costante
incipienza dell’attività vulcanica presente nel pianeta. Sul Vesuvio nel 1979
riceve una forte impressione alla vista del cratere. Da quell’istante, nella
mente dell’artista, il binomio eruzione-intuizione si fondeva in un unico
concetto che è diventato il principio generativo di tutto il suo lavoro.
Il ciclo di opere La caduta delle Meteoriti ha origine da alcune creazioni
effettuate a cielo aperto intorno al proprio studio in Toscana, nelle ‘terre
senesi’, ove a brulle colline lunari si alternano verdi valli rigogliose.
L’imponente gruppo di opere in bronzo che ha costituito la base di mostre
effettuate nella cattedrale di San Bavo e presso lo Stedelijk Museum voor
Actuele Kunst di Gent (Belgio), nella Galleria dell’Accademia di Firenze,
presso la Fondazione Palazzo Strozzi e presso l’Osservatorio astrofisico di
Arcetri di Firenze, nell’Acquario di Roma e in Piazza San Lorenzo in Lucina
sempre a Roma e in altri luoghi, trova ora sede tra i marmi greci e romani,
tra i rilievi e le iscrizioni, tra i busti e i ritratti antichi, nonché tra le
antichità egizie e del vicino Oriente del Museo Nazionale Archeologico di
Venezia.
Con uno specifico progetto critico che radicalizza la presenza dell’opera di
Bassiri, quasi esclusivamente costituita da elaborati in acciaio e bronzo con
patine nere, di fronte a importanti esempi di scultura antica in marmo
bianco, la mostra offre un esempio di relazione dialettica tra la scultura
antica e quella contemporanea, capace di suscitare stimolanti opportunità di
riflessione sull’arte plastica e i suoi sviluppi nel tempo.
Bizhan Bassiri è nato nel 1954, di origini persiane, giunge a Roma nel
1975. Comincia a esporre nel 1981 partecipando a mostre personali e
collettive. Dal 1995 realizza interventi permanenti. La ricerca artistica di
Bizhan Bassiri inizia con l’utilizzo di materiali diversi: superfici di
cartapesta e di acciaio e bronzo, elementi lavici, elaborazioni fotografiche.
Bassiri vive tra Roma e San Casciano dei Bagni - Siena.
2011, edizione bilingue (italiano-inglese)
24 x 28 cm, 256 pagine, 130 colori, cartonato
ISBN 978-88-572-1137-4, € 45,00