Birgitte Lykke Madsen – Horizons and reflections
A tre anni di distanza, la Galleria d’Arte Pirra ha il piacere di ospitare nuovamente le opere della pittrice danese Birgitte Lykke Madsen.
Comunicato stampa
A tre anni di distanza, la Galleria d’Arte Pirra ha il piacere di ospitare nuovamente le opere della pittrice danese Birgitte Lykke Madsen. Nata nel 1960 ad Odense, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti dal 1981 al 1986 e dove attualmente vive e lavora, Lykke Madsen ha indirizzato la propria ricerca pittorica verso interessi specifici, anche tecnici, che hanno preso corpo e sono confluiti in una tematica molto particolare: il rapporto tra l’uomo e l’acqua. Affascinata dalla carica evocativa dei colori e attenta all’influenza dello spazio sui corpi, Lykke Madsen ha trovato nell’ambiente acquatico, indagato nella percezione sia fisica che mentale, la dimensione ideale per comunicare con lo spettatore. Il suo è un punto di vista originale, è l’esplorazione pittorica e sensoriale della profondità, del colore e della “consistenza” dell’acqua. L’artista stessa così sintetizza: “Dipingere l’acqua mi fa sentire libera da qualunque limitazione relativa allo spazio e alla realtà, sia nell’uso dei colori sia nella composizione”. Le opere in tal senso più significative sono quelle in cui il soggetto, solitamente femminile, è rappresentato immerso: il suo corpo ha appena “bucato” la superficie e la colonna di schiuma è ancora bianca, oppure sta risalendo verso la luce, o ancora s’intuisce il blu oltremare profondo, che suggerisce un appagante senso di libertà. Il colore dell'acqua, la tensione tra il corpo e la materia che lo avvolge, nonché le connotazioni simboliche del soggetto si fondono in un’unica e potente esperienza sensoriale e intellettuale. In mostra, oltre alle opere che indagano la vita “segreta” sotto la superficie, ve ne sono altre che raffigurano la dimensione “pubblica” e “sociale” dell’acqua, quella degli orizzonti e dei riflessi che danno il titolo alla mostra: spiagge animate durante la bassa marea, ragazzini che chiacchierano nell’azzurro del mare e del cielo, figure isolate, viste dall’alto, che nuotano in un’acqua luminosa e trasparente che suggerisce quiete e serenità, una donna che passeggia assorta sulla battigia, e poi le barche, quasi sospese nell’immensità tra cielo e mare, con un labile orizzonte come unico riferimento spaziale. Gli orizzonti e i riflessi sono in effetti i soli, vaghi indicatori di spazio e tempo che l’artista concede alle sue tele, creando una sorta di dimensione alternativa e accogliente. Suggestive, quasi suggerite come in una nebbia di memoria, quelle di Lykke Madsen sono opere per sognare senza limiti, opere di fronte alle quali i pensieri restano sospesi da qualche parte tra la memoria e il presente, tra la figurazione e l’illusione.