Bekhbaatar Enkhtur / Michelangelo Consani

Due mostre.
Comunicato stampa
Tempra
Bekhbaatar Enkhtur a cura di Gabriele Tosi
Personal Jesus
Davide Rivalta / Michelangelo Consani
Inaugurazione delle due mostre sabato 20 settembre, ieedificio57, via di Berignano 57, San Gimignano (Si), dalle 15,30 alle 20.00.
Da domenica 21 settembre 2025 fino al 30 dicembre 2026 visitabile su appuntamento [email protected], [email protected], +39 335 6745185, +39 328 6217610, www.ieedificio57.org
TEMPRA
“Bekhbaatar Enkhtur - Tempra” a cura di Gabriele Tosi
Dopo l’incendio della biblioteca di Baghdad il Tigri scorreva colorato di blu. Uno shah prigioniero si nutriva solo d’oro. L'avido assassino Inalchuq fu ucciso con una colata di argento fuso negli occhi.
Bekhbaatar Enkhtur (Ulaanbaatar, 1994) lavora con la scultura e con i media che la attraversano. Le sue opere miscelano repertori simbolici tradizionali a segni imprevisti, nati dal contatto diretto e immediato con la materia. Disegna, modella, fonde. Scioglie cose antiche in nuovi materiali e contenitori.
Al centro c’è la curiosità per le soglie, e per ciò che le attraversa. Nessuno può dire se storie come quella di Inalchuq siano vere o se siano state inventate per trasmettere qualcosa di più necessario.
La relazione con l’ignoto che nasce in questo stato sospeso diventa una forma di ricchezza, più duratura del metallo. È lì che la scultura agisce: come passaggio tra temperature, tra condizioni del mondo.
E se il mondo ha ancora qualcosa da rivelarci,
ciò sarà vero solo per chi avrà il coraggio,
la disperazione e l’allegria necessari
ad abbandonarsi alla sua maestosa indifferenza,
alla sua ruvidità,
alla sua inebriante e soffocante altitudine.
(Emanuele Trevi, Viaggi iniziatici, Einaudi, 2021)
PERSONAL JESUS
Davide Rivalta / Michelangelo Consani
Gesù personale
Tendi le mani e tocca la fede...
Il tuo Gesù personale
qualcuno che ascolti le tue preghiere
qualcuno che si prenda cura di te
il tuo Gesù personale
qualcuno che ascolti le tue preghiere
qualcuno che sia lì per te…
(Depeche Mode, Personal Jesus, 1989)
Nel progetto di Davide Rivalta e Michelangelo Consani, il concetto di deus ex machina - letteralmente “dio che scende dalla macchina” - viene riletto in chiave profondamente umana e quotidiana. Non più una divinità che interviene dall’alto per risolvere i conflitti della narrazione, ma una presenza intima, discreta, forse silenziosa, che si manifesta attraverso gesti minimi, eppure salvifici: un tocco, uno sguardo, un ascolto.
In questo orizzonte si colloca il dialogo tra le due figure scultoree in bronzo - un animale e un uomo - che gli artisti pongono in relazione aperta tra natura istintiva e coscienza umana. Il bronzo, materiale tradizionalmente legato alla monumentalità e alla solennità, qui si fa quasi confidenziale, come a restituire sacralità all’ordinario.
Il riferimento a Personal Jesus dei Depeche Mode non è casuale: si tratta di un inno all’intimità spirituale, alla ricerca di una presenza capace di incarnare, nel quotidiano, ciò che solitamente affidiamo al trascendente. La tensione tra desiderio e sofferenza, solitudine e salvezza, materia e spirito - temi centrali nella musica della band - risuona anche in queste sculture. Esse sembrano suggerire che il “Gesù personale” sia l’altro da sé: l’animale, l’umano, il diverso, l’inatteso.
Il miracolo, allora, non si manifesta più attraverso epifanie spettacolari, ma si rivela nelle relazioni silenziose e concrete.
Galleria ME Vannucci collabora alla programmazione di ieedificio57
Si ringrazia: Materia Gallery, Galleria Fuocherello, Bekhbaatar Enkhtur, Davide Rivalta, Gabriele Tosi.
Biografie:
Bekhbaatar Enkhtur (Ulaanbaatar, Mongolia, 1994) ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. È stato artista in residenza a KORA - Centro del Contemporaneo (Castrignano De’ greci - LE), MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna (Bologna), Manifattura Tabacchi (Firenze), Fondazione Lanfranco Baldi (Pelago - FI), Dolomiti Contemporanee (Borca di Cadore - BL) e The Ekard Residency (Paesi Bassi). Ha esposto in gallerie, spazi non profit e istituzioni. Nel 2023 ha ricevuto il Premio illy Present Future in occasione di Artissima e nel 2024 la menzione speciale del Future Generation Art Prize. È rappresentato da Matèria e Pedro Cera. Vive e lavora a Torino.
Tra le mostre recenti, le personali: Hearsay, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, IT (2024); Flux, Galleria Pedro Cera, Lisbona, PT (2024); Imagining for Real, a cura di Enrico Camprini, Matèria, Roma, IT (2023); Oasis, un progetto a cura di Ramdom in collaborazione con Fondazione Elpis, KORA - Centro del Contemporaneo, Castrignano De’ greci (LE), IT (2022); Fuocherello, a cura di Gabriele Tosi, Fonderia Artistica de Carli, Volvera (TO), IT (2021); Cambio della guardia, a cura di Localedue, Bologna, IT (2021); Tsam Marktstudio, Bologna, IT (2021); Zuult (Una boccata d’arte), Borgo Valbelluna (BL), IT (2020).
E le collettive: Recipes for Broken Hearts - Bukhara Biennial, a cura di Diana Campbell, Bukhara, UZ (2025); Survival Kit 16: House of See-More, a cura di Slavs and Tatars e Michał Grzegorzek, Latvian Centre for Contemporary Art, Riga, LV (2025); Musafiri: Of Travellers and Guests, HKW, Berlino, DE (2025); 10 on Paper, Matèria, Roma, IT (2025); Shortlisted artists of the Future Generation Art Prize 2024, PinchukArtCentre, Kiev, UA (2024); Sleep!, Kunsthal KAdE, Amersfoort, NL (2024); La sostanza agitata, a cura di Saverio Verini, Palazzo Collicola, Spoleto (PG), IT (2023); Anthropocene, a cura di Vladimir Sludskiy, Artbat Festival, Almaty, KZ (2023); Enkthur – Francesconi – Siedlecki, a cura di Enrico Camprini, Galleria de’ Foscherari, Bologna, IT (2023); Chi ghe pi Nisün! (Qui non c’è più Nessuno!), in collaborazione con Ramdom, Fondazione Elpis, Milano, IT (2023); Fiammiferai, a cura di Gabriele Tosi, Fuocherello, Volvera (TO), IT (2023); Biscotto, a cura di Thomas Ba, spazio contemporanea, Brescia, IT (2023); An Ocean Standing, Lc Queisser Gallery, Tbilisi, GE (2022); Il rituale del serpente - Animali, simboli e trasformazioni, Ex Convento di San Francesco, Bagnacavallo (RA), IT (2021); Room 114 XY, a cura di Massimo Bartolini, CAR DRDE, Bologna, IT (2019); La pratica quotidiana, Oratorio di San Sebastiano, Forlì, IT (2019); Un anno lungo un giorno, Centro Pecci, Prato, IT (2019); Tragitti divaganti, distrazioni da una meta, a cura di Davide Ferri e Francesca Bertazzoni, P420, Bologna, IT (2018).
Nel 2025, Enkhtur è tra gli artisti selezionati per Recipes for Broken Hearts, prima edizione della Biennale di Bukhara curata da Diana Campbell (Bukhara, UZ) e partecipa a Bienalsur (Milano, IT).
Michelangelo Consani (Livorno,1971). Dal 1999 Michelangelo Consani ha esposto in numerose istituzioni private e pubbliche in Italia e all'estero, tra le principali ricordiamo: ArtKliazma (Mosca); MACRO (Roma); MAC VAL (Parigi); Schunck (Heerlen); Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella); Kunstraum München (Monaco di Baviera), Casino Luxembourg - Forum d'Art Contemporain (Lussemburgo); Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (Prato); Darb 1718 Contemporary Art & Culture (Cairo); Frigoriferi Milanesi (Milano); Donowahi Foundation (Costa d’Avorio); Watou Kunstenfestival (Watou); PAV Parco Arte Vivente (Torino); Kyoto Palazzo Imperiale (Kyoto). Ha partecipato inoltre alla 11° Biennale d’Architettura (Venezia); alla 1° Triennale di Aichi (Nagoya); alla 15° Biennale di Dakar (Dakar); alla 2° Biennale di Valencia (Valencia); alla 16° Quadriennale di Roma (Roma).
La Kunstverein Milano / Amsterdam / New York ha pubblicato una monografia sul lavoro dell’artista, a cura di Matteo Lucchetti, dal titolo “Caspian Depression and a One Straw Revolution” presentata al PS1 di New York e al Festival dell’Editoria Indipendente di Berlino.
Nel 2024 fonda ieedificio57.
Davide Rivalta (Bologna, 1974). La vittoria del concorso per l’inserimento permanente di un’opera d’arte nel cortile del Tribunale di Ravenna nel 1998 segna l’inizio del suo percorso artistico. Le sue tecniche di lavoro preferenziali sono la scultura, il disegno e la pittura. Sue opere sono in permanenza a Ravenna, San Martino in Rio (Reggio Emilia), Neuchâtel, Firenze, Roma, Mougins, Dublin. Ha esposto in numerosi musei e spazi istituzionali italiani e stranieri, tra i quali: GAM, Bologna 2005; MAN, Nuoro 2005; MARCA, Catanzaro, 2008; Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone (Gorizia), 2008 e 2009; Galleria Civica di Modena, 2010; MAMBO, Bologna, 2010; Galleria Civica di Trento, 2014; Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago (Firenze), 2005 e 2010; Kunstlerhaus Palais Thurn und Taxis, Bregenz, 2006; Strozzina, Firenze, 2009; Villa Romana, Firenze, 2011; Museo della basilica di Saria Maria delle Grazie, San Giovanni Valdarno (Arezzo), 2015; Palazzo Te, Mantova, 2016; Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma, 2016, 2017, 2019, 2020 e 2023; Forte di Belvedere, Firenze, 2019; Castello di Brescia, 2023; Dublin Castle, Dublino, 2023. Nel 2010 ha partecipato alla prima edizione della Aichi Triennale (“Arts and Cities”) a Nagoya e nel 2019 alla XXII Triennale di Milano. Nel 2017 ha iniziato a collocare le proprie opere negli ambienti urbani: nel 2018 ad Antibes e Neuchâtel, nel 2020 a Mougins e dal 2018 ad oggi a Gstaad. Dal 2019 espone in permanenza due Leoni presso il Palazzo del Quirinale a Roma, da cui sono nate le esposizioni alla sede presidenziale di Castel Porziano; a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata Italiana presso la Santa Sede a Roma; a Villa Firenze, sede dell’Ambasciata Italiana presso gli Stati Uniti a Washington; a Lucan House ex-sede dell’Ambasciata Italiana a Dublino ora Parco Italia, a Villa Taverna, sede dell’ambasciata Americana a Roma, all’Ambasciata Italiana a Oslo e Oscarshall; al quartiere diplomatico e Al-Nafal park di Riyadh. Fra gli altri hanno scritto di lui Pier Luigi Tazzi, Cristiana Collu, Angelika Stepken, Marinella Paderni, Alessandro Sarri, Davide Ferri, Guido Molinari, Saretto Cincinelli, Renata Cristina Mazzantini, Leonardo Caffo, Mary Heffernan e Kieran Owens.
Gabriele Tosi è attivo come indipendente e con le organizzazioni Toast Project e Megadue. Dal 2023 coordina per Fondazione Elpis Una Boccata d’Arte in Toscana. Insegna all’Istituto Marangoni di Firenze.