Aurel Contras – Segni e colori per il Paradiso
La mostra “Segni e colori per il Paradiso” affonda le sue radici nel mondo delle tradizioni e dei simboli cristiani, lo scultore Aurel Contraş creando nuove forme che narrano la storia dell’umanità.
Comunicato stampa
Martedì, 1° luglio 2014, ore 18,30, nella Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, avrà luogo l’inaugurazione della mostra di scultura „Segni e colori per il Paradiso” di Aurel Contraş, curatore prof. Grigore Arbore Popescu.
La mostra “Segni e colori per il Paradiso” affonda le sue radici nel mondo delle tradizioni e dei simboli cristiani, lo scultore Aurel Contraş creando nuove forme che narrano la storia dell’umanità. Le opere dello scultore sono allo stesso tempo colte e popolari, poetiche e mistiche, colorate e sagomate, architettoniche e ingegneristiche, facendo di lui un degno erede di Brâncuşi. E proprio come Brâncuşi l’artista è affascinato da Venezia e dalle sue tradizioni. Per tanto, una mostra personale di Aurel Contraş e molto gradita: le somiglianze tra le tradizioni romene e quelle veneziane nella lavorazione dei materiali quali la pietra, l’argilla, il legno o il bronzo è una delle caratteristiche di questa mostra che diventa così parte integrante del contesto cittadino.
Aurel Contraş è nato in nel nord della Transilvania, a Meseşenii Sălajului dove è cresciuto ed ha imparato sul bello nello spazio purificato dalla presenza delle chiese antiche in legno. I valori di questi posti, dei quali l’artista parla con grande passione, definiscono la sua opera: la vita con i momenti cruciali, dalla nascita alla morte, le credenze, il lavoro. Questi grandi temi si completano e si potenziano a vicenda, connettendoci tramite l’opera di Aurel Contraş alla grande storia dell’umanità, alla breve storia dell’uomo, alle essenze, alla speranza. Le opere di Aurel Contraş sono state presentate in mostre personali a Bucarest, Zalau, Sibiu o Constranţa e in numerose mostre personali. Le sue opere d’arte monumentale si trovano a Şimleu Silvanei, a Zalău, Alba Iulia, Bistriţa Năsăud, Bucarest, mentre nei musei del paese e all’estero (Francia, Stati Uniti o Germania) ritroviamo numerose sue altre sculture