+ arte e + design = più qualità per lo spazio pubblico?
Fondazione Fitzcarraldo contribuisce al festival Architettura in Città con un incontro informale su come l’arte e il design possono trasformare la qualità dello spazio pubblico, presso FITZLAB la nuova “scatola creativa” da poco aperta in Via Aosta 8. Una scelta quasi naturale per un progetto come FITZLAB che si inserisce in un contesto urbano vivace e in forte trasformazione.
Comunicato stampa
Fondazione Fitzcarraldo contribuisce al festival Architettura in Città con un incontro informale su come l’arte e il design possono trasformare la qualità dello spazio pubblico, presso FITZLAB la nuova “scatola creativa” da poco aperta in Via Aosta 8. Una scelta quasi naturale per un progetto come FITZLAB che si inserisce in un contesto urbano vivace e in forte trasformazione.
Il migliore progetto non è necessariamente quello brevettato, creato da grandi architetti o da aziende leader, ma piuttosto quello che nasce dalla semplicità e dalle necessità della vita quotidiana. E’ da questo stimolo che nasce il testo Low Cost Design di Daniele Pario Perra (Silvana editore) ed è qui che si situa il punto di partenza delle due ore di chiacchierata in cui, a partire dalla presentazione del libro, si discute ruolo e funzione dello spazio pubblico, soffermandosi sul rapporto mutevole tra gli spazi della città e il ruolo dell’arte.
Lo spazio pubblico della città contemporanea non è dove pensiamo che sia. O meglio, non è solo lì. (La Varra 2008), lo spazio pubblico può assumere forme totalmente differenti, anche diametralmente opposte, e può essere più o meno riconosciuto sia dagli amministratori locali sia dagli abitanti del territorio.
Esistono delle caratteristiche comuni a questi spazi?
Le scelte progettuali fatte non con ma per la comunità riescono ad arrivare agli obiettivi prefissati?
Quanto basta animare lo spazio con brevi manifestazioni temporali e quanto invece la città richiede soluzioni a lungo termine, condivise, autonome e dal basso?
L’arte pubblica deve essere permanente? E’ realmente in grado di migliorare la qualità dei luoghi? Se sì, che caratteristiche deve avere?
Di questo, ma non solo, parlerà Leo Micali – che collabora con Daniele Pario Perra nelle ricerche di creatività spontanea - insieme a Lisa Parola di a.titolo e Anna Spreafico di esterni. Entrambi, all’interno di progetti differenti, in ambiti territoriali distinti, hanno perseguito l’obiettivo di valorizzazione dello spazio pubblico attraverso arte, design urbano e architettura, promuovendo progetti innovativi e differenziati.
Moderati da Giulia Carlone dell'associazione Izmo, Leo Micali presenta una serie di divertenti soluzioni di auto-design, o auto-arredo, che, talvolta in modo bizzarro, migliorano la qualità della città. Lisa Parola descrive alcuni esiti del Progetto Situa.to, che ha previsto la realizzazione di azioni e progetti d’arte condivisi e in grado di rispondere al desiderio di qualità dello spazio pubblico e ai bisogni di chi lo abita e lo attraversa. Infine, Anna
Spreafico illustra alcune soluzioni a problematiche dello spazio pubblico, risolte attraverso modalità di progettazione sperimentali che hanno come principale valore la tutela della creatività. Tali soluzioni sono emerse come esiti del Laboratorio Creativo sullo Spazio Pubblico, che, appunto, può dirsi tale a seconda dell’uso che se ne fa (Crosta, 2000).
L’ingresso è libero, sino ad esaurimento posti.
Informazioni
Fondazione Fitzcarraldo onlus / FITZLAB
Via Aosta 8, I 10152 Torino Italy
T. 0039 011.5099317 email: [email protected] web: www.fitzcarraldo.it e www.fitzlab.it
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Low Cost Design (Leo Micali www.lowcostdesign.org)
Il progetto Low Cost Design si fonda su un principio, sostenuto dai più grandi protagonisti del design: il miglior progetto non è necessariamente quello che passa dall’ufficio brevetti, che nasce negli studi di architettura e di design e che si fa davanti ai computer nelle grandi aziende, ma anzi è, spesso, quello che nasce nella semplicità della vita di tutti i giorni e che vive delle geniali intuizioni della “gente comune”, di progettisti anonimi cui, non a caso, Bruno Munari aveva dedicato il “Compasso d’Oro a ignoti”. Partendo da questo principio Daniele Pario Perra ci offre il frutto di una vasta ricognizione compiuta tra il nord Europa e il sud del Mediterraneo, attraverso la quale ha documentato, in una sorta di dizionario visuale, migliaia di esempi di creatività spontanea. Un ri-uso o meglio, un uso mutato, illuminato e illuminante, di oggetti ed azioni sul territorio a forte valenza progettuale. Trasformazioni in grado di cambiare la nostra vita quotidiana che rivelano consuetudini non convenzionali, grande immaginazione e una costante relazione tra “capacità poetica” e “ capacità tecnologica”.
a.titolo (Lisa Parola www.a.titolo.it)
a.titolo è una organizzazione no profit fondata a Torino nel 1997 con lo scopo di promuovere l'arte contemporanea orientata verso le dimensioni sociali, politiche e culturali dello spazio pubblico.
a.titolo cura progetti site-specific, committenze di arte pubblica, campagne fotografiche, convegni, pubblicazioni, workshop e attività didattiche, promuovendo in maniera interdisciplinare il dialogo culturale e artistico fra disegno urbano e arti visive. Tra i primi in Italia a dare attuazione al progetto Nuovi Committenti di Fondation de France (curato dalla Fondazione Adriano Olivetti in Italia), a.titolo cura attualmente il progetto Situa.to (www.situa.to) che sperimenta nuove pratiche in risposta ai problemi emergenti delle giovani generazioni, idea nuovi strumenti per leggere i mutamenti urbani e sociali e realizza azioni e progetti d’arte condivisi che sappiano rispondere al desiderio di qualità dello spazio pubblico e ai bisogni di chi lo abita e attraversa.
esterni (Anna Spreafico www.esterni.org)
esterni è un'impresa culturale che dal 1995 progetta spazi pubblici, disegna servizi per piccole e grandi comunità, promuove e realizza eventi di aggregazione, sviluppa campagne di comunicazione necessaria e partecipata.
Per la realizzazione dei loro progetti dicono: “cerchiamo di interpretare le esigenze dei luoghi, delle reti e delle persone che coinvolgiamo e di intercettare le migliori e più innovative energie artistiche e intellettuali contemporanee." Tra questi il Public Design Festival il primo festival in Italia che parla di design degli spazi pubblici e propone progetti e soluzioni per vivere meglio nelle città contemporanee e il Laboratorio Creativo dello Spazio Pubblico, un dipartimento di ricerca che studia e analizza gli spazi pubblici e i loro fruitori al fine di sviluppare e prototipare soluzioni e interventi per una rigenerazione e riqualificazione urbana.
Izmo (Giulia Carlone www.izmo.it)
Izmo è una giovane associazione culturale della scena torinese che lavora per favorire i rapporti tra gli abitanti e il costruito, la fruizione degli spazi, le relazioni sociali. Izmo ritiene che la qualità della vita sia condizionata dagli spazi quotidiani, dagli spostamenti, dai ritmi urbani, dall’ambiente e dalle relazioni sociali. L'associazione opera in questo dominio: stimola e causa mutamenti condivisi da chi è coinvolto attraverso installazioni, software, oggetti ed architetture, fino al progetto urbano.