Art in Nature. Atto II – Bob Verschueren
Una nuova imponente installazione site specific arricchisce il Parco di Villa e Collezione Panza, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Varese. Si tratta di The Slope, creazione di Bob Verschueren.
Comunicato stampa
Una nuova imponente installazione site specific arricchisce il Parco di Villa e Collezione Panza, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Varese. Si tratta di The Slope, creazione di Bob Verschueren che verrà inaugurata il prossimo giovedì 17 luglio 2014, alla presenza dell’artista. Dalle 18 sarà possibile scoprire l’opera che è stata realizzata in uno dei parterre del Parco e assistere a una straordinaria performance di Pietro Pirelli, musicista, compositore per strumenti elettronici e acustici e percussionista sperimentale.
The Slope si inserisce nell’iniziativa Art in Nature - progetto giunto al secondo atto dopo le installazioni di Stuart Ian Frost del 2013 – organizzato dal FAI con la collaborazione di Arte Sella, manifestazione internazionale di arte contemporanea che si svolge all’aperto in Val di Sella (Trento) con l’obiettivo di proporsi non solo come un’esposizione qualificata di opere d’arte, ma anche e soprattutto come un processo creativo nell’indagare il lavoro dell’artista giorno per giorno.
L’opera di Bob Verschueren è un’installazione appositamente pensata per il Parco di Villa Panza. Si presenta come una grande e maestosa ruota in legno di 6 metri di circonferenza, parzialmente ancorata al suolo, completamente realizzata con sezioni di rami d’albero tra loro legati senza alcun tipo di giuntura. L’opera, di grande impatto e suggestione, invita a riflettere sullo scorrere del tempo e sulla possibilità di voler “fermare il tempo”, almeno apparentemente, bloccando la ruota che si ferma senza completare il suo giro. La ricerca dell’artista è da sempre volta alla riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente e sulla precarietà della natura: le sue opere sono fortemente simboliche e si prestano a molteplici letture.
L’installazione rimarrà all’aperto, nel Parco, fino a quando non si integrerà con la natura stessa. Come Stuart Ian Frost nel 2013, anche Bob Verschueren ha beneficiato di un periodo di residenza a Villa Panza in cui ha potuto confrontarsi con il contesto esterno e ha sperimentato una personale visione degli elementi naturali, architettonici e artistici alimentando un dialogo serrato tra l’opera e l’ambiente.
In occasione della presentazione di The Slope, l’“artista del suono” Pietro Pirelli eseguirà brevi performance sonore dal titolo “Parco in stanza buia”. Pirelli proporrà un’esperienza acustica all’interno dell’ambiente buio di Varese Room, 1976, installazione di Maria Nordman, recentemente restaurata, dove grazie all’ausilio di rami ed elementi esclusivamente naturali produrrà dei suoni. Un esperimento inedito volto a riflettere sull’equilibrio tra spazio e suono: in un luogo dove i riferimenti sono intangibili e poi gradualmente svelati, l’udito si concentra sulla musica prodotta che invita a percepire il luogo come infinito e il tempo come fluido. Il lavoro di Pirelli dialoga con la riflessione di Verschuren a proposito del tempo proponendo però un differente approccio. (L’accesso alla performance è su prenotazione obbligatoria in loco)
Al termine della presentazione sarà offerto un aperitivo a cura del Ristorante Luce.
Il progetto Art in Nature – a cura di Emanuele Montibeller, direttore artistico di Arte Sella e Anna Bernardini, direttore di Villa e Collezione Panza - continuerà anche nel 2015 con Peter Randall-Page.
L’iniziativa è resa possibile grazie a JTI (Japan Tobacco International), partner istituzionale di Villa e Collezione Panza, con cui la Fondazione ha avviato una collaborazione pluriennale volta a valorizzare e promuovere le attività culturali e le opere di restauro di questo straordinario Bene.
Bob Verschueren
Nato a Bruxelles il 23 ottobre 1945, Bob Verschueren è un artista autodidatta. Dopo essersi dedicato alla pittura, esordisce nel 1978 con i suoi “wind paintings", pigmenti naturali lasciati al vento nel paesaggio. In questo momento decisivo scaturisce il suo interesse per la natura e la vegetazione. Le sue opere sono di diversi materiali: rami, foglie, aghi di pino, muschio , sabbia, alghe, agrumi, bucce di patate. Dal 1985 ha realizzato più di 300 installazioni in Europa e nel mondo. Si è interessato anche ad altri ambiti come il suono (“Catalogo delle piante”, 1995), la scultura (“fitoscultura”, 1999) e la fotografia. Una radura, una foresta, uno spazio espositivo sono per lui veri e propri laboratori. Praticando una sorta di "cultura amnesia”, durante le sue passeggiate, l'artista riscopre le piante come se non le avesse mai viste prima. Dopo la loro raccolta, le osserva con attenzione, in quanto la loro forma, struttura e consistenza lo guidano e impongono spontaneamente il lavoro. Le sue installazioni rappresentano una riflessione sul legame perenne che esiste tra la vita e la morte e sui legami a volte contraddittori che uniscono l’uomo alla natura.