Arrigo Minerbi tra liberty e classicismo

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO ESTENSE
Largo Castello , Ferrara, Italia
Date
Dal al
Vernissage
07/07/2023

su invito

Patrocini

Mostra organizzata da

Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara

 

Con il patrocinio di

Regione Emilia-Romagna

MEIS – Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah

 

Da un’idea di

Vittorio Sgarbi

Artisti
Arrigo Minerbi
Curatori
Chiara Vorrasi
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Comunicato stampa

Scultore prediletto da Gabriele d’Annunzio, «spirito nervoso, agile, moderno» capace di farsi interprete delle tendenze liberty e del classicismo novecentesco, il ferrarese Arrigo Minerbi ha conosciuto negli anni Venti e Trenta del Novecento una grande notorietà, tanto da essere annoverato dalla critica «tra i maggiori del nostro tempo», «per altezza d’ispirazione, potenza creativa e sapienza tecnica». Nella seconda metà del Novecento il classicismo idealizzato e antimoderno della sua produzione matura ha perso però di interesse e la sua fortuna si è eclissata confinando nell’ombra la sua produzione.

 

La mostra, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, ripercorre per la prima volta l’intero arco della produzione di Minerbi ricollocandolo nel contesto artistico italiano di primo Novecento. L’opera dello scultore ferrarese testimonia un temperamento originale ma perfettamente radicato nel dibattito artistico cha ha accompagnato il passaggio dal modernismo con declinazioni simboliste di inizio secolo al ritorno alla tradizione maturato dopo la prima guerra mondiale, fino al classicismo monumentale dominante negli anni Trenta. Questa parabola viene evocata attraverso una ricca selezione di sculture a cui sono accostate opere pittoriche e plastiche di maestri italiani tra simbolismo, realismo magico e classicismo (tra i quali Gaetano Previati, Leonardo Bistolfi, Adolfo Wildt, Galileo Chini, Ercole Drei, Felice Casorati, Ubaldo Oppi, Mario Sironi, Antonio Maraini, Achille Funi). Le ricerche condotte in preparazione della rassegna hanno infatti permesso di constatare contatti diretti o tangenze con alcuni dei maggiori protagonisti dell’arte e della cultura del suo tempo.