Arnold Mario Dall’O – Untitled

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ALESSANDRO CASCIARO
Via Dei Cappuccini 26A, Bolzano, Italia
Date
Dal al

Lu-Ve 10.00-12.30 / 15.00-19.00 - Sa 10.00-12.30

Vernissage
19/05/2023

ore 18

Artisti
Arnold Mario Dall'O
Curatori
Valerio Dehò
Generi
arte contemporanea, personale
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Nel lavoro di Arnold Dall’O si addensano idee e tecniche in una totale libertà d’espressione.

Comunicato stampa

Nel lavoro di Arnold Dall’O si addensano idee e tecniche in una totale libertà d’espressione. Non è certamente difficile rintracciare i segni distintivi di una poetica che di articola verso una convivenza tra lavori plastici e una pittura fortemente concettuale. Non è un artista legato alla ripetizione e allo stile, pur mantenendo una riconoscibilità esemplare. La sua consapevolezza espressiva lo porta anche a essere assolutamente libero non solo di lavorare sulle immagini spesso recuperate dalla rete, ma anche di rendere protagonisti in grandi quadri, oggetti di tardo design, lampadari, furniture che sembrano estratti da cataloghi e riviste ormai dimenticate. La tecnica della pittura distribuita a puntini, di una sorta di pointillisme contemporaneo, esprime il concetto di un tempo di realizzazione lungo di attesa, come se l’immagine forse una sorta di apparizione, qualcosa che accade come un evento, che si deposita lentamente sulla superficie pittorica. Nel suo lavoro, e attraverso una tecnica che non si attarda nella descrittività dei particolari o nel creare lavori che siano sovrapponibili alla realtà, l’immagine o la forma sembrano apparire dal nulla. Suggeriscono l’idea di provenire da una dimensione altra, come se fosse un messaggio lanciato nel tempo e che trova un’attualizzazione all’improvviso, quasi per caso. Questa sua capacità la conserva anche nei lavori installativi che sono più rari nel complesso della sua opera, ma che diventano una sorta di epitome di una concezione dell’arte aperta all’intuizione, all’emozione, ad una partecipazione del pubblico che va ben oltre lo shock visivo o la provocazione. Al contrario di quanto affermato da Paul Klee “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”, Dall’O prova a decostruire ciò che è visibile, ad avvicinarlo a quella soglia di invisibilità che diventa un territorio in cui le emozioni, ideologie e storie personali, i condizionamenti e i comportamenti sociali, si mescolano in quel mistero che ci portiamo dentro e che chiamiamo “memoria”.