Armen Eloyan – Couples

Con una poetica che intreccia grottesco, ironia e riflessione critica sulla contemporaneità, Eloyan si distingue per uno stile fortemente espressivo che fonde riferimenti ai cartoni animati, narrazione personale e astrazione pittorica.
Comunicato stampa
Tim Van Laere Gallery Rome è lieta di presentare Couples, la nuova mostra personale dell'artista di fama
internazionale Armen Eloyan. Questa è la quinta mostra personale di Eloyan da quando si è unito alla Tim Van
Laere Gallery nel 2012, nonché la sua prima mostra nel nostro spazio romano. L’artista presenta in questa
esposizione una nuova serie di dipinti, sculture in legno e ceramica.
Armen Eloyan è un artista noto per il suo stile crudo ed espressivo, che mescola astrazione, narrazione personale
e riferimenti ai cartoni animati. Le sue opere sono potenti riflessioni sulla società contemporanea, intrise di ironia,
arguzia e una profonda comprensione della natura umana. Nato in Armenia, Eloyan ha saputo fondere influenze
culturali americane ed europee, attingendo, in particolare, dall'universo dei cartoni animati e dei fumetti quotidiani
di George Herriman, il cui spirito giocoso ha permeato il suo lavoro. Le sue figure, spesso contorte e simili a
personaggi da cartone animato, sembrano una parodia non solo dei soggetti, ma anche delle strutture sociali,
criticando l'assurdità della vita moderna, il consumismo e l'alienazione che ne derivano. Eloyan rivela la tragicità e
la comicità insite nel comportamento umano, offrendo una riflessione su come la cultura e l'identità vengano
costantemente rimodellate e ridefinite. Le influenze di artisti come Philip Guston, Willem de Kooning e Paul
McCarthy sono evidenti nelle sue opere, ma l'approccio unico di Eloyan porta questi temi in un territorio più
giocoso e a volte grottesco, riflettendo le nostre contraddizioni con una chiarezza brutale. Nei suoi lavori,
linguaggio, identità e narrazioni si frantumano, i simboli perdono la loro stabilità, e ciò che una volta sembrava
leggibile diventa opaco e sfuggente. C'è una tensione consapevole tra ciò che appare familiare e ciò che invece
sembra illeggibile, come un riflesso di un mondo in cui la verità è sfuggente e la coerenza e le immagini
ingannano tanto quanto rivelano.
Nella sua nuova serie di dipinti, Armen Eloyan si addentra nella psicologia e nella simbologia delle coppie
significative. Superando le sue tradizionali figure grottesche e narrazioni assurde, l'artista si concentra su coppie
iconiche che condividono uno spazio comune nell’inconscio collettivo. Tra queste, Braccio di Ferro e Olivia,
personaggi radicati nella comicità e nella caricatura, emergono come avatar inaspettati e potenti di tensione
emotiva e resilienza. Eloyan non riduce la coppia a semplici reliquie dei cartoni animati, ma li reinterpreta come
archetipi di interdipendenza, conflitto e mito che persiste nel tempo. La tavolozza vibrante e la distorsione
espressiva nelle sue opere infondono una cruda intensità nelle dinamiche tra i due. Olivia, spesso rappresentata
in modo allungato e fragile, appare tanto vulnerabile quanto indispensabile, mentre Braccio di Ferro, muscoloso e
frenetico, è al contempo protettore e antagonista. Le relazioni che si sviluppano, oscillando tra cura e conflitto,
rispecchiano temi sociali universali come il potere, il genere e la sopravvivenza emotiva. Questo cambiamento nel
lavoro di Eloyan segna un crescente interesse per la psicologia relazionale, esplorando le modalità, talvolta
comiche e tragiche, con cui le persone si legano. Il tema prende forma anche nelle sue sculture di gatti, realizzate
con pezzi di legno grezzi e dipinti. In questo contesto, il gatto diventa un simbolo dell’eccentricità umana, intriso
di una sorta di eleganza caotica. Nonostante i materiali apparentemente semplici e l'aria di improvvisazione, la
scultura emana una forza densa e controllata, evidenziando il fascino dell’imperfezione che nasce dalla
distorsione e dalla frammentazione. L'intreccio tra le figure non è mai ordinato o armonioso, ma invece vitale e
irriducibilmente reale, richiamando l'interesse di Eloyan per figure che incarnano contraddizioni e vulnerabilità
nascoste sotto una superficie di assurdità. Attraverso la familiarità bizzarra di queste figure feline, e di Braccio di
Ferro e Olivia, Eloyan apre uno spazio in cui esplorare la complessità della connessione, del desiderio e della
paradossalità di un amore che perdura.
Al centro della mostra, oltre ai dipinti, Eloyan presenta un tavolo di legno su cui sono posizionate ceramiche.
Queste opere contengono forme riconoscibili, come tazze da tè, mani, pareti e la testa di Pluto. Le sculture sono
state spezzate e poi riassemblate dall'artista. Una volta riparate, richiamano la pratica giapponese del kintsugi,
pur evitando deliberatamente l'uso dello smalto dorato. Eloyan, infatti, abbraccia l’imperfezione come forza
narrativa, celebrando non solo la riparazione e la trasformazione, ma anche la resilienza.
Armen Eloyan (°1966 Yerevan, Armenia) vive e lavora a Zurigo. Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale
con mostre personali a Frac des Pays de la Loire, Carquefou (FR); Kunstparterre, Monaco di Baviera (DE);
Passerelle Centre d'art contemporain, Brest (FR); Kunst Halle Sankt Gallen, San Gallo (CH); Centre Culturel
Suisse, Parigi (FR); e Parasol Unit Foundation for Contemporary Art, Londra (UK). Il suo lavoro fa parte di
collezioni pubbliche come Frac des Pays de la Loire, Carquefou (FR); M HKA, Anversa (BE); AMC Collection,
Amsterdam (NL); The Zhiguan Museum, Pechino (CN); Kunstmuseum, L’Aia (NL); Deutsche Bank Collection,
Londra (UK); The Aurora Museum, Shanghai (CN); Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (IT);
Collection University of Maine (US); Kunstparterre, Monaco di Baviera (DE); Olbricht Collection, Berlino (DE); By
Art Matters, Hangzhou (CN), tra gli altri.