Arianna Moroni

Informazioni Evento

Luogo
QUATTROCENTOMETRIQUADRI GALLERY
Via Magenta 15, Ancona, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al sabato 18.30-20.00

Vernissage
06/10/2012
Artisti
Arianna Moroni
Generi
fotografia, personale
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Tra pulsioni interiori e limiti esteriori di giovani donne urlanti dai corpi rarefatti. La Notte bianca alla galleria Quattrocentometriquadri sarà firmata da una giovane fotografa marchigiana.

Comunicato stampa

Giovani donne urlanti dai corpi rarefatti, intimità tumultuose, forti tensioni al limite dell’erotico animeranno la galleria Quattrocentometriquadri in occasione della Notte bianca di Ancona, con i suggestivi scatti di Arianna Moroni, giovane fotografa marchigiana, vincitrice del concorso fotografico promosso nello scorso gennaio dall’Associazione 400mq per la produzione delle sue due tessere associative, FILIA e AGAPE, che sono un omaggio rispettivamente alla città di Ancona, sede della galleria, e alle Capitali Culturali Europee dell’anno in corso, che invece rappresentano il riferimento simbolico-culturale cui tendere, scegliendo con un concorso fotografico le due migliori immagini.
La fotografia vive oggi un periodo di transizione. Da un lato ogni minuto in cui siamo per strada vediamo qualcuno che scatta una foto, di norma usando il proprio telefono, se non un tablet. In questa rischiosa marmellata d'immagini un giovane fotografo che voglia provarsi nella creazione artistica faticherebbe ad emergere se non avesse uno stile proprio, peculiare. Questo è il caso della giovane Arianna Moroni (1988) che apre la Notte bianca a Quattrocentometriquadri con un'esposizione personale di grande intensità emotiva.
“Ho sempre conservato in me la paura di avvicinarmi, di violare l’intimità altrui e di essere violata nella mia. Nel contempo sentivo l’esigenza e il forte desiderio di vedere più da vicino per fotografare ciò che non osavo guardare”, racconta la stessa Arianna.
In effetti questa icona femminile avvolta nel nero assoluto potrebbe rappresentare un mito, una deità, quando invece è un semplice essere umano di fronte alla soglia del non detto, del non esprimibile.
Arianna Moroni, classe 1988, nasce a San Severino Marche e vive attualmente ad Ancona. Dopo aver frequentato la scuola di Grafica Pubblicitaria e la Scuola Internazionale di Comics a Jesi (AN), scopre la passione per la fotografia ‘di strada’ durante un viaggio. Utilizzando nei primi anni una semplice ‘compatta’, successivamente perfeziona mezzi e intenzioni. Coniugando fotografia e grafica acquisisce via via uno stile sempre più personale.
“Il corpo limita l'anima, nelle immagini realizzate da Arianna Moroni, ma è un corpo non univocamente determinato. Le sovrapposizioni semplici e non frutto di elaborazioni digitali offrono nel grande formato esposto un gioco aereo dove il viso è assente e nel dinamismo delle membra sembrano apparire colombe in realtà inesistenti.
La motilità del corpo, esaltata dalle giustapposizioni delle pose, produce come esito anche altre immagini di grande effetto. Le mani coprono occhi e bocca con effetti di trasparenza dovuti anch'essi alla doppia o tripla esposizione. Non tutto può essere detto o visto, in un gioco dove emerge anche una forte tensione erotica, di cui la fotografa si fa medium e che risulta avvincente.
Mani che sovente non sembrano appartenere alla modella stessa. Essa sembra perdere la percezione, la consapevolezza di un corpo che ha una funzione ambigua ed ambivalente: esca e corazza. Anche nelle foto a colori la luce naturale, unica fonte impiegata da Moroni, restituisce volumi statuari e trame organiche complesse.”, scrive Riccardo Lisi sul lavoro di Arianna Moroni.
La mostra si completa con quattro piccoli formati privi di sovrapposizioni ma ove il ritratto appare arabescato – reso ieratico od anche àlgido - da un pizzo. Vi è qui il riferirsi, forse, ad un vero classico della fotografia, non solo femminile: Francesca Woodman.
Traspare lo stesso male di vivere, la stessa dialettica tra pulsioni interiori e limiti esteriori
Un progetto che la galleria 400mq vuole proporre con un invito al suo pubblico e alla città a riscoprire la sua natura femminile, fatta di grazia e bellezza.
Un progetto con cui la galleria 400mq conferma la sua volontà di promozione della giovane arte contemporanea.
La mostra resterà aperta fino a sabato 13 ottobre, dal lunedì al sabato 18.30-20.00.