Antonio Violetta / Catalina Julve

Informazioni Evento

Luogo
WEBER & WEBER ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Via San Tommaso 7, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato, ore 15:30 – 19:30
Periodo mostra 1 novembre 2025 – 24 gennaio 2026

Vernissage
31/10/2025

ore 17

Artisti
Antonio Violetta, Catalina Julve

In occasione dell’Art Week torinese la Galleria Weber & Weber propone nei propri spazi due mostre personali: Antonio Violetta – Pagine e Inchiostri, con testo in mostra di Alessandra Rizzi e Catalina Julve – Obrir el trìptic, signar la pau, in occasione dell’iniziativa “TAG-Torino Art Gallery meets Art Palma Contemporani” che vede lo scambio tra le due associazioni di gallerie. Weber & Weber ospita ABA-ART.

Comunicato stampa

In occasione dell'Art Week torinese la Galleria Weber & Weber propone nei propri spazi due mostre personali: Antonio Violetta – Pagine e Inchiostri, con testo in mostra di Alessandra Rizzi e Catalina Julve - Obrir el trìptic, signar la pau, in occasione dell’iniziativa “TAG-Torino Art Gallery meets Art Palma Contemporani” che vede lo scambio tra le due associazioni di gallerie. Weber & Weber ospita ABA-ART.

Galleria Weber & Weber Inaugurazione venerdì 31 ottobre ore 17 – 21
Orario da martedì a sabato, ore 15:30 – 19:30
Periodo mostra 1 novembre 2025 – 24 gennaio 2026

Antonio Violetta
Pagine e inchiostri

Mare. Primo movimento

Se la misura classica nella pratica artistica si può esprimere in compostezza quest’opera in terracotta di Violetta sfata il proprio mito: la regolarità del ductus cui si è abituati dalle Pagine degli anni '80 viene qui stravolta come da un sollevamento d’onda.
Il flusso di movimento richiama l’acqua come elemento primigenio che tutto
forma e tutto cancella nella metamorfosi continua della mutabilità ininterrotta della sua superficie. L’onda centripeta e transfuga crea e disfa, addensa e scompone, costringe e libera: dalla terra l’acqua e dall’acqua la terra.
Qui il perimetro come confine non accetta regola, è come se la forza d’urto tellurica infrangesse le regole della forma compresa nel proprio limite con lo stacco prodigioso di piani ripiegati a costruire canali lisci di stiacciato compresso in sottosquadri che in effetti corrispondono alla volontà dell’artista, come se questo creare immagine d’acqua con la terra fosse un atto demiurgico o un gesto mantico, espressione però di una volontà non premeditata, come se per scoprire una forma nascosta e farla uscire dall’indistinto materico fosse necessario abbandonarsi al destino performativo vocato dalla natura stessa della terra, malleabile come un destino non cercato ma trovato.
L’onda risponde al proprio richiamo mimetico percorsa da crenature aggettanti e vibratili nei minimi sommovimenti della luce sulla superficie argentata dalla patina.
La metamorfosi dell’onda non si placa nemmeno negli inchiostri, mossa dal muoversi di piante acquatiche o di animali marini che vivono d’ombra ma si nutrono di luce e che fermi non stanno, sbilanciati e mossi da spiracoli di branchie aperte e chiuse, aritmie di luci mostrate e nascoste nel fondale d’alghe brune attraverso il buio del mare.
Sono apparizioni di luce, sono lì, nella distesa d’acqua senza inizio e senza fine, sono forme liquide, mistero di mare.

Alessandra Rizzi

Catalina Julve
Obrir el trìptic, signar la pau

Julve apre il celebre trittico di Hieronymus Bosch, facendo del paradiso rovesciato della pala d'altare centrale del Giardino delle Delizie la sua principale fonte di ispirazione. Da esso, Catalina Julve costruisce una nuova e unica narrazione ricca di elementi sorprendenti che emergono durante il suo processo creativo. Attraverso dipinti di grande e medio formato, il discorso contemporaneo di Julve presenta personaggi, architetture, natura e oggetti che culminano in una fantascienza che immerge lo spettatore in un mondo di riflessione colorato e fresco, pieno di possibilità aperte. Come un messaggio rassicurante, pur facendo appello agli aspetti più drammatici del nostro mondo, loda, senza pretese, la naturalezza e la libertà scoperte nel semplice valore del momento presente.

Julve è un'artista multidisciplinare autodidatta che vive e lavora a Maiorca. La sua ispirazione proviene dal mondo che la circonda: paesaggio, fotografia, cinema e storia dell'arte. Inizialmente radicata nel realismo che le offrono le tecniche pittoriche tradizionali, l'opera di Julve si arricchisce successivamente di altre discipline come la fotografia, il video, l'installazione, il disegno concettuale, l'incisione e la scultura, attraverso le quali articola un linguaggio che si orienta verso il neoespressionismo. L'artista indaga costantemente i materiali, trovando nell'olio, nella grafite, nei colori a cera, negli inchiostri da incisione, nel legno e nel sapone la corporeità che ricerca.
Julve si concentra sullo studio della condizione umana, degli eventi storici e del loro legame con il territorio. Usa un tono comune per definirli con poche parole, il suo lavoro è frutto della sua esperienza personale del luogo in cui vive. Più recentemente, l'artista ha focalizzato il suo sguardo sulla realtà che la circonda e sul paesaggio, sintetizzando storie legate al segno dell'uomo sul territorio.

ABA-ART