Antonio Scordia – La realtà che diventa visione
La mostra, attraverso l’esposizione di circa 80 opere – con dipinti provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, riuniti per l’occasione con opere appartenenti a collezioni private e agli eredi di Scordia, ripercorre l’intera vicenda artistica del pittore Antonio Scordia (Santa Fè, Argentina, 1918 – Roma, 1988).
Comunicato stampa
Dal 26 novembre 2025 al 29 marzo 2026 il Casino dei Principi - Musei di Villa Torlonia ospita la mostra antologica Antonio Scordia. La realtà che diventa visione che, attraverso l’esposizione di circa 80 opere – con dipinti provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, riuniti per l’occasione con opere appartenenti a collezioni private e agli eredi di Scordia – ripercorre l’intera vicenda artistica del pittore Antonio Scordia (Santa Fè, Argentina, 1918 – Roma, 1988).
Il percorso espositivo, che va dagli esordi al principio degli anni Quaranta del Novecento e dalla vicinanza alla Scuola Romana alle successive influenze internazionali, attraversa il post-cubismo per approdare infine all’espressionismo astratto, cifra distintiva della sua produzione degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta.
A corredo della mostra è presentata anche una selezionata documentazione d’archivio composta da cataloghi e fotografie, provenienti dagli archivi di famiglia.
L’esposizione al Casino dei Principi, oltre 45 anni dopo l’ultima monografica dedicata a Scordia a Roma nel 1977 a Palazzo Barberini, intende riportare una nuova attenzione del pubblico e della critica sull’opera di un artista che, pur insofferente a qualsiasi segno di appartenenza, è stato centrale nella vita artistica del nostro Paese.
La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è prodotta e sostenuta dalla Galleria Mucciaccia con la collaborazione dell’Archivio Antonio Scordia ed è a cura di Giovanna Caterina de Feo. Catalogo: Silvana editoriale. Supporto organizzativo e servizi museali di Zètema Progetto Cultura.