Antonio Pujia Veneziano – Natura

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA NAZIONALE - PALAZZO ARNONE
Via Gian Vincenzo Gravina , Cosenza, Italia
Date
Dal al

da martedì a domenica 8:30 - 18:45, lunedì chiuso

Vernissage
06/05/2024

ore 17

Artisti
Antonio Pujia Veneziano
Curatori
Andrea Romoli Barberini, Domenico Piraina
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

L’associazione Aleph Arte APS promuove, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei della Calabria, un’importante mostra di dipinti e ceramiche dal titolo NATURA dedicata all’artista Antonio Pujia Veneziano.

Comunicato stampa

Nella convinzione che l’arte concorra allo sviluppo e alla crescita complessiva dell’uomo, nonché
all’affinamento della sua personalità, l’associazione Aleph Arte APS promuove, in collaborazione
con la Direzione Regionale Musei della Calabria, un’importante mostra di dipinti e ceramiche dal
titolo NATURA dedicata all’artista Antonio Pujia Veneziano.
L’evento dall’alto valore artistico e culturale, approvato e accolto ai sensi dell’Art. 70 del d.lgs.
117/2017 dalla Direzione Regionale Musei della Calabria diretta dal dott. Filippo Demma, sarà
ospitato dal 5 maggio al 2 giugno 2024 negli spazi della Galleria Nazionale di Cosenza di Palazzo
Arnone. Saranno esposte opere su tela e carte intelate di varie dimensioni insieme a ceramiche,
appartenenti ai diversi periodi della ricerca dell’artista sui temi della NATURA e dell’attuale, quanto
diffusa, sensibilità ambientale, filtrati attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea.
La Galleria Nazionale, diretta dalla dott.ssa Rossana Baccari, ha sede in Palazzo Arnone nel quale si
trovano esposte le opere dei più importanti pittori nati in Calabria ed artisti napoletani, insieme al
nucleo costituito dalle opere di Mattia Preti e Luca Giordano. Altrettanto significativa è la sezione di
opere grafiche di Umberto Boccioni e delle varie raccolte. Fino alle espressioni artistiche
contemporanee del territorio con le opere di Cesare Berlingeri, Giulio Telarico e Alfredo Pirri.
In questo prestigioso contesto, l’evento in programma intende “promuovere una rinnovata
consapevolezza e una più diffusa sensibilità ambientale, sociale ed economica attraverso i linguaggi
dell’arte”.
L’inaugurazione prevista per Domenica 5 maggio alle ore 17.30 vedrà l’intervento dei curatori
Andrea Romoli Barberini e Domenico Piraina, nonché della direttrice dott.ssa Rossana Baccari, alla
presenza dell’artista
La mostra si inserisce integralmente nell’ottica delle attività contemplate dal Codice dei Beni
culturali e del Paesaggio, che individua musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici quali
luoghi della cultura destinati alla pubblica fruizione e godimento, prevedendo soprattutto forme e
modi per l'utilizzazione non onerosa di beni mobili e immobili per manifestazioni e iniziative
temporanee.
La Galleria Nazionale di Cosenza, attraverso la concessione degli spazi, in attuazione al principio di
sussidiarietà orizzontale ispirato dall’art. 118 della Costituzione, diviene concretamente il luogo
privilegiato per la ricerca, la sperimentazione, il dibattito pubblico e l’incontro comunitario.
L’evento prevede la pubblicazione di un catalogo monografico, con testi dei curatori Andrea Romoli
Barberini docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di
Napoli e Domenico Piraina direttore di Palazzo Reale di Milano, che ha l’obiettivo di presentare e
sostenere il lavoro di oltre cinquanta anni di ricerca di Pujia Veneziano che, pur operando lontano
dai circuiti accreditati dell’arte, nei quali più facilmente e più spesso gli artisti sono premiati dal
mercato e dal successo, si è contraddistinto tra gli addetti ai lavori per il suo linguaggio attuale e
originale.
Antonio Pujia Veneziano (Monterosso Calabro VV, 1953) è artista oramai conosciuto in ambito nazionale e
dalla critica del settore.
L’artista, ha maturato un prezioso curriculum espositivo e da numerosi anni realizza progetti improntati
sull’interscambio e l’integrazione, promuovendo, altresì, eventi artistici in luoghi socialmente aperti e
tessendo un profondo legame con la cultura di appartenenza.
Tratto distintivo di tutta la sua opera è la pittura d’avanguardia, unitamente a uno sviluppo espressivo legato
all’esperienza ceramica, che da un linguaggio di matrice segnico-gestuale si è evoluta nel tempo verso una
dimensione più essenziale e minimale.
All’attività artistica, Antonio Pujia Veneziano affianca l’interesse per la didattica dell’arte e nel 2008, su
invito del MIC, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, ha preso parte in qualità di relatore alle
giornate di studio sui laboratori didattici ispirati alla metodologia di B. Munari. Nel 2015 ha curato il
laboratorio di Arte Pubblica “Conterraneo, Memoria Identitaria e Poetica dei Luoghi” realizzato nel Borgo di
Bova (RC) e per la Sezione Urbana del Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerard Rohlfs” ha eseguito diverse
opere in ceramica. Fra queste, l’installazione “Pirgos, ceramiche parlanti”, esposta anche nella mostra
“CHAGALL, la Bibbia”, curata da Domenico Piraina nel 2021, presso il Complesso Monumentale del San
Giovanni (CZ).
Nel 1992, gli viene assegnata la Borsa di Studio per le Arti Visive (Progetto Internazionale Civitella D’Agliano,
VT), prendendo parte al simposio residenziale internazionale per artisti europei. Tra le varie mostre si
ricordano: 13 x 17- Padiglione Italia, rassegna itinerante a cura di P. Daverio - 2007; Tornare@Itaca,
(Fondazione Mudima, Milano - 2010); 54ª Biennale di Venezia – Padiglione Italia, curata da V. Sgarbi (Villa
Zerbi, Reggio Calabria - 2011); Segni Tempo Spazio (Mostra personale antologica – Castello Ducale di
Corigliano Calabro - 2015) a cura di A. Masi; Purezza dei Segni (Mostra personale – MAON (Museo d’Arte
dell’Otto e Novecento, Rende - 2016) a cura di T. Sicoli e A. Romoli Barberini; Contributi al Novecento, da
Boccioni ai contemporanei. La collezione del MAON (Fondazione Stelline, Milano - 2018) a cura di T. Sicoli e
B. Corà; ATELIER #1 - Progetto Macro Asilo (MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, 2019) con la
direzione artistica di G. de Finis.
Innumerevoli le opere in ceramica realizzate nell’ambito di progetti socio educativi ed eventi di arte pubblica
e partecipata. Molte sue opere sono state acquisite da importanti musei e documentate in prestigiose
collezioni pubbliche e private.