Antonio Capra – Terra mondo antico
Mostra personale di Ceramiche raku e dipinti di Antonio Capra.
Comunicato stampa
Ancora bozze di pensieri tra di noi
Ricordando il nostro dialogo avviato nel maggio dell’anno scorso, in occasione della tua mostra presso la chiesa di Santa Marta ad Agliè, a così breve distanza di tempo sono tentato ad aggiungere qualche diversa considerazione.
Vedi, Antonio, guardando alle tue ultime opere ho l’impressione che esse siano coinvolte in un processo di trasformazione, come una sorta di quasi impercettibile cambio di prospettiva. Però, non saprei distinguere con certezza se una tale sensazione sia da imputare ad una mia intercorsa e mutata attitudine ad osservare le opere d’arte, oppure se la responsabilità sia da accreditare a te, ovvero direttamente ai tuoi lavori più recenti. Forse valgono entrambe le ipotesi.
È vero, però, che già nel 2010 sostenevi che “le Opere Esposte in mostra – e non solo quelle – sono variabili nel tempo, ogni giorno, ogni istante possono trasformarsi, assorbire l’Energia Cosmica e
disperderla attorno a noi”, ma vorrei lo stesso osservare, più modestamente e concretamente, come in queste tue opere recenti in ceramica si stia compattando e condensando – o se vuoi, raggrumando – una abilità esecutiva ancora più discreta, nel senso di una intima e consapevole discrezione nel rispetto delle procedure plastiche e cromatiche e della loro reciproca integrazione e fusione.
È un qualcosa che corrisponde e, direi, sembra coincidere con ciò che ci insegna l’amico comune Giorgio Flis e che egli sintetizza verbalmente con efficacia nell’enunciare la necessità per il pittore di “entrare nella tela”: sarà forse per questo che intanto ti stai riaffacciando alla pittura?
Paolo Nesta