Antonella Quacchia – Orizzonti sensibili
La MyOwnGallery – Superstudio Più ospita la mostra Antonella Quacchia. Orizzonti sensibili – Naviganti di microcosmi. L’estetica dell’emozione, a cura di Fortunato D’Amico.
Comunicato stampa
La MyOwnGallery - Superstudio Più ospita dal 9 novembre all’8 dicembre la mostra Antonella Quacchia. Orizzonti sensibili - Naviganti di microcosmi. L’estetica dell’emozione, a cura di Fortunato D’Amico.
L’esposizione gode del patrocinio del Comune di Milano e attraverso una selezione di oltre 40 opere traccia il percorso di Antonella Quacchia che ha sapientemente trasferito, con l’utilizzo di tecniche e materiali diversi, il suo mondo interiore su tele e pannelli.
Con uno sguardo sempre rivolto al suo passato caratterizzato da un’infanzia difficile, dalla prestigiosa carriera al CERN e all’ONU presso l’ILO e dall’incessante viaggiare, l’artista racconta attraverso colori vivaci e brillanti, emozioni, riflessioni con una spiccata sensibilità nei confronti delle differenze, delle minoranze, senza tralasciare il tema di fondamentale importanza legato alla natura, alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente.
I suoi lavori riflettono un’analisi fedele a fatti ed eventi vissuti, positivi e negativi e ne emerge sempre uno spiraglio, la speranza di un miglioramento.
La tendenza alla dualità si ritrova costantemente nelle sue opere ed è presente a differenti livelli, sia che si tratti di razionalità o fantasia, di sollecitazioni provenienti dall’interno o dall’esterno, della ricerca sul micro e il macro, sul mondo reale e spirituale.
Commenta a questo proposito il curatore Fortunato D’Amico: “Un’unione tra due dimensioni della mente umana, che spesso sembrano contrastanti, ma che arricchite reciprocamente, come in questo caso, danno forza ed espressione al contenuto della comunicazione”.
Disegni, geometrie, simboli, segni e figurazioni permeati da richiami a linguaggi astratti, espressionisti e informali, sono rappresentati da forme bidimensionali che sottolineano nuovamente la presenza di un ritmo binario.
Il percorso espositivo comprende opere appartenenti a serie differenti, ma connesse tra loro, che restituiscono nel complesso una visione unitaria degli scenari esplorati dall’artista.
Appartengono ad Our Planet opere caratterizzate dalla medesima composizione, dove una netta linea d’orizzonte separa la tela in due parti demarcando la divisione tra alto e basso, terra e cielo. Un confine che allo stesso tempo accosta e pone a confronto due realtà contrapposte. Attraverso queste opere infatti l’artista esorta a riflettere sul rapporto uomo-natura, sui danni che sono stati e vengono causati all’ambiente, soffermandosi sull’importanza della responsabilità individuale e collettiva per il benessere del pianeta. Un invito al rispetto e alla tutela della Terra rivolto a tutti, soprattutto alle generazioni future.
Nelle rappresentazioni di Floating Forms si passa ad una dimensione fluida, sospesa, non definita come nelle opere precedenti. Si scorgono figure antropomorfe, simboli, dettagli elementi naturalistici, come se fossero immersi in un liquido, che fanno scaturire dalla memoria ricordi e rimandi a vissuti. Anche l’utilizzo del colore non è netto, prevalgono toni chiari e neutri, talvolta invasi da colori scuri volti a delineare maggiormente le forme.
Amo la Vita è la serie che si connette maggiormente con la carriera scientifica di Antonella Quacchia; la visione di particelle rappresentate da segni e simboli, forme e linee astratte, celebrano l’amore verso ogni forma di vita e un caleidoscopio di significati sovrapposti accosta emozioni e razionalità.
Infine di recentissima realizzazione è la serie Serendipity, allusiva alle scoperte inaspettate che avvengono nella vita, così come è stata la sperimentazione della nuova tecnica adottata per queste opere. L’artista infatti per la prima volta ha utilizzato la resina su pannello, avendo così l’opportunità di elaborare nuove espressioni artistiche e soluzioni creative. Torna in questi lavori il focus sulla natura e in particolare sull’amore per il mare e per l’acqua. Le “dimensioni liquide” ricreate, oltre alla personale affinità affettiva a questo elemento, approfondiscono il tema legato all’inquinamento degli oceani, cui l’artista è particolarmente sensibile.
In occasione dell’esposizione viene pubblicata la monografia bilingue “Antonella Quacchia. Orizzonti sensibili/ Sensitive horizons” a cura di Fortunato D’Amico, edito da Editoriale Giorgio Mondadori con testi di Chiara Canali, Fortunato D’Amico, Chiara Ferella Falda, Matteo Galbiati.
Il volume biografico verrà presentato mercoledì 15 novembre alle ore 18 in occasione di BookCity 2023 con un talk dal titolo La metamorfosi dell'orizzonte nell'arte di Antonella Quacchia che vedrà coinvolti l’artista, il curatore e gli autori dei testi critici.
Antonella Quacchia nasce a Gorizia nel 1957, dai tre ai dodici anni vive in affidamento agli zii a São Paulo in Brasile dove assorbe i colori, la musica, la natura esuberante e la vivacità di quella terra. Completa gli studi in Italia, ad Ivrea e a Torino, dove si laurea in informatica. Fin da bambina nutre una passione per l’arte che nel tempo la spinge a sperimentare tecniche e linguaggi differenti oltre a frequentare diverse scuole d’arte in Italia, Svizzera, Francia e Austria. Trascorre gran parte della sua vita a Ginevra dove lavora per il CERN - Centro Europeo per la Ricerca Nucleare. Dopo aver vissuto per un anno a Firenze torna a Ginevra e lavora diversi anni per l'ONU all’interno dell’ILO – International Labour Organization – che si occupa di definire la normativa internazionale riguardante il mondo del lavoro e promuovere progetti di cooperazione tecnica mirati alla giustizia sociale e alla difesa dei diritti umani.
Espone le sue opere in spazi pubblici e privati in diverse capitali d’Europa tra cui Ginevra, Madrid, Vienna, Parigi, Londra e in importanti città italiane in particolare si ricordano Roma, Milano, Venezia e Genova. Diverse pubblicazioni accompagnano la sua attività artistica. Attualmente vive e lavora tra Vienna e Praga. www.anton4art.com
Espone le sue opere in spazi pubblici e privati in diverse capitali d’Europa tra cui Ginevra, Madrid, Vienna, Parigi, Londra e in importanti città italiane in particolare si ricordano Roma, Milano, Venezia e Genova. Diverse pubblicazioni accompagnano la sua attività artistica. Attualmente vive e lavora tra Vienna e Praga. www.anton4art.com