Anna Seccia – L’uovo della collettività
“L’uovo della collettività” è un’installazione complessa composta da quattro parti e da più di 1000 uova dipinte a mano, realizzate con la collaborazione degli studenti del Liceo artistico “Bellisario-Misticoni” di Pescara, coinvolti dall’artista in una lectio magistralis per interpretare attraverso la libera creatività e cooperazione il “senso” della sua opera presentata alla Biennale di Venezia.
Comunicato stampa
Congiuntamente con il programma avviato con il Vittoriale degli Italiani e il comune di Gardone Riviera, la città di Pescara il 17 marzo 2012 si appresta a festeggiare il compleanno di Gabriele D’annunzio, con una prestigiosa manifestazione ricca di proposte e con più soggetti coinvolti.
In questo contesto alle ore 11,30 presso la Sala Michetti dell’Aurum, Luigi Albore Mascia sindaco di Pescara, Giordano Bruno Guerri presidente del Vittoriale degli Italiani, Annarita della Penna direttrice dell’Aurum, Toti Carpentieri critico d’arte, Matilde Tomassini preside del Liceo Artistico Bellisario Misticoni e l’artista Anna Seccia con il coordinamento di Anna Tagliaferri presenteranno alla città l’installazione pittoscultorea “l’uovo della collettività” ideata da Anna Seccia per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
L’opera che verrà inaugurata è l’ultimo intervento del processo di Global Art sociale-collaborativo iniziato dall’artista nel 2011 e che va a concludere la sua installazione “Opera aperta” che l’anno scorso è stata tra le protagoniste della mostra “Lo stato dell’arte/Abruzzo”: un’iniziativa speciale ideata dal Padiglione Italia per la 54esima Esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi, che ha avuto luogo presso l’Aurum fino a novembre 2011.
“L’uovo della collettività” è un’installazione complessa composta da quattro parti e da più di 1000 uova dipinte a mano, realizzate con la collaborazione degli studenti del Liceo artistico “Bellisario-Misticoni” di Pescara, coinvolti dall’artista in una lectio magistralis per interpretare attraverso la libera creatività e cooperazione il “senso” della sua opera presentata alla Biennale di Venezia. Tutti gli elementi riuniti nella pittoscultura rappresentano il tema della Creazione, della Rinascita e dell’Unità, pensando alla ricorrenza del centocinquantenario.
L’arte è un’esperienza spirituale capace di recuperare la radice comune di tutte le cose e l’Installazione proposta diviene luogo plurale, territorio del divenire sociale, spazio collettivo chiamato a rispondere alle esigenze di una società complessa; essa esprime l’individualità del singolo elemento e la sintesi di un progetto globale.
L’opera si identifica nella sue quattro parti componenti (singolarmente autonome) da una parte nell’uso di un elemento altamente simbolico e referenziale come l’uovo e nella sua complessa e articolata costruzione, dall’altra nell’affermazione del concetto dell’unità dell’opera d’arte, intesa come forma globale composta da più elementi, in analogia, quindi, a quello del Paese Italia, nato dall’unione di più popolazioni e dalla condivisione dell’ideale di patria, intendendo la condivisione come il massimo arricchimento possibile nella vita di un individuo e di una Nazione.
Per l’alto valore simbolico che “L’uovo della collettività” rappresenta, attraverso la giovane partecipazione in un rapporto tra arte e territorio che va a chiudere il progetto elaborato dall’artista per “lo stato dell’Arte/Abruzzo” Anna Seccia dona il cuore di essa al Presidente della Repubblica Italiana e tre dei quattro elementi che la costituiscono alla città di Pescara e al Vittoriale degli Italiani, costruendo così, nel nome del Vate e della sua italianità e nel segno dell’arte contemporanea e della bellezza (unica modalità per la salvezza del mondo) un triangolo virtuale tra il capoluogo abruzzese, Gardone Riviera e Roma capitale, da leggersi come testimonianza di quanto accaduto e imprescindibile impegno per il futuro.