Anna Maria Pugliese – La memoria come strumento
La memoria come strumento di coscienza creativa. Fotografie per gettare lo sguardo sul futuro, immersi come siamo nella condizione di consumatori finali di cose che non sanno garantire quel benessere spirituale che dovrebbe essere l’obiettivo del vivere degli uomini.
Comunicato stampa
L’originaria sacralità della natura e l’originaria sacralità della parola: due valori, secondo Anna Maria Pugliese, ai quali può ancora chiedersi di fornire linfa al nostro presente per ridargli vita e senso. Ma è un itinerario che si può intraprendere soltanto se ci si libera dalla trappola che ci costringe in un oggi futile e dimentico delle radici, «eterno presente» dal quale sembra sia stata espulsa ogni memoria storica o se ne sia fatta troppo fioca la luce; e dal quale non sembra interessi più gettare lo sguardo sul futuro, immersi come siamo nella condizione di consumatori finali di cose che non sanno garantire quel benessere spirituale che dovrebbe essere l’obiettivo del vivere degli uomini. Quindi Natura e Parola, e la Memoria come «strumento di coscienza creativa», per usare le parole dell’artista.
È questa la ragion d’essere della mostra al Museo Archeologico – custode-per-eccellenza della memoria –, che affonda lo sguardo in quei luoghi in cui le radici della nostra identità rivelano la loro persistente presenza.
La mostra dell’artista Anna Maria Pugliese inaugurata in data 3 marzo 2012 è stata organizzata dal Servizio Educativo della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e inclusa nella sezione “Attori, artisti, poeti al MANN” della XVII edizione degli “Incontri di Archeologia”.