Andrea Boldrini / Paolo Facchinetti

Informazioni Evento

Luogo
ZAMENHOF
Via Ludovico Lazzaro Zamenhof 11, Milano, Italia
Date
Dal al

da mercoledì a domenica: ore 15.00 - 19.00
lunedì e martedì chiuso

Vernissage
12/05/2012

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Andrea Boldrini, Paolo Facchinetti
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Due mostre personali in contemporanea alla Galleria Zamenhof.

Comunicato stampa

Due mostre personali
in contemporanea alla Galleria Zamenhof

a cura di Virgilio Patarini

Paolo Facchinetti
Di luce e d’ombra

Andrea Boldrini
Le ragioni del sentimento

INAUGURAZIONE
sabato 12 maggio 2012, ore 18.00
Milano
Galleria Zamenhof
Via Zamenhof, 11

La mostra sarà aperta al pubblico dal 9 al 20 maggio 2012

La Galleria Zamenhof di Milano presenta due mostre personali degli artisti Paolo Facchinetti (Nembro, 1953) e Andrea Boldrini (Napoli, 1955), entrambe a cura di Virgilio Patarini.
“Di luce e d’ombra” è il titolo della mostra di Paolo Facchinetti, corredata da un catalogo Editoriale Giorgio Mondadori e allestita nello Spazio Burri e nella Sala Fontana; parallelamente, nelle attigue sale Rothko e Vedova, si possono ammirare le opere di Andrea Boldrini, all’interno del percorso espositivo denominato “Le ragioni del sentimento”.
Le mostre di Facchinetti e Boldrini confermano la vocazione della Galleria Zamenhof a farsi promotrice di artisti che “recuperano l’esperienza delle grandi Avanguardie della seconda metà del ‘900, specie nella loro declinazione italiana, citando, rielaborando, contaminando stili, tecniche, approcci teorici, con perizia tecnica e raffinatezza intellettuale”.

PAOLO FACCHINETTI, Di luce e d’ombra
(dall’introduzione in catalogo di Virgilio Patarini)

Da sempre la pittura di Facchinetti oscilla vertiginosamente tra una figurazione sottilmente raffinata e un’astrazione informale energica e gestuale, tra vaghi richiami a Francis Bacon o a Giacometti e consapevoli riferimenti a Franz Kline, Emilio Vedova, Hans Hartung. Senza che mai i due fronti si confondano. Senza che mai i due universi paralleli si incontrino. [...] L’ombra è un panno morbido che avvolge. La luce un graffio che fa male. Ma tra le due presenze il contrasto è insanabile. Sì, sono due presenze, poiché l’ombra in Facchinetti non è assenza di luce, ma presenza immanente, imprescindibile, incombente. Forse, addirittura, è la luce ad essere assenza di ombra, mancanza, negazione. [...] adesso il rigore estremo di queste opere mette a nudo brutalmente gli schemi, e al tempo stesso li rende anche più prepotentemente efficaci. E come possiamo chiamare il conflitto irrisolto tra luce ed ombra, tra essere e divenire, tra carezza e graffio, tra orizzontalità e verticalità, se non col nome antico e dimenticato di “tragedia”?

La mostra di Paolo Facchinetti è corredata da un catalogo Editoriale Giorgio Mondadori: un’antologia del percorso artistico del pittore, illustrato attraverso 98 riproduzioni fotografiche delle sue opere, con testi di Virgilio Patarini e Dalmazio Ambrosioni.

ANDREA BOLDRINI, Le ragioni del sentimento
(testo di Virgilio Patarini)

Quelle presentate in questa occasione milanese sono tele che ci mostrano “spazi pittorici” ma anche, al tempo stesso, luoghi d’elezione, condensati d’emozione che si aprono alla vista dello spettatore, alla sua fruizione, alla sua disponibilità di ricezione saturi di un colore denso, scuro, un colore che talvolta si schiude inaspettatamente alla luce abbagliante del bianco o alla tenerezza di tinte lievi, sfumate, di colori pastello.
Sono spazi carichi di attese, di energia rappresa, trattenuta, in cui si gioca l’eterna partita tra l’istinto e la riflessione, tra la ragione e il sentimento. C’è la forza del gesto che si esprime attraverso pennellate decise, evidenti, segni neri che scavano la tela. Ma poi c’è un’incessante ricerca di equilibri, in un gioco di pesi e contrappesi. E velature tese ad attenuare, ammorbidire o al contrario a scavare più a fondo. E colature che lasciano “spazio” anche al caso, anche se magari solo in parte. Sono paesaggi? Forse sì. Talvolta questi spazi sembrano alludere, evocare paesaggi. Oppure si tratta di una somiglianza solo superficiale, solo apparente, con paesaggi della natura. Di certo sono invece paesaggi dell’anima.

Paolo Facchinetti nasce nel 1953 a Nembro, dove oggi vive e lavora.
Inizia la sua formazione artistica all’Accademia Carrara di Belle Arti a Bergamo frequentando i corsi di disegno e di nudo sotto la guida del Prof. Mino Marra.
Anche il maestro Cesare Benaglia ebbe una forte importanza nella crescita di Paolo, infatti frequentò il suo studio e il gruppo artistico Valbrembo 77 dal 1985 al 1989.
Fin dagli inizi la sua arte è caratterizzata da un forte dualismo. L’astrattismo e la ricerca cromatico-formale convivono con la ritrattistica e la capacità di cogliere l’essenza del soggetto. Il movimento fisico-gestuale dell’attimo in cui il colore si deposita sulla tela è riconoscibile sempre e spesso è parte fondamentale dell’opera.
Dal 1972 Paolo Facchinetti espone le sue opere in numerose mostre personali, collettive e partecipa a rassegne d’Arte nazionali e internazionali.
È stato invitato al progetto itinerante 13x17, a cura di Philippe Daverio e Jean Blanchaert, che è stato presentato tra il 2006 e il 2007 presso la Chiesa di Santa Cristina a Bologna, Studio Mic di Roma, Berengo Studio di Murano (VE), Teatro Nuovo Montevergini a Palermo, Museo Michetti di Francavilla al Mare (CH), Museo Provinciale di Potenza, Politecnico di Milano e Chiesa di San Severo al Pendino di Napoli.

La sua attività artistica lambisce anche territori poco frequentati da un artista, succede ad esempio nel 2007, quando è chiamato a realizzare la copertina dell’album Requiem per il gruppo italiano Verdena.
La casa editrice Aufbau Verlag di Berlino, pubblicherà su “Aufbau Literatur Kalender 2013” e “Aufbau Literatur Wochenplaner 2013”, il ritratto di John Fante, un’opera tratta dal progetto Auto biografie: una serie di 40 ritratti che tra il 2006 e il 2007, sono stati esposti in molte località fra cui si annovera qui il Collegio Raffaello di Urbino che ha coronato la mostra con un catalogo edito da Libri Aparte con testi di Viola Giacometti e Sara Mazzocchi.

Andrea Boldrini nasce a Napoli il 19 aprile del 1955. Vive e opera a Milano.
All’età di tre anni la famiglia si trasferisce in Piemonte, per motivi professionali del padre. Studia al liceo artistico di Genova (diplomato nel 1974) e in seguito all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano. Si diploma nel corso di pittura nel 1978.
Fra le principali mostre dell’artista si annoverano:
• 1974 Comune di Arquata Scrivia (Al), Assessorato alla cultura - mostra personale
• 1977 Comune di Voltaggio (Al) - mostra personale
• 1977 Affori (Mi) - mostra collettiva
• 1979 Genova - seconda mostra provinciale d’arte Palazzo Ducale - appartamento del Doge - mostra collettiva
• 1979 Comune di Arquata S. (Al), Ass. alla cultura - mostra d’arte figurativa collettiva
• 1980 Genova - terza mostra provinciale d’arte Palazzo Ducale - appartamento del Doge - mostra collettiva
• 1980 Comune di Arquata S. (Al), Ass. alla cultura - mostra d’arte grafica collettiva
• 1983 Comune di Arquata S. (Al), Ass. alla cultura - seconda mostra d’arte figurativa collettiva
• 1994 Milano, Artinteatro, Teatro Nuovo S. Babila - rassegna della cultura e delle arti- mostra collettiva
• 1995 Genova, galleria Il Punto - mostra personale
• 2005 Milano, Artepensiero - mostra personale
• 2006 Milano, Ged Institute – mostra personale
• 2008 Milano, Galleria Wannabee - “Male di miele” - mostra collettiva
• 2009 Berlino, Infantellina gallery “I’m blue” - mostra collettiva
• 2010 Stutgard, Antik & Kunst Messe
• 2010 Varese, Ata Hotel - mostra personale
• 2010 Milano, galleria Zamenhof - “Ut poesi pictura”
• 2010 Milano, galleria Zamenhof - “Il segno”
• 2011 Milano, galleria Zamenhof - “Orizzonti di attesa”
• 2011 Milano, galleria Zamenhof - “Koinè” – mostra collettiva
• 2011 Milano, galleria Zamenhof - “Il segno e la materia”
• 2011 Napoli, complesso museale Monastero di S. Chiara - “Ricalcolo” - mostra personale
• 2011 Nembro (BG) - Centro culturale biblioteca comunale - “Spazi” - mostra personale
• 2011 Premio Amalfi
• 2011 Milano, galleria Zamenhoff - Premio “Il segno”
• 2011 Lecce, castello di Carlo V “Orizzonti di attesa” – mostra collettiva
• 2011 Como, “Più arte meno in disparte” - (asta benefica) – in favore dell’Associazione contro la fibrosi cistica
• 2011 Napoli, Castel dell’Ovo - “Miti e Riti” – mostra collettiva
• 2012 Lodi, Galleria Oldrado da Ponte - Rassegna d’arte contemporanea
• 2012 Bergamo, BAF - Bergamo Arte Fiera (partecipazione)
• 2012 Napoli, Maschio Angioino - “Più falso del vero” – mostra collettiva
• 2012 Tortona (Al), “Labyrinth of wood” - mostra collettiva