An Italo Disco party in 2061
Il party retrofuturista dell’estate 2011: Summer 2061. Gli spericolati mix a base di space-disco, rarità italiane e funk estremo di Bottin, fenomeno di punta della scena elettronica italiana e fra gli undici vincitori del Premio 2061, rinfrescheranno la sala da ballo e la terrazza panoramica del circolo canottieri sul Po.
Comunicato stampa
Venerdì 22 luglio 2011
Club To Club e Premio 2061 presentano:
Summer 2061
An Italo Disco party in 2061
starring
BOTTIN (Nang Records, Bearfunk, Italians Do It Better, Eskimo) dj set
GIORGIO VALLETTA (Xplosiva) dj set
GUIDO SAVINI (Did, Loser) dj set
Circolo Canottieri Esperia, dalle 22.00
Corso Moncalieri 2, Torino
FESTA PRIVATA, INGRESSO GRATUITO SU PRENOTAZIONE
Venerdì 22 luglio sarà l'Esperia a ospitare il party retrofuturista dell'estate 2011: Summer 2061.
Gli spericolati mix a base di space-disco, rarità italiane e funk estremo di Bottin, fenomeno di punta della scena elettronica italiana e fra gli undici vincitori del Premio 2061, rinfrescheranno la sala da ballo e la terrazza panoramica del circolo canottieri sul Po.
Con un programma serrato di esibizioni live che copre più di 20 Paesi e 4 continenti, dal Nord America all'Australia, dal Brasile a Hong Kong, dai migliori party underground europei a eventi di culto come We Love Space ad Ibiza, la reputazione di Bottin, dj e producer veneziano, si sta costantemente affermando nel mondo.
La sua gustosa interpretazione di sonorità legate a bassline moroderiane, balearic sound e italo-funk, ne fa un ambasciatore della nuova italo-disco nel mondo unendo sonorità retrofuturistiche ed elettronica contemporanea.
I torinesi Giorgio Valletta e Guido Savini affiancheranno Bottin nel party che celebra il Premio 2061 e i suoni più avveniristici della nuova elettronica italiana.
Vi aspettiamo all'Esperia con la sua terrazza sul fiume per festeggiare a ridosso delle vacanze la vostra Summer 2061, il sound italo disco, Esperienza Italia 150, insieme all'energia di burn Studios per Premio 2061.
Premio 2061 è promosso da Club To Club e Comitato Italia 150 in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Il concorso, rivolto a musicisti e progetti italiani residenti anche all'estero, ha premiato undici brani e artisti - fra le quasi 200 proposte ricevute - a rappresentare la più avveniristica musica elettronica del paese. La playlist degli undici vincitori del premio è raccolta nella compilation digitale “La Musica Elettronica Italiana nel 2061”, ascoltabile in streaming su www.premio2061.it.
Premio 2061 è supportato da burn Studios, con l’intento di accendere l’energia creativa che brucia in ogni talento. burn Studios è un progetto sviluppato per fornire agli appassionati di musica elettronica uno spazio nel quale esprimersi, arricchire le proprie competenze ed entrare in contatto con gli artisti più cool del panorama mondiale come David Guetta.
Il progetto è realizzato nell’ambito di Esperienza Italia, il grande evento dedicato all’Italia e alle sue eccellenze, che Torino e il Piemonte presentano in occasione del 150° anniversario dell’Unità del Paese.
BOTTIN
Bottin (Guglielmo Bottin, 1977) vive a Venezia, è produttore, dj e sound designer. Bottin suona musica come forse solo gli Italiani sanno fare... Le sue prime influenze sono le colonne sonore dei vecchi film gialli e la disco anni ’70, un tocco di atmosfere west-coast ed un’infarinatura kitsch. Questo e‘ solo un accenno del suo background musicale.
I suoi primi lavori comprendono due album ('Chill Reception' del 2002 e 'I Love Me Vol. I' del 2004). In seguito comincia a lavorare come produttore e arrangiatore per pop star italiane come Lucio Dalla, Donatella Rettore, Sergio Caputo e il gruppo spagnolo Chambao.
Oliviero Toscani lo ha selezionato come artista sonoro per Fabrica, il centro di ricerca creativa della Benetton. Ha curato la serie Color Music per la rivista Colors Magazine presentata al festival Sonar di Barcellona. Alla Biennale di Venezia ha curato il sound design per il padiglione spagnolo di Antoni Muntadas.
Le sue uscite discografiche di culto includono 'Fondamente Nove' per Eskimo Records (2008) e 'No Static' per l’etichetta statunitense Italians Do It Better (2009). Con il suo concept album 'Horror Disco' (Bearfunk Records UK), che ha raccolto unanime apprezzamento dalla critica, Bottin si piazza in prima linea nel movimento di revival della disco italiana. Il titolo dell’album potrebbe risuonare di nostalgie ispirate a Dario Argento ma in realtà affiorano linee di basso tipiche di Giorgio Moroder più ballabili che paurose.
Nel 2010, Bottin torna su Eskimo Recordings con 'Galli/Piazza Venezia' (una produzione realizzata insieme a Rodion) in cui il suo tipico approccio italo-disco si trasforma gradualmente in un riempipista house da dancefloor. Poco dopo, la Nang Records pubblica 'Discoursive Diversions', una collezione di remix realizzati da Bottin per artisti come Lindstrom, In Flagranti, Tosca e molti altri. Il 2011 ha visto l'uscita del singolo 'Discocracy' su Eskimo Recordings (seguito dall'EP di remix 'Discocracy Revisited') oltre ad 'Aztaro', una collaborazione tra Bottin, Justus Köhncke e Rusty Egan dei Visage.
Con un programma serrato di esibizioni live che copre più di 20 Paesi e 4 continenti, dal Nord America all'Australia, dal Brasile a Hong Kong, dai migliori party underground europei a eventi di culto come We Love Space ad Ibiza, la reputazione di Bottin, sia come produttore che come DJ, si sta costantemente affermando. Le sue esibizioni sono un viaggio imprevedibile tra space-disco, rarità italiane ed il funk estremo. Un mix spericolato di sonorità retro-futuristiche ed elettroniche contemporanee che fanno sempre incendiare la pista.
www.bottin.it
When it comes to nu disco, Italians don't necessarily do it better. But William Bottin makes a pretty good case (Pitchfork)
William Bottin is one of the finest purveyors of electronic disco around at the moment (Vice Magazine)
A comic sensibility breathes from your melodies of Bottin's Horror Disco. Based in Venice, Bottin has a closer understanding of the links between Italo disco and giallo soundtracks than most. (San Francisco Bay Guardian)
Despite the revival and critical reappraisal of Italo disco as a musical form, and a record label that proclaims “Italians Do It Better”, there are still very few Italians making contemporary Italo disco. Thankfully, with Bottin, Italy has a producer to be proud of (Urlaubshits)