All Thoughts Are Prey to Some Beast

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Informazioni Evento

Luogo
BLANK
Via Reggio 27, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

gio/sab 16-19.30; oppure su appuntamento

Vernissage
20/10/2011
Artisti
Paul Hendrikse
Curatori
Carlo Fossati
Generi
arte contemporanea, personale

Per la sua mostra personale a blank – la sua prima in assoluto in Italia – l’artista olandese Paul Hendrikse presenterà una nuova serie di opere centrate sulla figura dello scrittore, suo connazionale, Frederik van Eeden, e in particolare su Walden in Bussum, la colonia anarchica che fondò, proprio in Olanda, nel 1893.

Comunicato stampa

Paul Hendrikse : All Thoughts Are Prey to Some Beast¹
Per la sua mostra personale a blank – la sua prima in assoluto in Italia – l'artista olandese Paul Hendrikse presenterà una nuova serie di opere centrate sulla figura dello scrittore, suo connazionale, Frederik van Eeden, e in particolare su Walden in Bussum, la colonia anarchica che fondò, proprio in Olanda, nel 1893. Van Eeden era un medico, scrittore e poeta con un ampio ventaglio di interessi nell'ambito della psichiatria e della ricerca psicologica in generale, e viaggiò molto durante la sua vita. Psichiatra assai stimato ,si occupò anche, oltre che di letteratura e scienze sociali, di pensiero utopico. Dopo aver acquistato nel 1893 un appezzamento di terra a Bussum, vi stabilì la sede di una comune che si ispirava al celebre Walden - la vita nei boschi, di H.D.Thoreau, pubblicato nel 1854. Quel libro racconta l'esperienza di Thoreau nel corso dei due anni in cui visse all'interno di una capanna costruita presso la riva del grande Stagno di Walden, nella foresta presso Concord, nel Massachusetts. Una fra le tante comuni presenti nell'area intorno a Bussum, quella di Walden, fondata nel 1898, era un tentativo di esperire la vita in comunità, avviando anche molte e diverse attività alternative ai modi di produzione capitalistici e industriali: un forno per il pane, una fabbrica di cioccolato, una falegnameria, un'officina di fabbro e una pensione per ospitare i componenti la comune. Molte furono le persone attratte (fra cui anche alcuni pazienti di van Eeden), e aderirono al progetto sia lavoratori in cerca di migliori mezzi di sopravvivenza, sia medici e psichiatri interessati a provare modi di vivere più semplici e naturali. Walden rimase attiva per un tempo relativamente breve, chiudendo infine nel 1907, ma la sua rinomanza all'epoca fu comunque notevole, il suo modello imitato anche nell'America del Nord, e soprattutto fornì un terreno solido sul quale ebbero poi modo di attecchire le idee programmatiche delle prime forme di socialismo 'reale' in Olanda. Hendrikse si è recentemente recato sui luoghi in cui aveva sede la comunità, alla ricerca di qualcosa che in qualche modo ne potesse testimoniare l'antica presenza, tanti anni dopo la sua dissoluzione. Dal 1951 una parte di quell'area è proprietà dell'esercito olandese, mentre il resto (la parte maggiormente ricoperta di un'abbondante vegetazione in cui risiedevano le baracche di legno utilizzate dagli affiliati) venne diviso in lotti, rivenduti quindi per costruirvi case dell'alta borghesia. Questa parte, al contrario dell'altra, è in parte visitabile (pur essendo ormai diventata un insieme di proprietà private) al contrario dell'altra, zona militare come si è detto, costantemente controllata da telecamere di vigilanza, quindi del tutto inaccessibile al pubblico. L'interesse dell'operazione di Hendrikse risiede soprattutto nella tensione creatasi fra lo spazio reale e la sua estensione ideale, fra la memoria di eventi trascorsi e l'evidenza del paesaggio in cui avvennero, nel suo stato attuale (quello di fronte a cui si è trovato Hendrikse). Una tensione che il recente sopralluogo dell'artista ha reso manifesta, con segni sparsi nelle moltissime immagini scattate a quei luoghi, e che verranno presentate nella sua mostra a blank, insieme ad altre installazioni.

Paul Hendrikse (Terneuzen, 1977) elabora i suoi progetti partendo da esperienze culturali e artistiche pre-esistenti. Il suo lavoro parte spesso dalla fascinazione per una persona che ha lasciato una traccia nella storia. Trascurando le linee principali e i più celebrati protagonisti di un certo periodo storico, l'artista rivolge la sua attenzione verso le microstorie degli individui e le indeterminatezze, i miti, le speculazioni e le rappresentazioni distorte che li circondano. Egli esplora all'interno del suo lavoro le intersezioni di storia, biografia e finzione. Utilizza anche, talvolta, elementi performativi per le sue operazioni, che sono il risultato di un'estesa ricerca e, spesso, di un'intensa collaborazione artistica con autori, attori, filosofi. Negli ultimi anni Hendrikse ha presentato I suoi lavori in spazi pubblici e privati di molti paesi: in Belgio (Prix de la jeune peinture Belge 2011 al Bozar di Bruxelles, quest'anno; personale allo SMAK di Ghent nel 2010), Olanda (due personali all'Onomatopee di Eindhoven, nel 2010 e 2011; una allo Smart Project Space di Amsterdam nel 2009), Svizzera (collettiva alla Kunsthalle di Basel nel 2010). Questa è la sua terza collaborazione con e/static, dopo la partecipazione alla collettiva “This is the time..” del 2007 e la performance “Multiple Exposure #2”, del 2008, nell'ambito di visionair-08.