Alexander Wertheim – Brandenburg Paintings

Informazioni Evento

Luogo
RICHTER FINE ART
vicolo del Curato, 3 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19, o su appuntamento

Vernissage
23/09/2025

ore 18,30

Artisti
Alexander Wertheim
Generi
arte contemporanea, personale

La Galleria Richter Fine Art apre la nuova stagione espositiva con la prima personale in Italia di Alexander Wertheim (Wertheim, Germania, 1995) intitolata Brandenburg Paintings, accompagnata da un testo critico di Maria Vittoria Pinotti.

Comunicato stampa

La Galleria Richter Fine Art apre la nuova stagione espositiva con la prima personale in Italia di Alexander Wertheim (Wertheim, Germania, 1995) intitolata Brandenburg Paintings, accompagnata da un testo critico di Maria Vittoria Pinotti. Il progetto verrà inaugurato martedì 23 settembre 2025 dalle 18.30 e sarà visitabile fino al 7 novembre 2025. Realizzate nella città di Brandeburgo nei mesi precedenti sono esemplificative dell’attuale stato della ricerca dell’artista in continua fase di cambiamento. Tutte le opere in mostra, realizzate con colori acrilici su tela e pennello, sono caratterizzate da una radicale ed efficace semplificazione formale del linguaggio pittorico.

Quello di Wertheim è un atto pittorico estremamente riduttivista sia per la scelta di trattare in maniera seriale l’immagine della griglia - elemento per eccellenza che nella storia della cultura universale ha inteso ordinare e organizzare – che per uno sviluppo attraverso una pratica rudimentale, estremamente stilizzata che ricorda la semplificazione formale delle pitture rupestri. Questa estrema riduzione si riflette anche nel titolo della mostra, in quanto l’unico elemento utile all’artista per saper distinguere e orientare la propria ricerca è il luogo di creazione dei dipinti.

Sebbene la pittura contemporanea sia fortemente caratterizzata, spesso ossessionata dalla necessaria presenza di elementi figurativi, Alexander Wertheim mira a riflettere sul valore fisico e visivo della tela bianca. Il supporto è appena tracciato da segni verticali e orizzontali in modo apparentemente incerto, formando una griglia e trasmettendo una pacata e oscillante frenesia.

Nonostante l’intera ricerca dell’artista si concentri attorno all'assenza e la sola presenza di un elemento semi-geometrico, sono diverse le domande che Wertheim intende sollevare: Che cos’è un quadro? Quali sono i limiti del linguaggio pittorico? Quanto è risolutiva l’incertezza, per la riuscita di un’opera? Che valore ha la superficie neutra e bianca della tela o della carta? Queste sono tutte questioni che Wertheim esplora, ma lascia lo spettatore libero e autonomo di formulare le proprie risposte, allontanandosi da qualsiasi interpretazione imposta.

Nata da una apparente combinazione di forme gestuali, la griglia è per Wertheim, motivo e stimolo di una ricerca sviluppata in serie. Sebbene si concentri su questo unico soggetto, l’imprevedibilità della tecnica pittorica gli permette di acquisire una incessante diversità. Le linee o barre incrociate sono tracciate in modo libero e gestuale, perciò ogni opera sarà diversa dalle precedenti e le successive. Inoltre, la scelta dei colori è totalmente spontanea: trae ispirazione da tonalità che rimangono in memoria e che vengono accostate senza una logica associativa ma attraverso innumerevoli tentativi. La saturazione di ogni tono dipende dall'intensità specifica della materia, a volte più o meno densa, e dalla vicinanza con cui viene applicata sulla tela. Ne risulta una variazione cromatica che crea un'affascinante tensione sulla superficie.

Nel testo critico Maria Vittoria Pinotti afferma «C’è stato un momento in cui i pittori si tormentavano nella ricerca spasmodica di un tema, inteso come verifica della realtà. Oggi c’è chi, con coerenza, lucidità e senza alcuna pretesa, concentra un’intera ricerca sulla semplificazione di un unico soggetto. Le pitture di Alexander Wertheim sono frutto di un’esecuzione tanto riflessiva quanto intuitiva, in cui l’artista lavora forma e toni come fossero i tasti di una tastiera infinita che suona senza attenersi ad alcuna regola, tracciando un’ossatura piuttosto che una griglia. Si possono considerare come lo studio di una dimensione che occupa e insinua lo spazio, senza chiuderne del tutto i vuoti ma orientandoli con delicatezza, fino a costituire un sistema di corrispondenze imperfette: tracce che si sovrappongono, ripetizioni mai identiche, sviluppate secondo la traiettoria apparentemente incerta e vacillante del pennello».

La mostra Brandenburg Paintings di Alexander Wertheim verrà inaugurata in concomitanza con l’opening della personale dedicata a Carlo Battaglia Oceania, alla galleria EDDart in Via di Monte Giordano 36.

________________________________________________________________________

Alexander Wertheim (Wertheim, Germania, 1995) vive e lavora a Berlino e a Londra. Ha studiato presso l'Universität der Künste, Berlino, Germania, 2022; Hunter College, New York, USA, 2020.
Tra le mostre personali si segnalano: »Painting in Marylebone«, 116 Crawford St, Londra, Regno Unito, 2025; April 2024, Saenger Galería, Città del Messico, Messico, 2024; September 2023, Schlachter 151, Berlino, Germania, 2023; Sunsets, König Galerie (Chapel), Berlino, Germania, 2023; November Paintings, Brunnenstrasse 22, Berlino, Germania, 2022; September Paintings, Brunnenstraße 22, Berlino, Germania, 2022. Tra le mostre collettive: Where Earth Meets Sky, König Galerie, Monaco di Baviera, Germania, 2025; Under Forty, Casa Siza, Città del Messico, Mexico, 2024; Janitz, Shinagawa, Wertheim, Galeria Tiro al Blanco, Guadalajara, Messico, 2024; January 2024, Salón Acme No. 11, Città del Messico, Messico, 2024; Malbo, Marienstraße 10, Berlino, Germania, 2023; January Paintings, König Galerie (showroom presentation), Berlino, Germania, 2023; Salon der Gegenwart, Hamburg, Germany, 2022; Meisterschüler, Universität der Künste Berlin, Berlino, Germania, 2022; Is this Water?, Spoiler, Berlino, Germania, 2020; I am Ellen, After the Butcher, Berlino, Germania, 2019; UEC, Ku’damm Karree, Berlino, Germania, 2018.