Alessandro Cerato – Cuneo in cornice

Informazioni Evento

Luogo
EX LAVATOI
Via della Pieve, 3 , Cuneo, Italia
Date
Dal al

dalle 19 alle 00,30, nei giorni di mercoledì, giovedì e domenica, e dalle 19 alle 3 il venerdì e il sabato

Vernissage
27/06/2013
Artisti
Alessandro Cerato
Curatori
Cornelio Cerato
Generi
fotografia, personale
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Gli scatti di Cuneo, per questa mostra, sono più dei collage o dei quadri che delle foto vere e proprie; alcuni mettono insieme anche 30 lavori, talvolta uniti da pennellate digitali.

Comunicato stampa

Agli Ex Lavatoi la mostra “Cuneo in cornice” con gli scatti di Alessandro Cerato
Da giovedì 27 giugno fino al 14 luglio una nuova esposizione per il progetto “CN/PhotoArt”

21) 17.06.2013 – Da giovedì 27 giugno, alle 21, presso gli Ex Lavatoi di Cuneo è in programma una nuova esposizione di immagini nell’ambito del progetto “CN/PhotoArt”, curato da Cornelio Cerato. Autore degli scatti sarà questa volta Alessandro Cerato, che ha dato vita alla mostra intitolata “Cuneo in cornice”. Fino al 14 luglio, nel locale di via della Pieve 3, sarà così possibile ammirare i lavori del fotografo cuneese durante gli orari di apertura al pubblico del locale: ossia dalle 19 alle 00,30, nei giorni di mercoledì, giovedì e domenica, e dalle 19 alle 3 il venerdì e il sabato. Per ulteriori informazioni telefonare al numero 333-2615610.
Nato nel 1989 a Cuneo, Alessandro Cerato si è avvicinato, data anche la sua giovane età, al mondo della fotografia solo da un paio d’anni. Il suo modus operandi? “Prima di scattare una foto – spiega Cerato - penso a tutto ciò che mi serve prima di recarmi sul posto”. Un esempio? “Gli scatti di Cuneo, per questa mostra, sono più dei collage o dei quadri che delle foto vere e proprie; alcuni mettono insieme anche 30 lavori, talvolta uniti da pennellate digitali”. “Ho creato un’intera collezione di architettura e di posti che i cuneesi riconosceranno al volo - conclude Alessandro Cerato -. Ho eliminato persone, cartelli stradali e altri elementi di disturbo per valorizzare tutti i luoghi per quello che realmente sono”.