Aldo Mondino

A venti anni dalla morte del grande e poliedrico Artista Aldo Mondino (1938 – 2005), La Crescentina – Laboratorio per l’Arte inaugurerà Mondinorabilia un’importante mostra retrospettiva a cura di Marzia Capannolo, in collaborazione con l’Archivio Aldo Mondino
Comunicato stampa
A venti anni dalla morte del grande e poliedrico Artista Aldo Mondino (1938 - 2005), il prossimo 21 settembre La Crescentina - Laboratorio per l’Arte inaugurerà Mondinorabilia un’importante mostra retrospettiva a cura di Marzia Capannolo, in collaborazione con l’Archivio Aldo Mondino, volta a sottolineare la ricchezza degli stimoli culturali e delle esperienze che hanno nutrito l’immaginario dell’Artista durante gli anni della sua produzione creativa.
Inizialmente tra gli interpreti del Movimento Concettuale dell’Arte Povera, Mondino indirizza gradualmente la sua ricerca su un versante decisamente più pittorico, pur concependo l’Arte come un perenne processo di rielaborazione e intreccio fra forma, contenuto e strumenti esecutivi. Traendo ispirazione dalle possibilità espressive concesse dai materiali più eterogenei offerti dalla modernità industriale - come la faesite e il linoleum - la pratica dell’arte, per Mondino, si arricchirà ulteriormente grazie a una personale rilettura di soggetti reinterpretati secondo punti di vista inediti e ambientazioni collocate entro nuovi confini geografici, distanti dai canoni occidentali e esplorati durante i frequenti viaggi in Oriente, in India e lungo le rotte del Mediterraneo.
La parabola artistica indagata dalla mostra Mondinorabilia si dipana negli spazi interni e esterni della Crescentina a partire dalla grande installazione nella galleria principale al primo piano che vede protagonista il trittico Kew gardens. Ritratto di Lord e Lady Cavendish (Serra), del 2004, composto da tre pannelli a olio su linoleum, vetro e ferro, opera monumentale alta circa 3 metri per un totale di quasi 5 metri di larghezza. L’imponente composizione, un raffinato insieme di ‘serre’ dalle quali si intravedono i due duchi di Devonshire immersi tra i petali dei delicati fiori del ciclo Orchidee, venne presentata alla XIV Quadriennale di Roma Fuori Tema/Italian feeling inaugurata il 9 marzo 2005 e rappresenta l’ultima uscita pubblica di Aldo Mondino prima della sua improvvisa scomparsa avvenuta il giorno seguente a Torino.
Attraverso la pittura, il disegno e la scultura la mostra si pone l’intento di evidenziare le suggestioni, gli stimoli e i grandi riferimenti intellettuali che hanno alimentato la fervida intelligenza creativa dell’Artista. Musica, letteratura, storia dell’arte, studio delle religioni, culture esotiche, tutto in Aldo Mondino contribuisce a creare un caleidoscopio di forme e linguaggi che si compongono in un nuovo idioma e si fondono secondo incastri inaspettati, rivelatori di inedite verità. L’eclettismo stilistico e la pungente meraviglia che caratterizzano l’intero suo lavoro vogliono essere celebrati in questa esposizione attraverso l’allestimento di una serie di opere scelte come testimonianze delle ispirazioni che più hanno influito sull’immaginario dell’Artista, con un focus su sei importanti lavori degli anni Settanta dedicati alla musica, dichiarazioni potenti dell’interesse per un linguaggio per sua stessa natura intangibile e evocativo. Alcune di queste opere, realizzate con strumenti tecnici e linguistici eterogenei, sono dedicate, non senza un forte rimando a un simile atteggiamento intellettuale, al compositore Éric Alfred Leslie Satie (1866 - 1925) e alla sua musica anti-accademica e sperimentale che si distingue per un innovativo impiego di rumori e suoni non convenzionali come il "piano preparato”, tecnica che consiste nell'inserire oggetti tra le corde del pianoforte per alterarne il suono, successivamente sviluppata e resa famosa dal compositore americano John Cage. In omaggio al grande interesse di Aldo Mondino per la musica, grazie alla collaborazione con il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria, durante l’inaugurazione del 21 settembre il pianista Omar Al Deek si esibirà nell’esecuzione di alcuni brani di Claude Debussy, Franz Liszt e Éric Satie.
La mostra Mondinorabilia porterà inoltre all’attenzione del pubblico passioni e personaggi attraverso i quali l’Artista ha arricchito il suo personale immaginario creativo, e tra i ritratti di grandi Maestri esposti in mostra, va sottolineata la presenza dell’acrilico su tela cerata Renoir del 1993, quale nume tutelare rivisitato fisionomicamente come epifania del piacere della pittura, scevro da ogni tentazione idealizzante. La serie dei ritratti rimanda inoltre tematicamente alla sezione speciale dedicata alla raccolta di 101 autografi provenienti dalla vicina casa-studio di Casazze, Altavilla Monferrato, acquistati dal’Artista durante gli anni vissuti a Parigi da assiduo frequentatore delle botteghe antiquarie accanto al Café de Flore in Boulevard Saint-Germain.
Altra opera fondamentale nel percorso della mostra è il dipinto Il Creativo, l’ultimo lavoro di uno dei cicli più significativi dell’Artista che segna nel 1969 il suo distacco dall’Arte Povera, dal mercato delle gallerie, dalle mode e allo stesso tempo il suo avvicinamento ai misticismi orientali, con una particolare fascinazione per il trattato di filosofia cinese I Ching. Su questa grande tela, che misura cm 150 x 130, sono dipinti i soli strumenti di lavoro del pittore. Qui, la matrice introspettiva ispirata alle pitture di Bacon mostra un Mondino tormentato lontano dalla sua tipica ironia.
Per celebrare l’indissolubile legame fra Mondino e la Crescentina - che nella propria collezione annovera 27 importanti sue opere, fra le quali il grande tappeto orientale in mosaico che misura cm 415 x 250, realizzato nel 1988 per il fondale della piscina - con l’apertura della mostra verranno ufficialmente presentate al pubblico tre nuove acquisizioni, ovvero due tappeti del 1997 su eraclite che misurano rispettivamente cm 190 x 120 e cm 210 x 120, e l’imponente scultura in bronzo, Iniziazione che con i suoi oltre 3 metri di altezza campeggia nel giardino principale della struttura.
Grazie alla collaborazione con l’Archivio Mondino, la mostra diverrà un’importante occasione di riscoperta della profonda relazione fra l’Artista e il Monferrato poiché, a partire dal mese di ottobre, sarà possibile visitare la sua storica cascina nel Comune di Altavilla, secondo un programma di visite guidate coadiuvato dalla Crescentina.
In continuità con la collaborazione fra La Crescentina e l’NH Collection Piazza Carlina (Torino), martedì 7 ottobre 2025 la project room dell’Hotel aprirà al pubblico con una mostra di ritratti fotografici di Aldo Mondino realizzati da Fabrizio Garghetti, fra i quali il suggestivo scatto utilizzato per la comunicazione della mostra che ritrae l’Artista disteso sul tappeto orientale in mosaico appena posato sul fondo della piscina della Crescentina.
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La mostra Mondinorabilia sarà accompagnata da un catalogo con testo critico di Marzia Capannolo