Alberto Burri – Cicli scelti dell’opera grafica
Vistamarestudio è lieta di presentare BURRI CICLI SCELTI dell’opera grafica, una mostra di opere selezionate tra i cicli più significativi della sua produzione grafica.
Comunicato stampa
Vistamarestudio is proud to present BURRI CICLI SCELTI dell’opera grafica, an exhibition featuring a selection of works from some of Alberto Burri’s most important print cycles.
First presented last December at Vistamare gallery in Pescara, with prints from seven different cycles, the exhibition now arriving in Milan will include a series of multiples from some of Burri’s most significant cycles of work: Cretti (1971), Multiplex (1981) and Mixoblack (1988).
The exhibition highlights a lesser-known aspect of Burri’s oeuvre - one to which he devoted particular care and enthusiasm, approaching it as a sort of laboratory or testing ground for work that would be profoundly innovative in terms of both technique and image. Printmaking brought him into contact with master engravers and printmakers such as Rossi, Ascani (Nuvolo), Remba, Castelli and Baldessarini whose skills helped him achieve results of remarkable technical and artistic value. These experiments bore extraordinary fruit and were acknowledged and honoured by the Accademia Nazionale dei Lincei who, in 1973, awarded him the Premio Feltrinelli for his contribution to the graphic arts.
In 2017, the Fondazione Burri opened a new section dedicated to Burri’s work as a printmaker at the Museo degli Ex Seccatoi in Città di Castello. This exhibition is Visitamarestudio’s own homage to these extraordinary works of art.
“In Burri’s case, when we talk about graphic art we are talking about work that is no less important than the paintings; it is simply a parallel artistic modality, one that is different in terms of conception and execution. It is as significant an element of the great painter’s oeuvre as all his other revolutionary innovations.” Bruno Corà, President of the Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri.
Alberto Burri was born in Città di Castello (Perugia) in 1915. Having graduated in medicine in 1940, he was taken prisoner by the Allied forces in Tunisia. By the time he returned to Italy, in 1946, he had begun to paint, and abandoned medicine for art.
In 1978, at the height of his creative powers, the Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri was established at the artist’s behest, in Città di Castello, fulfilling Burri’s desire to donate a substantial number of his works to his home town. He participated in numerous editions of the Venice Biennale and Documenta in Kassel.
His works have been displayed in some of the world’s most important museums, including the Centre Pompidou in Paris, the Solomon R. Guggenheim Museum in New York, the Tate Gallery in London, the Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea in Rome, the Castello di Rivoli (Turin) and the Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Among the numerous prizes awarded to the artist the AICA/Critics’ prize at the Venice Biennale in 1960, the Premio Marzotto in 1964, the Gran Premio at the São Paolo Bienal in 1965, and the Premio Feltrinelli for graphic art in 1973. Alberto Burri died in Nice on Febraury 13, 1995.
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BURRI
CICLI SCELTI
dell'opera grafica
Giugno – luglio 2019
Opening 5 giugno 2019, 19 – 21
Vistamarestudio è lieta di presentare BURRI CICLI SCELTI dell’opera grafica, una mostra di opere selezionate tra i cicli più significativi della sua produzione grafica.
Presentata lo scorso dicembre da Vistamare a Pescara con opere grafiche appartenenti a ben sette cicli della sua creazione, la mostra arriva a Milano, dove saranno esposte una serie di multipli tra i cicli chiave delle sue opere: Cretti (1971), Multiplex (1981) e Mixoblack (1988).
La mostra mette in risalto un lato meno conosciuto dell'opera di Burri a cui l’artista si è dedicato con particolare impegno e assiduità, e a cui si è avvicinato come a una sorta di laboratorio, un terreno per la sperimentazione, proteso al raggiungimento di esiti inediti sul piano delle tecniche e dell'immagine. Lavorare sui cicli grafici gli ha permesso di collaborare con maestri incisori e calcografi come Rossi, Ascani (Nuvolo), Remba, Castelli, Baldessarini, i quali gli hanno fornito livelli qualitativi di estremo valore tecnico e artistico. Questa sperimentazione lo porta a esiti straordinari che gli consentirono di ricevere nel 1973 il Premio Feltrinelli per la Grafica conferitogli dall'Accademia Nazionale dei Lincei per l'attività di grafica artistica.
Nel 2017 la Fondazione Burri ha aperto una nuova sezione dedicata all’opera grafica nella sua sede degli Ex Seccatoi a Città di Castello. Con questa mostra la galleria vuole rendere omaggio alla produzione di queste opere.
‘Nel caso di Burri, parlare di grafica non significa parlare di una produzione minore rispetto ai dipinti, ma soltanto di una modalità artistica diversa e parallela, nella concezione e nell’esecuzione, tale insomma da potersi annoverare con assoluto rilievo nella produzione del grande pittore, a fianco di tutti gli altri suoi rivoluzionari pronunciamenti innovativi.’ Bruno Corà, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri.
Alberto Burri nasce a Città di Castello (Perugia) nel 1915. Dopo essersi laureato nel 1940 in medicina, viene fatto prigioniero dagli alleati in Tunisia. Rientra in Italia nel 1946 dopo aver iniziato a dipingere. Da qui la scelta di lasciare la medicina per la pittura. Nel 1978, mentre è in pieno vigore creativo, viene istituita per sua volontà la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri a Città di Castello, nel desiderio manifestato dall'artista di donare un consistente numero di opere alla propria città natale. Partecipa numerose volte alla Biennale di Venezia e a Documenta di Kassel.
Le sue opere sono esposte in alcuni fra i più importanti musei del mondo, tra i quali il Centro Georges Pompidou a Parigi, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, la Tate Gallery di Londra, la Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma, Il Castello di Rivoli (TO), il Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, ricordiamo il premio AICA alla Biennale di Venezia del 1960, il premio Marzotto 1964, il Gran Premio della Biennale di San Paolo nel 1965, il premio Feltrinelli per la grafica nel 1973. Alberto Burri muore a Nizza il 13 febbraio 1995.