Alberto Barbadoro – Senza Rumore
Si inaugura il nuovo spazio espositivo del Comune di Pesaro dedicato all’arte contemporanea, la Falegnameria di Palazzo Mosca, con una mostra personale dedicata ad Alberto Barbadoro.
Comunicato stampa
Mercoeldì 13 agosto alle ore 19.00 si inaugura il nuovo spazio espositivo del Comune di Pesaro dedicato all’arte contemporanea, la Falegnameria di Palazzo Mosca, con una mostra personale dedicata ad Alberto Barbadoro. “Senza Rumore”, questo il titolo dell’esposizione, pone in luce la figura eclettica di un artista a tutto tondo, che nel tempo, si è misurato con la pittura, la scultura, la fotografia e la grafica con gli stessi esiti artistici, mantenendo un profilo creativo e poetico molto elevato ed interessante . La mostra, curata da Elena Gramaccioni con la collaborazione di Roberta Ridolfi e di Viviana Bucci, sarà accompagnata da un catalogo.
Senza Rumore è il titolo della mostra dedicata ad Alberto Barbadoro, un artista eclettico, colto e con una cifra stilistica unica e riconoscibile. Nel corso della sua carriera artistica si misurato con numerosi linguaggi espressivi, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla grafica, con esiti sempre di elevato spessore estetico e poetico. La mostra inaugura nel decennale della scomparsa dell’artista avvenuta nell’agosto del 2015 ed è anche l’occasione per inaugurare un nuovo spazio che il Comune di Pesaro ha voluto dedicare all’arte contemporanea: La Falegnameria di Palazzo Mosca. La coincidenza di queste due inaugurazioni non è casuale in quanto rappresenta l’omaggio della città a un grande artista del nostro tempo che, a vario titolo, ha sempre interagito e lavorato sulla qualità della cultura di Pesaro. Nel suo curriculum mostre importanti in Italia e all’estero, a cominciare dalla partecipazione a una edizione delle Biennale di Venezia. Nonostante la sua fame di cultura, l’amore per la storia dell’arte e la curiosità vivace non ha mai interrotto il filo che lo legava a questa città. Alberto, aveva lavorato al Centro Arti Visive Pescheria e poi alla Biblioteca Oliveriana, portando con se il proprio bagaglio creativo, poetico e per certi versi ironico, senza mai perdere la propria cifra identitaria. Questa mostra, che inaugurerà mercoledì 13 agosto alle ore 19.00, curata da Elena Gramaccioni con la collaborazione di Roberta Ridolfi e Viviana Bucci, non nasce con intento commemorativo ma come occasione per ricordare la produzione artistica di un artista unico che in realtà è percepito come molto presente, almeno dalle persone che hanno collaborato alla costruzione di questa mostra e che in modo diverso sono state vicine ad Alberto. La mostra espone una selezione di opere appartenenti a periodi storici differenti della ricca produzione di questo artista e che in modo trasversale mostrano l’elevata capacità tecnica e creativa che si evince anche nell’uso di linguaggi espressivi diversissimi. Dalla cromia immaginifica e apertissima delle grandi pitture, fino al geometrismo antropomorfo delle sculture in cartapesta la linea estetica è sempre incentrata sulla vita e sulle sue connessioni con la bellezza. Il segno, resta per Barbadoro, una sorta di traccia semiotica da coltivare come primo motore espressivo dell’opera, che come si sa, ha sempre la funzione di comunicare. Nel suo sguardo, così come nelle sue opere, vi era sempre e vi è anche oggi, un piccolo guizzo di ironia, a volte celato e volte svelato, ma sempre riconoscibile. Una mostra che saprà colpire l’interesse di chi saprà osservare, evitando il semplice vedere. La superficie non è che la pelle di queste opere, il loro cuore antico si scorgerà solo attraverso la profondità della riflessione. Senza Rumore, resterà visitabile tutti i giorni fino al 28 settembre con orari 10-13 e 14-19 ( il lunedì solo al mattino) a Palazzo Mosca, in Piazza Mosca 29.