Aïda Muluneh – The Homeless Wanderer

Informazioni Evento

Luogo
PLAYLIST
Via Carlo Poma, 18, Milano, MI, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18 e su appuntamento

Vernissage
12/06/2025

ore 18

Artisti
Aïda Muluneh
Generi
arte contemporanea, personale

Il titolo della mostra, come da consuetudine della Galleria, si ispira a un brano musicale: The Homeless Wanderer della pianista e compositrice etiope Emahoy Tsegué-Maryam Guèbrou. Un’eco dolceamara accompagna lo sguardo, facendosi colonna sonora di una diaspora silenziosa e potente.

Comunicato stampa

Dal 12 giugno, la Galleria Playlist di Giampaolo Abbondio, a Milano presenta Aida Muluneh, fotografa etiope di fama internazionale che ha rivoluzionato la narrazione visiva del continente africano. Le sue immagini, sospese tra fotografia e pittura, restituiscono un’Africa lontana dagli stereotipi, abitata da figure femminili ieratiche e simboliche, custodi di una memoria ancestrale e di un presente rigenerativo.

Ex fotoreporter del Washington Post, Muluneh ha esposto nei più importanti musei internazionali, dal MoMA alla Tate, ed è fondatrice di importanti festival e piattaforme per la promozione della fotografia africana. Nelle sue opere, l’immagine diventa un atto politico e spirituale, uno spazio sacro dove il colore primario e la composizione geometrica riflettono il dialogo tra migrazione, identità e appartenenza.

Attraverso uno stile visivo potente e inconfondibile, Muluneh “ridisegna” l’Africa contemporanea con immagini capaci di parlare all’umanità intera. Come afferma la critica Jacqueline Ceresoli, il cui testo accompagna ed introduce le opere: “le sue fotografie sono finestre visionarie che ci costringono a vedere un’Africa altra: enigmatica, rituale, sublime. Una terra che migra e resta al tempo stesso, abitata da dee senza tempo e senza luogo”.

Il titolo della mostra, come da consuetudine della Galleria, si ispira a un brano musicale: The Homeless Wanderer della pianista e compositrice etiope Emahoy Tsegué-Maryam Guèbrou. Un’eco dolceamara accompagna lo sguardo, facendosi colonna sonora di una diaspora silenziosa e potente.

La mostra sarà visitabile fino al 30 luglio 2025.