Africana
La mostra presso la Fondazione Mudima, che tra gli altri artisti ne ripresenta due tra quelli “scoperti” da Jean-Hubert Martin (Esther Mahlangu, Seni Camara), attinge agli intensi rapporti che la Fondazione Sarenco ha con le collezioni private di Italia, Francia, Germania, Olanda e Belgio e agli innumerevoli viaggi africani compiuti dall’artista Sarenco in terra d’Africa per quasi trent’anni, alla scoperta di tanti talenti artistici.
Comunicato stampa
La grande mostra “Les magiciens de la terre” inaugurata al Centre Georges Pompidou da Jean-Hubert Martin nel 1989 ha portato alla ribalta internazionale l’arte contemporanea africana.
La mostra presso la Fondazione Mudima, che tra gli altri artisti ne ripresenta due tra quelli “scoperti” da Jean-Hubert Martin (Esther Mahlangu, Seni Camara), attinge agli intensi rapporti che la Fondazione Sarenco ha con le collezioni private di Italia, Francia, Germania, Olanda e Belgio e agli innumerevoli viaggi africani compiuti dall’artista Sarenco in terra d’Africa per quasi trent’anni, alla scoperta di tanti talenti artistici.
Lo sguardo attento di Achille Bonito Oliva ha portato alla selezione di 6 artisti: “tre donne artiste straordinarie, e tre uomini, artisti straordinari. Un bel pareggio in terra d’Africa. Questa mostra fa il punto sulla grande qualità e sull’emozione che procura l’Arte Africana Contemporanea a noi addetti ai lavori e, spero, al pubblico del nostro paese”.
In mostra le sculture di SENI CAMARA (Senegal), MIKIDADI BUSH (Tanzania) e JOHN GOBA (Sierra Leone) e i dipinti di ESTHER MAHLANGU (Sudafrica), GEORGE LILANGA (Tanzania) e MARGARET MAJO (Zimbabwe). Inoltre saranno esposte 4 sculture di circa 4 m di altezza dell’artista SARENCO (Marinetti, Apollinaire, Tzara, Breton) e il lavoro fotografico di PAOLA MATTIOLI e FABRIZIO GARGHETTI su questi stessi artisti africani.
In occasione della mostra sarà presentato il catalogo AFRICANA per le Edizioni Mudima, a cura di Achille Bonito Oliva e Sarenco.
A disposizione del pubblico ci saranno altri due libri collegati alla
mostra stessa: I MIEI EROI AFRICANI di Sarenco e MEMOIRES D'AFRIQUE di
Paola Mattioli e Sarenco.