Adriana Marchetti – Ritratti interiori

Informazioni Evento

Luogo
SALA COMUNALE D'ARTE
Piazza Dell'unità D'italia 4, Trieste, Italia
Date
Dal al

feriale e festivo 10 · 13 / 17 · 20

Vernissage
29/11/2012

ore 18.30

Artisti
Adriana Marchetti
Curatori
Marianna Accerboni
Generi
arte contemporanea, personale
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In esposizione una trentina di opere realizzate negli anni 2000 a matita, pastelli colorati, fusaggine e tecnica mista dedicate soprattutto al tema del ritratto accanto a quello della natura morta.

Comunicato stampa

S’inaugura giovedì 29 novembre 2012 alle ore 18.30 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste la mostra della pittrice Adriana Marchetti intitolata “Ritratti interiori”, che sarà introdotta sul piano critico dall’arch. Marianna Accerboni. In esposizione una trentina di opere realizzate negli anni 2000 a matita, pastelli colorati, fusaggine e tecnica mista dedicate soprattutto al tema del ritratto accanto a quello della natura morta. Fino al 19 dicembre (orario: feriale e festivo 10 · 13 / 17 · 20).
Racchiude in sè tutta l’angoscia insita nel linguaggio espressionista, ma un raggio di luce limpidissima - scrive Marianna Accerboni - come quella che s’intravvede dalle finestre della sua casa-studio, affacciate sulla parte industriale del golfo di Trieste, penetra gli occhi dei soggetti ritratti con pertinenza e fascino o avvolge le geometriche nature morte di morandiana memoria.
Innamorata da sempre dell’arte e attiva in questo campo fin dalla prima giovinezza, Adriana Marchetti, già stretta collaboratrice per decenni di Marino Cassetti, ma impedita dalla famiglia d’origine a intraprendere professionalmente la nobile via della pittura, avrebbe rappresentato nella storia triestina uno dei tanti talenti perduti, se una volontà fortissima o meglio l’ineludibile necessità di compiere la mission per cui ognuno di noi è venuto al mondo, non l’avessero condotta, ormai già adulta, a dedicarsi completamente a questa diciplina. Ed ecco una galleria d’intensissimi ritratti, realizzati a matita, a fusaggine e con pastelli colorati, sua tecnica preferita, in cui il segno scava dentro l’animo del soggetto e, attraverso luce, sapiente chiaroscuro e colore, ne disegna la personalità e il temperamento impietosamente ma umanamente, con obiettiva sensibilità.
Altre raffinate occasioni d’ispirazione, sono le statue: una serie di gessi antichi che prendono vita attraverso il segno dell’artista, interpretando pulsioni e stati d’animo, contesti e storie diverse, come se il mito di Pigmalione e Galatea rivivesse nelle sue opere.
Più generi s’intrecciano armoniosamente nella creatività di quest’artista triestina dal linguaggio fine e intriso di grande intensità, autrice di una pittura che sa essere estetizzante e nel contempo carnale. Nel suo sangue - conclude Accerboni - si mischiano ascendenze istro-venete e francesi e il ricordo di un bisavolo capitano di fregata austriaca: lei appartiene a quella Trieste coltissima e multiculturale, dimessamente signorile, le cui origini e la cui espressione si riallacciano, sotto il profilo artistico, alle novità promosse dalle avanguardie all’Accademia di Monaco, attraverso personaggi del calibro di Klee e di Kandinskj, o espresse all’Accademia di Vienna da Oskar Kokoschka, in una vibrante liaison d’energia e di talento, che come un filo sottile lega ancora Trieste e i suoi artisti al cuore dell’Europa.

Adriana Marchetti, laureata in Storia del Teatro alla Facoltà di Lettere Moderne all’Università di Trieste, ha realizzato numerose regie teatrali, tra cui in particolare Insulti al pubblico di Peter Handke. Ha collaborato alle pagine culturali de Il Piccolo, Il Messaggero Veneto, Il Gazzettino, Il Meridiano e alla rivista milanese Il Cavallo di Cavalcanti.
Dipinge da sempre. Ha collaborato continuativamente dal 1965 al 1979 con il Maestro Marino Cassetti. Ha studiato con i pittori Isabel Carafi, Girolamo Caramori e Raffaella Busdon. Hanno scritto di lei Marianna Accerboni (Trieste), Guido Oldani (Milano) e Gillo Dorfles (Milano). Vive e opera nel capoluogo giuliano.