Adelmo Savani
Adelmo Savani scrive così del suo lavoro: Ho scelto come materiale la carta da pacco perché resistente e facilmente reperibile, ma anche per il suo valore d’uso e per i significati che essa assume: è carta che viene legata, spedita, toccata, sporcata, strappata;su cui vengono applicati bolli e timbri e con cui si avvolge l’altra carta, quella bianca preziosa.
Comunicato stampa
Adelmo Savani è nato a San Vitale Baganza (Parma) il 6 marzo del 1954.Dopo il liceo classico ha frequentato l’indirizzo di Arte presso il D.A.M.S. di Bologna.Mostre personali e collettive in diverse città italiane (Roma, Brescia, Bologna, Varese, Latina,Parma, Asolo, Rovereto). Vive e lavora a Parma.
Adelmo Savani scrive così del suo lavoro: Ho scelto come materiale la carta da pacco perché resistente e facilmente reperibile, ma anche per il suo valore d’uso e per i significati che essa assume: è carta che viene legata, spedita, toccata, sporcata, strappata;su cui vengono applicati bolli e timbri e con cui si avvolge l’altra carta, quella bianca preziosa. Su questi fogli stendo il colore e, una volta asciutti, li lavo sotto l’acqua corrente strizzandoli e facendo uscire il colore dilavato. In taluni casi ripeto questa operazione togliendo o aggiungendo nuovo colore. Sulla carta,così impregnata e come snervata, i colori si sedimentano compenetrandosi.
Scrivono di lui:
- Le invenzioni di Adelmo mi piacciono. Ma non è un giudizio, è una emozione.Vale per me e per quanti sentono di condividerla. Qui parla l’uomo contemporaneo, non il critico,che magari indica o segue altre tendenze, così come un poeta d’avanguardia può emozionarsi leggendo una poesia d’amore di Pedro Solinas o ascoltando una canzone di Gino Paoli. (Vittorio Sgarbi)
- Ciò che distingue Savani è il contrasto tra la leggerezza cromatica della composizione e la complessa strutturadi equilibri che uniscono nella tensione di linee e superfici i ritmi di un universo simbolico che deve essere continuamente rigenerato. È la tecnica originale di Savani che ricompone magicamente la irrisolvibile dualità tra equilibrio e rigenerazione, tra movimento e serena contemplazione, congelandolanel momento creativo. (Franco Bunçuga)
- Sospesi a fili sottili, affidati a carte pazienti, i pensieri di Adelmo Savani si posano impercettibili sulla superficie ruvida e accidentata dei suoi quadri. Parliamo. “è leggerezza, c’è grafica, c’è piacere”, mi dice. Così, quasi per gioco, in un pomeriggio di febbraio mi rende partecipe di una piccola epifania tenera. Leggerezza, perché i segni di Adelmo non sono che increspature, erosioni, venature, scoloriture, frammenti di garza e carta facili prede del vento. Grafica, perché nella luce naturale del cartone e dei tessuti si riconosce la sensualità della bella forma, il rigore della ricerca estetica e il gusto divertito dal contrasto. Piacere, perché nei colori e nei versi, nelle sfumature e negli spazi bianchi delle opere di Adelmo non mancano mai l’allegria, la gioia infantile del nuovo e del bello, la dolcezza e la grazia nel sorriso di una mezzaluna di carta. (Giacomo Savani)