Ad libitum

Informazioni Evento

Luogo
ART AND ARS GALLERY
Via Raimondello Orsini 10, Galatina, Italia
Date
Dal al

dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 20

Vernissage
20/11/2011

ore 18

Contatti
Email: contatti@calliopecomunicarecultura.net
Curatori
Gigi Rigliaco
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Una collettiva di artiste che “a piacere” hanno deciso di ricostruire, reinventare oggetti, abiti, mobili partendo da ciò che già c’è, nell’ottica di ridare vita attraverso l’arte e la creatività a quanto destinato al macero e alla memoria.

Comunicato stampa

Si inaugura domenica 20 novembre alle ore 18.00 c/o la ART and ARS GALLERY in via Orsini 10 a Galatina la mostra AD LIBITUM, una collettiva delle artiste Angela Potì, Adalgisa Romano & Antonella Caputo, Alisia et Bebey e Valentina D’Andrea che “a piacere” hanno deciso di ricostruire, reinventare oggetti, abiti, mobili partendo da ciò che già c’è, nell’ottica di ridare vita attraverso l’arte e la creatività a quanto destinato al macero e alla memoria.
La mostra è a cura di Gigi Rigliaco.

“Ad libitum è un'espressione della lingua latina che significa "a piacere", "a volontà", "a discrezione ". L'espressione è utilizzata anche oggi con il suo significato letterale, per esprimere libertà di scelta da parte della persona in un determinato comportamento.” (Wikipedia)
Libertà di scelta, quindi, libertà di disporre “a piacere” di materiali usati, re-interpretando “a volontà” oggetti destinati a consumarsi o ad essere buttati via senza aver tentato di dar loro nuova vita. O ancora recuperare materiali riciclati e realizzare prodotti artistici allegri e fantasiosi mescolando sapientemente prodotti altrimenti destinati a disperdersi nell’ambiente. Bigiotteria, mobili, abbigliamento, tutto può diventare altro, tutto proviene da altro, in una melodia di materiali ed emozioni creata “a discrezione” delle artiste coinvolte in questa mostra.
Buste di plastica che diventano lampade e vecchi mobili divenuti sculture, ricami con scampoli di gomitoli colorati e pezzi di giocattoli elevati a gioielli, tra suoni e profumi di cose mai perdute e cose ritrovate che si mescolano e tornano vive … e così via … ad libitum.

La mostra rimarrà aperta presso la galleria fino a giovedì 8dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 20

ALCUNE BIO

ANGELA POTÌ nata a Brindisi adottata dalla città di Napoli fino alla laurea in architettura . Le strade virtuali delle città pensate, sognate ma mai realizzate l’hanno portata nel mondo della piccola progettazione. L’amore per l’ambiente, per l’armonia l’hanno naturalmente portata verso la progettazione ecosostenibile. Autoproduce arredo complementi d’arredo e fashion in plastica riciclata.
Angela Potì si laurea in architettura alla Facoltà di Napoli.
E’ proprio a Napoli, città che ha profondamente amato che comincia ad avvicinarsi al mondo del design , il design poetico “napoletano” di Riccardo Dalisi da cui rimane folgorata.
Tornata nella sua città d’origine la sua attività come architetto devia dal percorso tradizionale della progettazione abitativa per approfondire i temi ambientali dello sviluppo sostenibile e agenda 21 locale che vedono come protagonista il territorio; questi sono gli argomenti che la impegnano dal 2000 fino ad oggi in un intensa attività di formazione nelle scuole di ogni grado.
Nel 2005 si “scontra” con un materiale: il synplast , plastica riciclata eterogenea derivante dalla raccolta differenziata, e finalmente trova il punto di equilibrio delle esperienze e degli interessi avuti fino a quel momento: ambiente design, territorio.
Nascono i primi prototipi di complemento d’arredo, e nel 2006 le viene attribuita la borsa di studio dalla Regione Puglia sul Tema della ricerca scientifica: Nuove tecnologie per la trasformazione dei materiali polimerici riciclati finalizzata al design di linee innovative di prodotto.
Attualmente è impegnata ad approfondire il tema della decrescita in ambito progettuale con un gruppo di designer, artisti , architetti, poeti,che mira ad avere un nuovo approccio ‘naturale’, in cui il verde diviene materiale costruttivo integrante, e non più solo complemento accessorio.

ADALGISA ROMANO & ANTONELLA CAPUTO
Adalgisa Romano (1971) vive e opera a Galatina. La progettazione dei suoi ambienti, sia pubblici che privati, parte dall’interrelazione tra interno ed esterno per creare una forma di sinestesia, accordando luce, colore, immagini e materie. Dopo il diploma conseguito all'Accademia di Belle Arti di Lecce, Adalgisa Romano inizia il suo percorso artistico realizzando sculture luminose in rame e metallo; durante un'esposizione nell'ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto viene selezionata insieme ad altri artisti internazionali, per realizzare una scultura sul lungomare di Sant'Agata Militello in provincia di Messina. Per circa tre anni continua il suo lavoro di ricerca nell'abito dell'illuminazione e successivamente, dopo aver partecipato per due anni al salone satellite di Milano si avvicina alla progettazione d'interni e al design. Tutti i locali e gli show room realizzati da ARS Adalgisa Romano Studio sono visionabili sul sito http://www.adalgisaromano.it Tra le ultime installazioni artistiche ricordiamo quella realizzata nell'ambito della mostra "Interno Notte Esterno Notte - l'eco delle Veneri" a cura di Angela Serafino, dove l'artista ha presentato una chaise longue rossa, nella quale, in un ambiente caldo e poco luminoso, viene accolta una bimba di 12 mesi che dorme o gioca in quello che sarebbe potuto essere il suo ambiente pre-natale.

VALENTINA D’ANDREA
Scenografa ed illustratrice, inventa nel 1999 "Officina di Fantadesign", uno spazio che si occupa di moda, arte e design, mettendo a dialogare più materiali all'interno della stessa funzione. Le collezioni Fantadesign sono costituite da prodotti realizzati esclusivamente a mano: pezzi unici, preziosi, capaci di esprimere creatività e ricerca. Produce una serie di accessori per una quotidianità poetica, fatta di “stoffe di petali di gelsomino, borsette dai lineamenti di vento, colori come sorsi di passeggiate immaginarie, forme spettinate e ricomposte in fantasie emotivamente docili”. A Milano ha prodotto per Fiorucci Megastore una serie di accessori metropolitani, dal 1997 produce per High-tech megastore una linea di accessori moda design. Nei 1999 collabora con l'azienda "Disegni" per lo styling di mobili e culle in cartone americano. Nel 2004 collabora con l'azienda Prochownick, per la linea donna di Isaseta, come stilista e creativa. Dal 1999 progetta e realizza oggetti artigianali per la casa e monili magici in terracotta. I fantaoggetti sono attualmente presenti nei seguenti negozi: "Fashion art design galerie" Monaco di Baviera, "Bon Marchè" Parigi, "Mono Edition" Tokyo, "Susanna Jabzi" Beirut, "And A" design art-fashion, Tokyo, "Arsenes et le pipellettes" di Parigi. Insieme a Carla Pinto ha dato vita a Sm-Art Lab, laboratorio nomade (2011). Inoltre, lo scorso anno ha partecipato alla prima edizione di “Km/0. Segni d’arte a Sud”.