Acquista con noi un pezzo di storia

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA - PALAZZO MADAMA
Piazza Castello , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
07/06/2013

ore 12

Generi
presentazione

Presentazione alla stampa, al pubblico e ai 1.589 donatori del servizio in porcellana dei d’Azeglio.

Comunicato stampa

Lo scorso 31 gennaio Palazzo Madama ha lanciato, per la prima volta in Italia, una sottoscrizione pubblica per acquistare un importante servizio in porcellana di Meissen appartenuto alla famiglia Taparelli d’Azeglio. L’iniziativa in soli due mesi ha coinvolto tutta la cittadinanza, raggiungendo l’obiettivo e permettendo di restituire alla Città di Torino, al suo Museo e ai cittadini, un patrimonio che sarebbe andato disperso.

Grazie al prezioso sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e con la partecipazione di Abbonamento Musei Torino Piemonte è stato dunque possibile arricchire il valore storico e artistico della Città. Il ringraziamento più grande va alla generosa partecipazione dei 1.589 donatori che con piccole o grandi cifre hanno risposto agli appelli lanciati attraverso la rete, utilizzando il sistema di donazione on-line, versando tramite bonifico bancario o direttamente nelle teche di Palazzo Madama.

Finalmente giunto a Torino da Londra dove stava per essere venduto all’asta, il Servizio D’Azeglio sarà presentato alla stampa, al pubblico e a tutti i donatori, venerdì 7 giugno alle 12.00 e sarà visibile con accesso gratuito fino a domenica 9 giugno sullo Scalone Juvarriano di Palazzo Madama, per essere poi esposto a partire dal 12 giugno nella sua collocazione definitiva, nella Sala Ceramiche del museo, in una nuova vetrina dedicata alle porcellane di Meissen dove sarà il protagonista assoluto.

Con questo appuntamento il museo vuole ringraziare tutti i donatori, i cui nomi saranno ricordati in uno speciale albo d’oro.

La raccolta pubblica di fondi lanciata da Palazzo Madama ha quindi ottenuto una grande mobilitazione, addirittura superando la cifra di 66.000 sterline (80.000 euro circa) necessarie per acquisire il servizio ed evitando che fosse messo all’asta.

Grandi protagoniste sono state le reti sociali: per la prima volta un museo ha contattato il pubblico per ottenere un aiuto in denaro attraverso Twitter, Facebook, Instagram, Foursquare, la newsletter on-line, con un investimento minimo in comunicazione (solo il 14% della cifra raccolta) per la maggior parte dedicato alla realizzazione della piattaforma e-commerce realizzata da Reply. La rete è stata protagonista anche rispetto alle modalità di pagamento: su 96.063 € ricevuti, ben 88.944 € sono stati raccolti on-line.

Non occorre donare molto ma essere in tanti è stato l’appello più utilizzato da Palazzo Madama durante i due mesi di raccolta. Questo motto ha dato buoni frutti perché analizzando le somme donate si evidenzia che il 41% delle persone ha offerto una cifra tra i 10 e i 25 €, mentre il 2% ha donato più di 1.000 € (il 14% fino a 50€ e il 12% fino a 100€…).

Ma chi sono i donatori? Facendo un’analisi sulla tipologia dei mecenati, si scopre che la maggioranza ha tra i 51 e i 65 anni (41%) ma si è comunque registrata una buona percentuale di giovani (15,8% tra i 29-39 anni e 3% tra i 18 e i 28 anni). Il donatore principale è una donna (57,3%), l’86,2% abita a Torino o in Piemonte (il resto in Italia ma anche è arrivata anche qualche donazione dall’estero), è un abbonato Musei Torino Piemonte (68,2%) e ha già visitato Palazzo Madama (92,2%).

Pur essendo interessante il dato che configura il titolo di studio e la professione, hanno stupito positivamente le motivazioni che hanno spinto oltre 1.500 persone a lasciare un contributo per riacquistare un pezzo di storia: oltre a chi ha donato per la fiducia e il legame affettivo con Palazzo Madama (il 24, 4%), per arricchire le collezioni del museo e per omaggiare la famiglia d’Azeglio (circa 18%) la maggioranza ha deciso di contribuire per proteggere un bene comune (56,1 %), per sentirsi parte di una comunità (53,7 %) e per l’amore per la propria città (45,5 %).