Accesi di dentro

Informazioni Evento

Luogo
ANTICHE CARCERI
Via Filippini, 1, 33078 , San Vito al Tagliamento , Italia
Date
Dal al

sabato e domenica 10.30→12.30 e 16→20

Vernissage
03/06/2023

ore 18

Curatori
Eva Comuzzi, Orietta Masin
Generi
arte contemporanea, collettiva
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In mostra opere di tre artisti nati nel Friuli Venezia Giulia in mostra alle Antiche Carceri di San Vito al Tagliamento.

Comunicato stampa

Prende avvio il 3 giugno da San Vito al Tagliamento, con la presentazione della sezione dedicata ai giovani artisti, la rassegna di arte contemporanea, curata da Eva Comuzzi e Orietta Masin, dal titolo IL GIORNO ARDENTE│THE BURNING DAY. Una rassegnapromossa e organizzata dal Circolo ARCI Cervignano APS, sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e Cassa Rurale FVG, con il patrocinio di PromoTurismo FVG, e realizzata in partenariato con il Comune di Cervignano del Friuli, Comune di San Vito al Tagliamento, Comune di Rivignano – Teor, lo SMO - Slovensko multimedialno okno e l’Accademia di Belle Arti di Udine G.B. Tiepolo.

A dare l’avvio alla rassegna saranno le nuove generazioni di artisti che le curatrici hanno scelto per un tema difficile di cui si parla poco, di cui forse non si vuole parlare, che sarà affrontato da punti di vista differenti e proposti alle Antiche Carceri di San Vito al Tagliamento: carceri, prima imperiali, poi regie e infine mandamentali che sugli intonaci delle piccole celle conservano ancora con graffiti e disegni il desiderio di libertà e i sogni di tanti detenuti. Casa di pena, penitenziario, prigione, carcere, tutti sinonimi per indicare un luogo chiuso e di segregazione dove espiare le proprie colpe e riflettere sugli errori compiuti. Ma il modello di vita adottato ancora oggi nelle carceri può realmente offrire al singolo detenuto la concreta possibilità di una rinascita, con l'assunzione di responsabilità e il desiderio di riscatto per conquistarsi un futuro migliore? Può esserci luce nella polvere, come si chiede Massimo Recalcati in La luce delle stelle morte?

Gli artisti invitati alla mostra ACCESI DA DENTRO che si inaugura sabato 3 giugno alle ore 18, tutti nati nel Friuli Venezia Giulia, sono Fabio Cipolla (1998), Luigi Chiapolino (1998) e Sebastiano Pallavisini (1999). Lavorano rispettivamente con la performance /installazione, video e fotografia e pittura. L'intento di questa esposizione è infatti quello di presentare tre figure della stessa generazione, provenienti da tre diverse Accademie d'arte e che lavorano con mezzi diversi. Se Chiapolino lavora nello spazio fra arte e architettura, per Cipolla è il corpo, il proprio corpo ad essere centrale nella misurazione di spazio, tempo e materia; mentre il lavoro di Pallavisini nasce dalla sua necessità di ristabilire una connessione primordiale con l’ambiente in cui vive.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Vitalità del Comune di San Vito al Tagliamento.

Durante l’inaugurazione con le RISONANZE DENTRO LO SPAZIO, incursioni sonore di Paolo Forte, sarà inoltre presentata al pubblico l’ultima estrema ricerca sonora del fisarmonicista friulano che ha scelto di realizzare il suo ultimo lavoro in un grande spazio sotterraneo in Scozia: uno spazio buio, claustrofobico, formato da una serie di serbatoi usati durante la seconda guerra mondiale, ma che nasconde un luogo magico con il riverbero più lungo al mondo.

Il progetto 2023 ideato dalle curatrici per la 18° edizione di questa rassegna intende esaminare le condizioni di permanenza e di circolazione del mito della fenice nella contemporaneità e in particolare i caratteri che hanno garantito a questa storia favolosa una permanenza nell’immaginario collettivo. La fenice, infatti, rappresenta da sempre un simbolo di rigenerazione e rinnovamento a cui si aggiungono l’ingrediente leggendario e la componente rituale, in particolare in quella che appare come una vera e propria liturgia della morte.

L’idea di lavorare sulla simbologia della fenice ha inizio nell’estate del 2022 durante un periodo di siccità senza precedenti che ha innescato numerosi incendi nel Friuli Venezia Giulia e i peggiori nella storia della vicina Slovenia. A rendere l’inferno del fuoco ancora più grave sono stati i proiettili e le granate della Prima Guerra Mondiale che esplodevano casualmente nell'intenso calore e che sembrano aver collegato due cose molto distanti tra loro ma in realtà molto vicine in quanto frutto dell’agire irresponsabile dell’essere umano: la violenza sepolta del passato dell’Europa e il riscaldamento globale che ha causato la siccità e reso vulnerabili le nostre foreste. Eppure qui, a distanza di pochi giorni chi ha potuto addentrarsi tra rocce annerite e cenere ha percepito già piccoli movimenti di vita sopravvissuta alle fiamme e il verde sorprendente della nuova crescita che esplodeva.

Morte e resurrezione, quindi.
Molti gli appuntamenti previsti che da giugno 2023 a marzo 2024 approfondiranno il tema attraverso la contemporaneità e l’arte visuale. Ne anticipiamo solo alcuni in programma nei mesi estivi: la realizzazione di un video reportage dell’antropologo visuale Stefano Morandini dalle zone degli incendi che coinvolgerà varie discipline, non ultima quella dell’architettura del paesaggio; l’apertura, nel mese di luglio, della sezione video internazionali al Piccolo Cinema Paradiso di Silvano Agosti a Brescia; la terza residenza d’artista in solitaria sull’isola di Anfora nella Laguna di Grado dal 20 al 27 agosto.

La Rassegna di arte contemporanea 2023 è un progetto che si avvale di importanti collaborazioni in continuo aggiornamento, tra queste: Comune di Majano, Associazione l’Hospitale di San Giovanni (Majano), Casa della Musica (Cervignano del Friuli), Associazione [A] (Marano Lagunare), Associazione Prologo (Gorizia), Associazione Piccolo Cinema Paradiso (Brescia), Galleria Myymälä2 (Helsinki), Edizioni QUDU libri (Gorizia), Albergo Diffuso Ai Ciodi (Grado), B&B Isola di Falconera (Cavallino Treporti, Venezia), B&B Casa Onia (Brescia).