99° Arena di Verona Opera Festival 2022

Informazioni Evento

Luogo
ARENA DI VERONA
Piazza Bra, 1, 37010 , Verona, Italia
Date
Dal al
Vernissage
18/06/2022
Generi
musica, teatro, festival
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Il più popolare Festival d’Opera al mondo giunge alla sua 99a edizione all’insegna dei due titoli più amati e rappresentati nel millenario anfiteatro veronese: Carmen di Georges Bizet e Aida di Giuseppe Verdi, entrambi con la regia di Franco Zeffirelli.

Comunicato stampa

La Fondazione Arena di Verona inizia il proprio omaggio a Zeffirelli
portando in scena Carmen come non è mai stata vista: l’allestimento integra
infatti il progetto originario del 1995 con le migliori intuizioni che lo
stesso Maestro aveva adottato per la ripresa del 2009 e soprattutto con
importanti elementi scenografici, qui realizzati per la prima volta in
assoluto, che Zeffirelli aveva solo disegnato senza poterli mai vedere in
scena. Questa Carmen vuole quindi essere la sintesi definitiva della visione
elaborata negli anni dal Maestro, con i diversi aggiustamenti tecnici e con
il ritorno al respiro più ampio possibile della prima produzione: risultato
raggiunto grazie al coinvolgimento della Fondazione Franco Zeffirelli a
fianco degli storici collaboratori del Maestro, compresa Lucia Real che
riprenderà le coreografie originali di El Camborio con il Ballo areniano, e
con la partecipazione straordinaria del Ballo spagnolo della Compañia
Antonio Gades diretta da Stella Arauzo. I costumi sono quelli originali di
Anna Anni e le luci sono ridisegnate da Paolo Mazzon.

La vicenda. Appena arrivato a Siviglia, il giovane soldato Don José si
innamora perdutamente di Carmen, sigaraia dal sangue gitano, al punto da
abbandonare tutto per seguirla – compresa la fidanzata Micaela –
compromettendo la propria carriera e ritrovandosi disertore tra i
contrabbandieri. Ma Carmen nasce libera e libera vuole restare: l’arrivo
dell’affascinante torero Escamillo la allontana da Don José, il quale però è
follemente deciso a non lasciarla andare, anche a costo di ucciderla per
tenerla con sé.

Carmen è il capolavoro indiscusso di Georges Bizet (1838-‘75): ispirato
alla novella di Prosper Mérimée, grazie ai librettisti Meilhac e Halévy
acquisì presto una sua fisionomia originale, con nuovi personaggi e
situazioni. Subito però non ottenne il riscontro sperato: il primo ciclo di
recite era ancora in corso all’Opéra comique di Parigi quando il compositore
si spense prematuramente. Da allora Carmen cominciò ad essere conosciuta in
tutto il mondo con i recitativi musicati dal fedelissimo collega Guiraud,
iniziando un percorso di travolgente e ininterrotto successo, grazie alla
forza del dramma, all’attualità della vicenda, all’invenzione melodica del
suo autore e all’iconicità delle atmosfere sivigliane ricreate in partitura
e in scena. Nell’anfiteatro veronese è stata rappresentata nel 1914, l’anno
dopo la prima Aida, ed è il titolo più seguito e presente ancora oggi,
secondo solo alla verdiana regina dell’Arena.

Per l’inaugurazione del 17 giugno e tutte le repliche del titolo, sale sul
podio il M° Marco Armiliato, Direttore Musicale del 99° Opera Festival, alla
guida di Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona, delle voci
bianche di A.Li.Ve. e di un cast internazionale di artisti di primo piano: è
un debutto in scena quello del mezzosoprano francese Clémentine Margaine nei
panni della protagonista, così come è un esordio assoluto in Arena quello
del baritono Luca Micheletti come torero Escamillo, insieme al Don José del
tenore statunitense Brian Jagde (all’atteso ritorno dopo l’inaugurazione
’18) e alla Micaela del soprano Karen Gardeazabal. Carlo Bosi e Nicolò
Ceriani saranno i due affiatati contrabbandieri Remendado e Dancairo, mentre
le amiche di Carmen, Frasquita e Mercedes, saranno le giovanissime Caterina
Sala e Caterina Dellaere, entrambe alla prima presenza in Anfiteatro.
Completano il cast Gabriele Sagona e Biagio Pizzuti come Zuniga e Morales,
rispettivamente superiore e collega di Don Josè.

Questi richiestissimi interpreti sono solo i primi di una schiera di stelle
internazionali che si alterneranno nel corso della stagione, rendendo ognuna
delle nove recite di Carmen una vera e propria première: tutte alla prima
volta in Arena sono le protagoniste J’Nai Bridges, Elina Garanča e Yulia
Matochkina, affiancate dai carismatici Don Josè di Vittorio Grigolo e
Roberto Alagna (entrambi per la prima volta nel ruolo a Verona). Come
Micaela si avvicendano Gilda Fiume (al debutto), Maria Teresa Leva e Lavinia
Bini e come Escamillo i baritoni Gëzym Myshketa e Claudio Sgura.
Completeranno il cast gli esordienti Daniela Cappiello (Frasquita), Sofia
Koberidze (Mercedes), Jan Antem (Dancairo), Vincent Ordonneau (Remendado) e
Alessio Verna (Morales).

Repliche: 24, 30 giugno, 14, 21, 31 luglio, 11, 14, 27 agosto.

La serata inaugurale del 99° Arena di Verona Opera Festival sarà dedicata
specialmente alla memoria di due fra i massimi cantanti del ‘900 molto
presenti nella storia areniana: nel 2022 infatti ricorre il centenario sia
del soprano Renata Tebaldi che del baritono Ettore Bastianini. Inoltre
Carmen, insieme ad altre due produzioni del 99° Festival 2022, Nabucco e La
Traviata, sarà ripresa dalle telecamere Rai grazie alla collaborazione di
Gianmarco Mazzi e Arena di Verona srl.

Sabato 18 giugno sempre alle 21.15 è la volta di Aida: la prima di undici
rappresentazioni per il Festival 2022 che ripropone l’Egitto aureo e i
multicolori tessuti preziosi immaginati da Franco Zeffirelli per l’Arena di
Verona esattamente vent’anni fa, con la ripresa dei costumi di Anna Anni e
delle coreografie originali di Vladimir Vasiliev. L’operazione esteticamente
abbagliante del massimo regista e scenografo restituisce alla perfezione la
doppia anima dell’opera più amata e rappresentata in Arena dalla prima
stagione 1913: il capolavoro di Verdi infatti colloca un triangolo amoroso
all’ombra delle piramidi, in equilibrio fra intimismo e grandeur, e lancia
un messaggio di pace senza tempo.

Solennità ed esotismo, trionfo e dramma dilaniante, toccante storia d’amore
e gelosia, di vendetta e pentimento, condanna alla guerra e all’ingiustizia:
tutto ciò convive nella superba partitura di Verdi, che ricavò l’opera dal
soggetto originale dell’egittologo Mariette. A dirigerla torna l’esperto
maestro Daniel Oren, beniamino del pubblico veronese e internazionale al
proprio esordio stagionale: dopo le prime recite si alternerà sul podio col
Direttore Musicale Marco Armiliato. Il cast della prima vede il debutto
areniano del soprano Liudmyla Monastyrska nel ruolo del titolo, affiancata
dal tenore Murat Karahan come Radamès e dal mezzosoprano Ekaterina Semenchuk
come Amneris. Il leggendario basso Ferruccio Furlanetto sarà il gran
sacerdote Ramfis, accanto agli esordienti Sava Vemić (Re) e Roman Burdenko
(Amonasro), Francesca Maionchi (Sacerdotessa) e al Messaggero di Carlo Bosi.
Oltre all’Orchestra, al Coro preparato da Ulisse Trabacchin e ai Tecnici
della Fondazione Arena di Verona, in scena tornerà il Ballo coordinato da
Gaetano Petrosino con la partecipazione delle étoile internazionali Ana
Sophia Scheller, Ekaterina Olenyk e Fernando Montano.

Anche per Aida, la lista degli interpreti che si avvicenderanno
sull’immenso palcoscenico dell’anfiteatro comprende gli artisti più
acclamati del panorama internazionale, molti dei quali al debutto del ruolo
in Arena, accanto ai migliori giovani talenti emergenti: solo per citarne
alcuni, Anna Netrebko, Latonia Moore, Yusif Eyvazov, Fabio Sartori, Olesya
Petrova, Anna Maria Chiuri, Gűnther Groissbőck, Michele Pertusi, Ambrogio
Maestri, Amartuvshin Enkhbat…

Repliche: 23 giugno, 3, 8, 16, 24, 28 luglio, 5, 21, 28 agosto, 4 settembre

Il Sindaco di Verona Federico Sboarina, Presidente della Fondazione Arena
di Verona dichiara con orgoglio: «In questi anni difficili abbiamo lavorato
duramente perché l’Arena non si spegnesse mai: quanto realizzato finora è
stato definito da molti miracoloso, sia sostanzialmente che economicamente.
Con questo Festival che prende il via venerdì, torniamo finalmente agli
spettacoli e ai numeri pre-pandemici, ma lo facciamo con la forza e
l’orgoglio delle tempeste attraversate prima, mari agitati su cui l’Arena ha
navigato con coraggio, lungimiranza e risultati impensabili solo pochi anni
fa. Quella tempesta è diventata il vento in poppa, che sospinge la
Fondazione Arena verso il 2023, il suo centesimo Festival».

l Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia commenta entusiasta:
«Il 17 giugno torna in scena, dopo tre anni, qualcosa di speciale. Qualcosa
che davamo per scontato e che abbiamo rischiato di perdere: non solo la
magia di un grande spettacolo unico al mondo, ma anche arte, lavoro,
identità, e il piacere di ritrovarsi in un rito collettivo nella piena
capienza del nostro millenario anfiteatro. Con Carmen torna l’Arena di
Verona che conosciamo, con i migliori interpreti di oggi e i grandi
allestimenti per cui rappresenta l’Opera nell’immaginario collettivo. Per
questo miracolo, alla vigilia di una stagione intensa e riconquistata,
ringrazio tutte le Istituzioni che ci sono state vicine, partner e sponsor,
le gloriose 67 colonne, e ogni singolo lavoratore della Fondazione, che per
46 sere accenderà di nuova vita questi capolavori immortali con
professionalità e passione».

«Teniamo molto a questa Carmen, – aggiunge Stefano Trespidi, Vice Direttore
Artistico, – frutto di oltre vent’anni di allestimenti e riflessioni sul
titolo da parte di Franco Zeffirelli. Quello che si vedrà in scena, grazie
ai suoi collaboratori, è la sintesi di ciò che crediamo lui avrebbe
desiderato per una delle opere che amava di più, quella con cui ha iniziato
la sua storia d’amore con Verona, l’Arena e il suo Festival».

Fondazione Arena di Verona desidera esprimere il proprio speciale
ringraziamento a tutti gli sponsor che hanno confermato il loro prezioso
contributo a sostegno della Fondazione e del suo prestigioso Festival. In
primis Unicredit, da oltre 25 anni a fianco del nostro teatro, che si
riconferma major partner del Festival e gestore della Biglietteria insieme a
TicketOne. Un grande ringraziamento va ai partner Calzedonia, Pastificio
Giovanni Rana, Volkswagen Group Italia, DB BAHN, RTL 102.5 e una menzione
speciale va anche a tutte le aziende, gli imprenditori, gli ordini
professionali e le associazioni di categoria che hanno aderito alla campagna
di fundraising 67 colonne per l’Arena di Verona 2022. Solo una settimana fa
il progetto è stato insignito del primo premio come miglior progetto di
fundraising del 2021 nella VI Edizione del Concorso Art Bonus, indetto dal
Ministero della Cultura. La cerimonia si è tenuta proprio nell’Anfiteatro
veronese e ha ospitato tutti i finalisti del concorso nazionale.

100° Arena di Verona Opera Festival 2023

dal 16 giugno al 9 settembre

per i 100 anni dell’opera in Arena, un cartellone senza precedenti con 8
titoli d’opera, 4 serate di gala e 1 concerto straordinario di Orchestra e
Coro del Teatro alla scala

nel fine settimana di apertura, grande festa ininterrotta in tutta la città

Fondazione Arena di Verona annuncia per il 2023 un Festival straordinario,
per celebrare la centesima Stagione d’Opera in Arena, presentando al
pubblico internazionale i titoli che nello storico anfiteatro hanno avuto
più successo e repliche nel corso delle 100 edizioni che la separano dalla
sua nascita nel 1913, per un totale di 50 irripetibili serate in meno di tre
mesi: Aida di Verdi in una nuova produzione dal 16 giugno, Carmen di Bizet,
regia di Franco Zeffirelli dal 23 giugno, Il Barbiere di Siviglia di Rossini
secondo Hugo de Ana dal 24 giugno, Rigoletto di Verdi dal 1° luglio, La
Traviata di Verdi nella produzione di Franco Zeffirelli dall’8 luglio,
Nabucco di Verdi secondo Gianfranco de Bosio dal 15 luglio, Tosca di Puccini
nell’allestimento di Hugo de Ana dal 29 luglio, Madama Butterfly di Puccini
secondo Franco Zeffirelli dal 12 agosto.

5 le serate straordinarie, tra cui la danza senza confini di Roberto Bolle
and Friends, tre nuovi spettacoli in forma scenica costruiti appositamente
per altrettanti protagonisti: il grande debutto areniano di Juan Diego
Flórez, l’evento speciale dedicato a Plácido Domingo, l’attesissimo ritorno
a Verona di Jonas Kaufmann. Nel cuore della stagione si aggiunge per la
prima volta un concerto sinfonico di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala.
Inoltre, il tradizionale fine settimana inaugurale 16-17 giugno diventerà un
vero e proprio happening non-stop lungo 28 ore per festeggiare lo spettacolo
più seducente, affascinante, eclettico e longevo mai creato dall’ingegno
umano: l’Opera Lirica. Le prime due serate del Festival 2023 sono già in
vendita dalle 12 di domani 15 giugno.

100 volte la prima volta

Per quanto l’Arena di Verona non abbia mai rinunciato nel corso della sua
storia millenaria alla vocazione di luogo di spettacolo, dalle naumachie
dell’antica Roma alle giostre medievali fino al Rossini del primo ‘800, nel
1913 diventa la vera casa della grande Opera all’aperto, con un’Aida epitome
del gusto Art Nouveau che, ricostruita dai bozzetti originali, è ancora oggi
spettacolo amatissimo dal pubblico.

Fedele al proprio mandato storico di divulgatrice democratica della cultura
musicale europea, da sempre casa popolare, accessibile e universale per il
teatro musicale, ma anche luogo del cuore di star del Belcanto, teste
coronate, attori hollywoodiani e spettatori da tutto il mondo, l’Arena di
Verona è da sempre uno dei più potenti luoghi di inclusività dell’arte.

La stagione numero 100 dell’Opera in Arena arriva a centodieci anni dal
primo Festival in un conteggio interrotto dalle due guerre mondiali e dalla
più recente pandemia: il Festival presenterà dunque il via con
un’attesissima nuova produzione di Aida, titolo simbolo dell’anfiteatro,
quindi riprenderà altri 7 titoli fra i più amati, negli storici allestimenti
che, con la loro potente grandeur e l’ingegnosità necessaria ad affrontare
un palcoscenico così immenso, sono diventati pietre miliari del gusto
teatrale nel mondo.

Oltre all’opera regina dell’Arena, i sette titoli sono Nabucco, Rigoletto e
La Traviata di Verdi, Carmen di Bizet, Tosca e Madama Butterfly di Puccini e
Il Barbiere di Siviglia di Rossini. Uno sforzo produttivo colossale e
inedito per i complessi artistici, tecnici e amministrativi areniani,
impegnati nella stessa stagione a portare in scena gli allestimenti firmati
da veri maestri del genere come Franco Zeffirelli e Hugo de Ana, e un
omaggio alla grande storia areniana rappresentata da Gianfranco de Bosio. I
massimi interpreti di oggi saliranno sullo stesso palcoscenico che dal 1913
ha ospitato nel corso dei decenni da Zenatello a Grigolo, passando per
Gigli, Schipa, Pertile, Lauri-Volpi, Lugo, Bergonzi, Corelli, Tucker, Del
Monaco, Pavarotti, Carreras, Aragall, Giacomini, Licitra, Meli, Alagna,
Sartori, Kunde, Kaufmann, Eyvazov, Karahan, Domingo, Gobbi, Bastianini,
Protti, Cappuccilli, Bruson, Zancanaro, Hvorostovskij, Alvarez, Nucci,
Gazale, Enkhbat, De Angelis, Pinza, Pasero, Rossi-Lemeni, Ghiuselev,
Giaiotti, Raimondi, Ramey, Furlanetto, Schrott, Pertusi, senza dimenticare
Maria Callas, che qui ha fatto il suo debutto internazionale, e artiste come
Cigna, Caniglia, Dal Monte, Zeani, Stella, Cerquetti, Tebaldi, Gencer,
Caballé, Price, Olivero, Kabaivanska, Chiara, Guleghina, Ricciarelli,
Dimitrova, Gheorghiu, Dyka, Oropesa, Kurzak, Dessì, Hernández, Radvanosky,
Netrebko, Yoncheva, He, Buratto, Siri, Stignani, Barbieri, Nicolai,
Simionato, Cossotto, Obraztsova, Verrett, Garanča, Rachvelishvili, solo per
citarne alcune.

Quattro grandi spettacoli speciali verranno appositamente disegnati per
quattro stelle di prima grandezza: ai grandi amici di sempre Plácido Domingo
e Roberto Bolle, infatti, si aggiungeranno il ritorno di Jonas Kaufmann
all’Arena dopo la serata-evento del 2020 e il debutto sul palcoscenico
areniano di Juan Diego Flórez, entrambi protagonisti di due diversi gala in
forma scenica. Mentre l’appuntamento lirico-sinfonico vedrà protagonisti
l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala di Milano, per la prima volta in
Arena per unire così in un’unica data speciale due simboli della cultura
musicale italiana nel mondo.

Il fine settimana dell’inaugurazione, appuntamento tradizionale dell’Arena
di Verona, si trasformerà per l’occasione in una vera festa non-stop,
rafforzando quello spirito di partecipazione collettiva che è da sempre uno
dei punti di forza del Festival: il pubblico areniano, che in questo luogo
unico diventa parte dello spettacolo anche grazie alle iconiche candeline,
sarà reso ancora più partecipe del rito collettivo dell’opera attraverso due
notti bianche in musica che termineranno solo dopo l’alba.

Inoltre, a partire dall’autunno 2022, Fondazione Arena di Verona offrirà un
assaggio di Festival nelle principali capitali europee per un countdown
internazionale, internazionale come da sempre lo sono i protagonisti del
Festival a partire proprio dalla scenografia più bella del mondo: il
pubblico areniano.

«Alla vigilia del Festival 2022 – commenta il Sindaco di Verona Federico
Sboarina – siamo già fieri di annunciare il programma del 2023. Un anticipo
che invita il pubblico a quella che sarà una vera e propria celebrazione
collettiva: il nostro centesimo Festival. Tutto il mondo guarderà a Verona e
al lavoro eccezionale della dirigenza e dei lavoratori di Fondazione Arena,
che portano in scena spettacoli unici e i migliori artisti internazionali.
Sottolineo con particolare orgoglio l’ospitalità del Teatro alla Scala: un
evento, fra i molti, che rappresenta il patrimonio comune e l’eccellenza
artistica. La forza della Fondazione è quella di aver superato le difficoltà
oltre limiti che non pensavamo: allo stesso modo, questo Festival 100 è un
traguardo oltre il quale la Fondazione guarda già, pronta a superare nuovi
limiti».

Il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, unico manager
culturale ad essere stata nel corso della sua vita comparsa, artista del
Coro, solista e infine prima donna a guidare il teatro più grande del mondo,
sottolinea la sua commozione di fronte alla responsabilità di disegnare un
anno così speciale: «La stagione numero 100 è un appuntamento fondamentale
nella storia di un’istituzione musicale, e vogliamo sia una festa per tutti.
Racconterà la nostra identità, fra storia e presente, ma soprattutto
anticiperà il nostro futuro a partire dagli elementi imprescindibili: i
migliori interpreti del mondo, la prima vocazione di questo grande Teatro;
gli allestimenti, una festa per gli occhi su un palco eccezionale e
sbalorditivo. Il pubblico sarà, come sempre, vero protagonista dei nostri
progetti e destinatario finale di un’esperienza magica quale è l’opera in
Arena».

Tra i partner e gli sponsor maggiori confermati anche per la Centesima
edizione, il primo ringraziamento va a UniCredit, Calzedonia, Pastificio
Giovanni Rana, Volkswagen Group Italia, DB BAHN, RTL 102.5, quindi agli
Official sponsor Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Casa Sartori, SABA
Italia, SDG Group e Vicenzi.