50 anni di Teatro della Tosse
Un itinerario nel passato storico e in quello più recente, per raccontare l’evoluzione del Teatro della Tosse nei suoi cinquant’anni di vita.
Comunicato stampa
“Il Teatro della Tosse è molto più di un teatro. È rigenerazione urbana, coinvolgimento dei giovani, scommessa sull’innovazione, esplorazione di nuovi linguaggi. E Palazzo Ducale non poteva che ospitare una mostra che ripercorre i 50 anni di una traiettoria culturale e sociale che ha trasformato il Centro storico di Genova dialogando con le giovani generazioni e aprendosi ai loro contributi e alla loro creatività. Come Fondazione per la Cultura stiamo spingendo con convinzione in questa direzione. L’anniversario del Teatro della Tosse che celebriamo con questa splendida mostra è dunque un tassello di un mosaico che Palazzo Ducale sta realizzando insieme agli operatori culturali più significativi della città”.
Sara Armella
Presidente
Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura
“Cinquant’anni del Teatro della Tosse significano cinquant’anni in cui Genova ha saputo riconoscersi in un luogo capace di trasformare l’immaginazione in visione condivisa. Questa mostra ricorda e ribadisce con forza quanto la Tosse non sia mai stata solamente un teatro, ma un’officina di linguaggi ed un presidio culturale che ha abitato e rigenerato spazi, quartieri, comunità. Fin dalla sua nascita, con l’intuizione di artisti di valore assoluto come Tonino Conte ed Emanuele Luzzati, ha scelto la strada più difficile: quella della sperimentazione, della libertà artistica, della curiosità come metodo. Oggi celebriamo più di un anniversario o un traguardo, ma una promessa rinnovata. La promessa che la cultura continui a essere motore di crescita, di coesione e di sviluppo per la città. Come assessore, e come genovese, considero la Tosse un patrimonio vivo, un luogo che ci insegna che il futuro si costruisce solo se abbiamo il coraggio di guardarlo con occhi nuovi. A questo teatro, alla sua storia e a chi la rende possibile ogni giorno, va la gratitudine di tutta la nostra Genova”.
Giacomo Montanari
Assessore alla Cultura e alla Valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città
Comune di Genova
“Il Teatro della Tosse è un’istituzione simbolo di Genova e della Liguria, un luogo caro a migliaia di cittadini e a intere generazioni di appassionati. Cinquant’anni sono un traguardo prezioso: con questa mostra il Teatro sceglie di aprirsi ancora di più e di raccontare la propria storia, intrecciando passato, presente e anche futuro. Gli elementi che ne hanno reso possibile la crescita e la continuità, infatti, diventano la base per nuovi decenni di successo, alimentati dall’amore per la scena e dalla ricerca della bellezza attraverso il teatro. Regione Liguria continuerà a sostenere questa realtà così importante, non solo con il contributo agli spettacoli e alle rassegne, ma anche attraverso interventi strutturali come quelli che, negli ultimi due anni, hanno interessato il Teatro di Sant’Agostino e sono stati finanziati dai Fondi regionali per quasi due milioni di euro”.
Simona Ferro
Assessore Cultura e Spettacolo
Regione Liguria
50 anni di Teatro della Tosse. LA MOSTRA
“Una mostra di pittura - o fotografia, o scultura - è semplice da realizzare: è arte tangibile, concreta, reale. Si può esporla in un museo, comprarla e rivenderla.
Il teatro, invece, è un'arte effimera "nello spazio e nel tempo d'un sogno", si consuma e scompare.
Abbiamo pensato ad una mostra in cui fossero le immagini ad accogliere i visitatori.
Video immersivi, fotografie, oggetti di scena, costumi.
Al teatro si assiste utilizzando tutti i sensi. L'immagine fissa nella nostra memoria, il momento, l'emozione, l'idea della rappresentazione.
Il nostro teatro, attraverso una macchina del tempo senza tempo, solleva questioni, dubbi e domande, evitando la ricerca demagogica di facili risposte.
Ci sarebbe voluto il Palazzo Ducale intero per una esposizione che raccontasse mezzo secolo di attività.
Con la mostra del 2015 per l’ottantesimo compleanno di Tonino e quella del centenario dalla nascita di Emanuele Luzzati nel 2021 abbiamo raccontato tanto della Tosse dei primi trent'anni, erano loro la Tosse.
E gli ultimi venti?
Eccoli qui, nella bella mostra curata da Bonfiglio, Aronne e Rinaldi.
Attraverso un percorso cronologico cerchiamo di raccontare un'identità artistica, a partire dalla genesi, l'humus della Genova anni '60 e '70 del 900, da cui la Tosse ha preso vita, in una città incredibilmente vivace anche dal punto di vista artistico, oltre che industriale e commerciale.
Le origini, la Tosse prima della Tosse e gli ultimi vent'anni diventano un viaggio immersivo in cui scorrono spettacoli nati in "casa" e i grandi ospiti da tutti il mondo, perfino dall'Italia.
E a chiudere questo viaggio, in una stanza tutta sua, Padre Ubù, il nostro santino; un nume tutelare simbolo di ironia, libertà e anarchia, che rende da sempre questo Teatro una voce libera e indipendente”.
Emanuele Conte
Presidente Fondazione Luzzati Teatro della Tosse
“Come curatori della mostra, abbiamo deciso di raccontare la storia della Tosse concentrandoci sulla sua caratteristica peculiare di realtà in continuo movimento, che non si lascia afferrare perché ha ancora tanto da dire. Attraverso le immagini degli spettacoli che hanno segnato in modo significativo il percorso artistico degli ultimi vent’anni, disposti in ordine cronologico, saremo testimoni di una incessante metamorfosi. Due cose, però, non sono mai cambiate: la continua ricerca di un teatro di contaminazione e la voglia di confrontarsi con i grandi temi che riguardano l’essere umano rifiutando le risposte facili.
Ad accompagnare questa carrellata di immagini troveremo costumi, oggetti di scena e frammenti di scenografie. La selezione non è stata fatta seguendo semplici criteri estetici. I costumi e gli oggetti proposti sono in grado di “parlare da soli”, anche al di fuori della messa in scena, perché la Tosse è anche e soprattutto un teatro del fare, uno dei pochi che crea ancora da sé costumi, attrezzeria e scenografie.
Al centro della sala principale, su due ledwall che garantiscono un’esperienza immersiva, potremmo vedere alcune tra le maggiori produzioni e ospitalità nazionali e internazionali di prosa e danza. Testimonianze di un’offerta artistica eterogenea che nel corso degli anni ha ampliato il respiro del teatro, confermandone il ruolo di animatore culturale, a vocazione internazionale, nel cuore della città.
Una delle due stanze attigue è dedicata alla storia dalle origini al nuovo millennio, con foto, video, locandine, disegni e bozzetti raramente esposti al pubblico. L’altra è una vera immersione nel mondo ubuesco, tra memorabilia, maschere, disegni e costumi accompagnati dalle voci di padre e madre Ubù, compagni di viaggio della Tosse da ancor prima che la Tosse nascesse.
Tre sezioni, tre modi diversi di raccontare la stessa storia, quella di un teatro e delle sue mutazioni, un teatro che cambia ma che è, da sempre, il Teatro della Città”.
Alessio Aronne / Giovanni Paolo Bonfiglio
Curatori
“È stato emozionante aver potuto lanciare un colpo d’occhio, uno sguardo d’insieme – anche se dall’alto del nuovo millennio, necessariamente da lontano – a quei tre temibili e formidabili decenni che separano il 1945 e il 1975, l’anno in cui viene fondato il Teatro della Tosse, che abbiamo preso come termini per questa sezione della mostra. La lontananza ci ha permesso infatti di notare temi che ricorrono, l’avanzare e il ritrarsi di fenomeni, di tendenze, di figure. I gruppi di giovani artisti che, come una marea decennale, si formano alla ricerca di un nuovo modo di fare teatro, di trovare una via che sia capace di realizzare ciò che il nuovo tempo sembra richiedere loro, ad esempio. La lunga onda della partecipazione ai momenti di una drammaturgia che vada oltre l’intrattenimento, che spende immaginazione ed energie per portare l’azione della scena lontano dal centro, vicino ai cittadini o in luoghi in cui il teatro non è mai arrivato. L’altrettanto lunga onda del teatro pensato per i ragazzi, che raggiunge i suoi nuovi spettatori nelle province, nelle scuole, nelle palestre e li sorprende con momenti collettivi di creazione, con la temporanea possibilità di un mondo altro. Ogni ondata si spende alla ricerca di un linguaggio formale, prova a contaminare il teatro da quarta parete che ha ricevuto in eredità con il dialetto della letteratura “bassa” come coi capolavori, con il silenzio del mimo o con la canzone e abbandona il fondale dipinto per la materia del contemporaneo. Giovani artisti si lanciano, improvvisano, gruppi si fondono e si sciolgono, il Sistema prova a includerne le figure di spicco e al tempo stesso a tenerle a distanza, e a ogni incrocio, a ogni scambio, ognuno porta con sé nella nuova esperienza un nuovo bagaglio di semi, di talee, di contaminazioni. Qualcuno di questi giovani artisti riesce a superare scogli e secche e a diventare un maestro, alcune vite si spezzano troppo presto, di altri si perde la traccia. Ma anche un’arte per sua natura effimera come quella del teatro lascia dei segni, alcuni dei quali abbiamo qui raccolto, tra le fotografie, che ne sono il documento visivo, e i testi che in quei giorni l’hanno accompagnata”.
Pier Paolo Rinaldi
Curatore sezione “Dalle origini al nuovo millennio”
Dal 17 dicembre al 25 gennaio – Palazzo Ducale – Munizioniere
50 anni di Teatro della Tosse. LA MOSTRA
direzione artistica Emanuele Conte
a cura di Paolo Giovanni Bonfiglio e Alessio Aronne
curatore sezione “Dalle origini al nuovo millennio” Pier Paolo Rinaldi
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
progetto esecutivo Arch. Giovanni Guerrieri
collaborazione contenuti e didascalie “Dalle origini al nuovo millennio” e “Stanza della Patafisica” Maria De Barbieri
progetto video Bruno Desole
allestimento Ubù Rap Matteo Di Blasi
direzione e organizzazione Amedeo Romeo
direzione tecnica Roberto D’Aversa
reparto tecnico Daniela De Blasio, Matteo Selis e Renza Tarantino
responsabile grafico Andrea Corbetta
relazioni esterne, comunicazione e ufficio stampa Valentina Mancinelli
comunicazione, promozione e ricerche archivio Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse Elisabetta Fava
assistenza ufficio stampa Tomaso Torre, Giorgia Di Gregorio
traduzione testi Marta Ferreri
Voci registrate Ludovica Baiardi, Enrico Campanati, Pietro Fabbri, Susanna Gozzetti, Antonella Loliva, Sarah Pesca, Marco Taddei
service Show Technologies
fotografie Donato Aquaro, Giorgio Bergami / Publifoto, Rosanna Calò, Luca Del Pia, Tommaso Le Pera, Giulia Lenzi, Valentina Molinelli, Valter Ranieri, Alberto Rizzerio e Beppe Veruggio
video Eva Castellucci, Andrea Corbetta, Bruno Desole, Lucio Fiorentino, Fanis Karagiorgos, Johann Krebin, Giulia Lenzi, Lele Marcojanni, Leonidas Papafotiou, Luca Riccio, Daniele Salaris, Alex Spattini, Wim Vandekeybus, Ederson Xavier e Matteo Zingirian
50 ANNI DI TEATRO DELLA TOSSE è la grande mostra allestita in occasione di questo anniversario negli spazi del Munizioniere di Palazzo Ducale, con la direzione artistica di Emanuele Conte, a cura di Giampaolo Bonfiglio, Alessio Aronne e Pier Paolo Rinaldi per la sezione “Dalle origini al nuovo millennio”.
Un itinerario nel passato storico e in quello più recente, per raccontare l’evoluzione del Teatro della Tosse nei suoi cinquant’anni di vita.
La storia “illustrata” di un teatro in movimento, di un teatro per il pubblico, che ricorda e rivive i propri protagonisti e le proprie rappresentazioni attraverso oggetti, elementi scenografici originali, costumi, video e proiezioni immersive.
Un percorso suggestivo e articolato, ricco di scoperte e svolte inattese, simile all’esperienza di chi si avventura per la prima volta nei vicoli del centro storico di Genova.
Un labirinto simbolico in tre sezioni - Uguali ma diversi /Dalle origini al nuovo millennio / La Stanza della Patafisica- attraversato da un filo conduttore proprio come il vortice che decora la tunica di Ubù.
Un racconto di resistenza poetica, visione e libertà durato 50 anni e una promessa di viaggio per i prossimi.
“E così T - scrive il direttore Amedeo Romeo - per mettere in pratica i suoi propositi, decise che avrebbe aperto le porte di casa agli amici, agli amici degli amici, ai conoscenti e anche agli sconosciuti. Avrebbe dato delle feste, organizzato cene e serate danzanti. Decise che avrebbe visitato la città, partendo dal suo quartiere, per poi andare in posti più lontani, dove non era mai stato, anche in paesi che un po’ gli facevano paura.
Decise che avrebbe pensato al suo modo di vestire e di parlare, che non l’avrebbe tradito, ma che avrebbe ascoltato chi lo circondava e continuato ad imparare”.
LE VISITE GUIDATE
Nel mese di gennaio 2026 sono previste visite guidate per la mostra in compagnia di alcuni tra i protagonisti della storia del Teatro della Tosse.
Il calendario e le modalità di prenotazione saranno presto disponibili su www.teatrodellatosse.it.
LA MOSTRA PROSEGUE
Casa Luzzati - Palazzo Ducale -Cortile Maggiore Piazza Matteotti – Genova
AssurdOttocento. Jarry, Luzzati e il Teatro della Tosse.
Per tutto il periodo della mostra sarà possibile visitare a Casa Luzzati un’esposizione dei manifesti disegnati da Emanuele Luzzati per il Teatro della Tosse e assistere alla proiezione video di un montaggio delle diverse edizioni dell'Ubù messe in scena in questi 50 anni dal teatro.
Sono inoltre previste due proiezioni integrali:
Domenica 11 gennaio ore 16.00 proiezione dello spettacolo Ubù incatenato (1995)
Domenica 18 gennaio ore 16.00 proiezione dello spettacolo Ubù, re scatenato (2025).
Ingresso libero.
Orari
giovedì e venerdì, 15-19
sabato e domenica, 11-13 15-19
Ultimo ingresso ore 18.30
[email protected]
Museo Biblioteca dell’Attore - Via del Seminario, 10- Genova
SVIZZERA 1943: 20 dollari e 2.725 lire
Al Museo Biblioteca dell’Attore - in occasione del Giorno della Memoria 2026 - verrà allestita “SVIZZERA 1943: 20 DOLLARI E 2.725 LIRE”, una mostra documentaria a cura di Gian Domenico Ricaldone dedicata ai primi passi nel mondo del teatro degli “Internati italiani” Alessandro Fersen, Emanuele Luzzati, Aldo Trionfo e Guido Lopez.
Ingresso libero
Orari
lunedì-mercoledì-giovedì 9.00 – 16.00
martedì-venerdì 9.00 – 13.00
T.010.5576085 – 373.7438536 - [email protected]
INFORMAZIONI E ORARI
50 anni di Teatro della Tosse – La mostra
17 dicembre 025 – 25 gennaio 026
Palazzo Ducale –Munizioniere
ingresso libero
ORARI MOSTRA
da martedì a domenica dalle h. 10 alle h. 19
lunedì chiuso
24 - 25 – 31 dicembre chiuso
1 gennaio chiuso
APERTURE STRAORDINARIE
lunedì 26 dicembre e lunedì 5 gennaio dalle h. 10 alle h. 19
BOOKSHOP
All’interno della mostra sarà aperta un’area Bookshop con i seguenti orari:
Nelle giornate di apertura della mostra dalle h. 13 alle h. 19
Dal 26 dic al 25 gen 25 gennaio dalle h. 15 alle h. 19
BIO
Giampaolo Bonfiglio
Nasce nel 1972 nelle Langhe. Autodidatta, è sempre stato interessato al disegno, all'arte e al cinema.
Lavorò in numerosi atelier e teatri come scenografo in collaborazione con Emanuele Luzzati. Ha partecipato a varie mostre di disegni e fumetti. Ha iniziato la sua attività cinematografica nel 2001.
Ha realizzato proiezioni dal vivo del film d'arte istantanea "Putan CLUB" in tutta Europa.
Nel 2007 ha realizzato il film d'animazione "MATER", basato sulle musiche di Mick Harris, uno dei più importanti musicisti europei del secolo scorso.
Il film "MATER" ha vinto il primo premio del concorso internazionale "Fiac Show Off: Arts Numériques" a Parigi.
I suoi film sono diffusi dall'organizzazione "68 Septante" e dall'artista Wilfried Agricola De Cologne.
Paolo Bonfiglio ha esposto i suoi disegni e dipinti in tutta Europa. I suoi film sono stati proiettati in tutto il mondo. È direttore artistico del centro d'arte contemporanea SAB Spazio Arte Bubbio.
Alessio Aronne
Alessio Aronne dal 2014 è assistente alla regia in molte delle maggiori produzioni del Teatro della Tosse.
Dal 2023 collabora in veste di dramaturg con il collettivo FUNA di Napoli.
Nel 2024 firma la sua prima regia.
Nel 2025 è curatore del libro "50 anni di... Teatro della Tosse 1975-2025", Sagep Editore.
Pier Paolo Rinaldi
Come molti figli del boom delle nascite incontra la scena di Luzzati in TV con il programma per bambini Giocagiò seguito, qualche anno dopo, dallo spettacolo teatrale dello Stabile Peppi sperso per il mondo, con la regia di Tonino Conte. Partecipa al laboratorio della Tosse dedicato ai Satiri come allo spettacolo che ne segue e realizza, con Claudio Nocera, le scene di Umberto Piombino per La cantata dei pastori. Collabora ai cataloghi delle mostre di Germano Celant da Coerenza in coerenza (Mole Antonelliana, 1984) a Arti&Architettura (Palazzo Ducale, 2004), passando per Giuseppe Penone (Electa) e Louise Bourgeois (Fondazione Prada). A Venezia partecipa alla performance Il Corso del Coltello di Claes Oldemburg e Frank Gehry. Cura una mostra dedicata a Paolo Minetti e una retrospettiva di Rodolfo Vitone per Banca Ponti e, con Matteo Fochessati e Gianni Franzone, L’esercito di porcellana al Palazzo Ducale di Genova. È membro del Vernacular Social Club (Parigi).
Maria De Barbieri
Nata a Recco (Genova) nel 1950, in una famiglia appassionata d’arte, cultura e viaggi, papà medico (come il nonno e il bisnonno). Si laurea in Filosofia - dopo un periodo di ricerche a Parigi - con una tesi di Storia Contemporanea.
Nel 1975 è tra i fondatori del Teatro della Tosse. Con Tonino Conte, Emanuele Luzzati, Aldo Trionfo e poi con Antonello Pischedda e Sergio Maifredi, lavora alla programmazione e alle attività culturali, con particolare riguardo alle relazioni esterne, all’ufficio stampa e ai contatti con le compagnie straniere. Collabora nello sviluppo dei rapporti con le istituzioni locali, le Fondazioni, il Ministero. Segue l’insediamento del Teatro della Tosse dal Teatro Alcione al centro storico – in quel momento zona, purtroppo, di notevole degrado – negli anni dal 1983 in poi, con la realizzazione via via negli anni della multisala, ora Teatro della Tosse in Sant’Agostino.
Cura, durante le stagioni 1980/81 e 1981/82, la programmazione del Festival Internazionale di Teatrodanza, nato dalla collaborazione tra la Giovine Orchestra Genovese e il Teatro della Tosse.
Inventa e progetta l’iniziativa Cultura e Spazzatura – migliora l’ambiente con il gioco del teatro – rivolta ai ragazzi, con la collaborazione determinante di Emanuele Luzzati che ne disegna le cartoline illustrative.
Adottata nel 2006 dal Teatro Le Nuvole di Napoli e dal Teatro della Tosse, l’iniziativa riceve anche il plauso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nel 2008, per ricordare la figura di Emanuele Luzzati, propone al Comune di Genova – sindaco Marta Vincenzi – l’intitolazione dei Giardini adiacenti al Teatro come Giardini Emanuele Luzzati.
Svolge – dal 2011 al 2016 – la funzione di ufficio stampa per il Premio Andersen Baia delle Favole e per l’Andersen Festival di Sestri Levante. Nello stesso periodo, segue come ufficio stampa la programmazione, l’organizzazione e l’attività dell’Iraa Theatre di Melbourne di Renato Cuocolo e Roberta Bosetti e il loro originalissimo “teatro in casa”.
Cura per quattro anni – dal 2010 al 2016 - la comunicazione per il Festival internazionale Castel dei Mondi di Andria e, nel 2015, l’ufficio stampa per Pensieri e Fuochi, festival sulle vie Francigene di Puglia, promosso dal Teatro Pubblico Pugliese. Collabora con Tonino Conte e con Gianni Masella alla realizzazione dei programmi del Cantiere d’arte e teatro AgriTeatro, nell’Alto Monferrato. Convive per 40 anni, in qualità di compagna della
vita, con Tonino Conte, regista scrittore e fondatore del Teatro della Tosse, ora Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse. Si occupa delle mostre dei suoi collage – allestite in molte città d’Italia, da Roma a Milano e Torino, e nel caso di Torino abbinate a opere di Emanuele Luzzati - e della pubblicazione di alcuni suoi scritti inediti. Nel 2016 riceve l’incarico di Direttrice Artistica del Teatro Sociale di Camogli (Genova), inaugurato alla fine dello stesso anno dopo 40 anni di inattività, per il quale organizza una stagione inaugurale di grande successo, così come le due stagioni successive. Ne diventa poi Consulente Artistica. Nel 2021 è incaricata dalla Fondazione Teatro Sociale di Camogli di occuparsi della scelta degli spettacoli di teatro per ragazzi e per le famiglie, sia come scelte artistiche sia come organizzazione, incarico che tuttora svolge; così come quello di direttrice artistica e organizzativa della rassegna “L’Altro Monferrato”, promossa da AgriTeatro. Il 20 ottobre 2025 è stata insignita del Premio “Ivo Chiesa-Una vita per il teatro”.
Theo Rem
Theo Rem - nome d’arte di Matteo Di Blasi - classe 1996 nasce a Genova e cresce nel quartiere di Sampierdarena. Fin da giovane si avvicina alla cultura hip hop, prima con i graffiti e poi con la scrittura musicale, sviluppando un approccio creativo che unisce musica e arti visive.
Diplomato al Liceo Artistico Paul Klee, consegue poi il diploma accademico all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. È tra i fondatori del gruppo Radici Urbane, con cui pubblica Sottoradice (2012) e Bohème (2020). Nel 2013 il singolo Motherfunkerz viene trasmesso su Hip Hop TV, portando il gruppo a esibirsi in Liguria e nel nord Italia, aprendo i live di artisti come Gorillaz, Salmo, Inoki e Dargen D’Amico.
Parallelamente, Theo Rem inizia la carriera solista, pubblicando nel 2014 il mixtape NCGS – Nudo, Crudo, Grezzo e Sincero, seguito nel 2016 da Rue Martinez, lavori più sperimentali.
Nel 2018 esce Paparuda, primo vero disco solista realizzato con Blashish, caratterizzato da suoni sperimentali e prime esperienze performative dal vivo. In questo periodo Theo Rem sviluppa anche la carriera pittorica, realizzando opere vendute a privati e progetti espositivi, tra cui ArteGenova 2019.
A partire dal 2020 lavora al disco Televideo che esce nel 2024 accompagnato da un fumetto da lui disegnato e da cui si sviluppa Televitreo, progetto indipendente che comprende due EP con performance e release party che uniscono musica, visual art e interventi dal vivo.
Nel 2025 collabora con il Teatro della Tosse di Genova, reinterpretando il personaggio di Ubu disegnato da Emanuele Luzzati, simbolo e logo del teatro.