Roberto Cuoghi
Nato nel 1973 a Modena, Cuoghi ha nel corso degli anni acquisito una posizione rilevante nel panorama internazionale, raggiungendo importanti mete di carriera, dalla presentazione del suo lavoro (insieme a Giorgio Andreotta Calò e Adelita Husni-Bey), alla57. Biennale di Venezia nel Padiglione Italia Il mondo magico curato da Cecilia Alemani con l’opera Imitazione di Cristo ma anche l’importante mostra al Fridericianum di Kassel e la retrospettiva Per la Pollina 1996-2016 divisa tra il Centre d’Art Contemporain di Ginevra e il Museo Madre di Napoli. La pratica di Cuoghi è unica: non ha influenze dirette e il suo lavoro non si inserisce facilmente in nessun genere artistico. Le serie di opere degli ultimi due decenni sono accomunate da una particolare attenzione al processo: l’artista sviluppa nuove tecniche e metodologie per realizzare ogni opera con assoluto controllo creativo e il massimo livello di artigianalità. Ogni nuova serie è profondamente diversa dalla precedente e Cuoghi passa senza soluzione di continuità da un medium all'altro, padroneggiando la forma senza essere definito da uno stile univoco. “Artista tra i più radicali della sua generazione”, scrive di lui il curatore Alessandro Rabottini,“Cuoghi sfugge alle facili categorizzazioni”.