Tutte le mostre del 2026 nelle sedi di Milano e Venezia di Fondazione Prada

Mette in dialogo arte contemporanea, storia, tecnologia e scienza il nuovo programma espositivo di Fondazione Prada, alternando mostre tematiche e monografiche dedicate a figure di rilievo. Ecco tutti gli appuntamenti da non perdere 

A partire da gennaio 2026, Fondazione Prada presenta un articolato programma espositivo e culturale che animerà le due sedi di Milano e Venezia. Mostre site specific, progetti monografici e tematici che, assieme alle attività di formazione, indagheranno le trasformazioni del presente, mettendo in dialogo arte contemporanea, storia, tecnologia e scienza. Ecco tutti gli appuntamenti da non perdere a partire da gennaio.

Hito Steyerl The Island , 2025 Video HD monocanale, cinema; ologrammi con rumori quantistici; sfere con proiezioni archeologiche; video documentari. Durata 26 minuti (video HD monocanale); installazione di dimensioni variabili Courtesy l’artista, Fondazione Prada, Andrew Kreps Gallery, New York ed Esther Schipper, Berlin/Paris/Seoul
Hito Steyerl The Island , 2025 Video HD monocanale, cinema; ologrammi con rumori quantistici; sfere con proiezioni archeologiche; video documentari. Durata 26 minuti (video HD monocanale); installazione di dimensioni variabili Courtesy l’artista, Fondazione Prada, Andrew Kreps Gallery, New York ed Esther Schipper, Berlin/Paris/Seoul

Il programma espositivo 2026 di Fondazione Prada a Milano e Venezia 

Il programma espositivo si apre a Milano con Over, under, and in between, una mostra site-specific concepita da Mona Hatoum per gli spazi della Cisterna (29 gennaio – 9 novembre 2026). Attraverso tre installazioni dedicate ai motivi della ragnatela, della mappa e della griglia, l’artista riflette sull’instabilità e sulla precarietà dell’esistenza, coinvolgendo direttamente l’esperienza fisica del visitatore. Sempre a Milano, dal 9 aprile al 28 settembre 2026, Cao Fei presenta Dash, un progetto multimediale che indaga l’impatto della smart agriculture nelle campagne asiatiche, esplorando le tensioni tra tecnologia, lavoro umano, territorio ed ecologia. A Venezia, durante la Biennale Arte, la mostra Helter Skelter: Arthur Jafa and Richard Prince (9 maggio – 23 novembre 2026), curata da Nancy Spector, mette per la prima volta in relazione due pratiche artistiche radicali che, attraverso l’appropriazione di immagini della cultura popolare americana, rivelano miti, ossessioni e contraddizioni degli Stati Uniti contemporanei.

Storia, politica e spazio pubblico

Tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027, il Podium di Milano ospita Global Antiquity, progetto di ricerca curato da Salvatore Settis e Anna Anguissola con un allestimento di Rem Koolhaas e AMO/OMA. La mostra intende rileggere le interazioni tra Mediterraneo, Africa orientale e Asia nel mondo antico, distinguendo i concetti di “globalità” e “globalizzazione” e offrendo una riflessione attuale sui modelli di scambio culturale. 
All’Osservatorio, Hito Steyerl presenta il progetto site specific The Island (fino al 30 ottobre 2026), che affronta temi urgenti come crisi climatica, intelligenza artificiale e derive autoritarie attraverso un nuovo film e un’installazione immersiva. Da dicembre 2026 a luglio 2027, Cyprien Gaillard prosegue la sua indagine sulla progressiva scomparsa dello spazio pubblico, esplorando le tensioni tra patrimonio, speculazione e controllo nel cuore urbano di Milano.

 Cinema Godard. Courtesy Fondazione Prada
Cinema Godard. Courtesy Fondazione Prada

Non solo arte, anche cinema, musica, editoria e formazione da Fondazione Prada

Accanto alle arti visive, Fondazione Prada rafforza il proprio impegno nel cinema attraverso il programma del Cinema Godard e il Film Fund che, nel 2026, sosterrà il cinema indipendente con un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro. La ricerca si estende anche alla musica contemporanea e sperimentale, con performance dal vivo in collaborazione con Threes e il Festival Luigi Nono, e alle neuroscienze, con la ripresa del progetto pluriennale Human Brains. L’attività editoriale accompagnerà le mostre con cinque nuove pubblicazioni, mentre l’offerta educativa si arricchirà grazie ai programmi dell’Accademia dei bambini e al Premio di Laurea, confermando la vocazione della Fondazione come piattaforma culturale aperta, inclusiva e orientata al futuro.

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Redazione

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