Artisti italiani all’estero. Guida alle mostre e gli eventi in trasferta per questo autunno
Da Egle Oddo e Francesco Bellina al Nirox Sculpture Park in Sudafrica ad Arcangelo Sassolino al Beymen G8 - The Space di Tersane Istanbul passando per un nucleo di artiste italiane all'EMST - Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Atene, ecco cosa fanno gli artisti italiani all’estero
Nelle ultime settimane si sono succedute inaugurazioni su inaugurazioni di eventi e mostre di artisti italiani negli Istituti di Cultura e nei musei, gallerie e spazi artistici delle capitali o delle più importanti città straniere. E molte altre devono ancora aprire i battenti nei prossimi giorni. Eccone una selezione, per mettere in risalto il lavoro svolto dai nostri connazionali nel contesto artistico-culturale delle realtà estere.
Claudia Giraud
Egle Oddo e Francesco Bellina al Nirox sculpture park in Sudafrica

Residenza artistica in Sud Africa per gli artisti italiani Egle Oddo (Palermo, 1975) e Francesco Bellina (Trapani, 1989) che partecipano al progetto Soil and Water Project, nato dalla collaborazione tra la Nirox Foundation e la School of the Arts – University of Pretoria. Appena inaugurato il 1 novembre presso il Nirox Sculpture Park – situato nella zona di Kromdraai, lungo il fiume Blaauwbankspruit -, per proseguire fino ad aprile, riunisce artisti internazionali le cui pratiche si confrontano con la fragile e interdipendente relazione tra suolo e acqua, le due sostanze fondamentali che sostengono ogni forma di vita sulla Terra.
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Le artiste italiane all’EMST- Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Atene

Elisabetta Benassi, Rossella Biscotti, Simona Denicolai (del duo di artisti in coppia con Ivo Proovost), Tiziana Pers, Marta Roberti. Sono tutte al femminile le partecipazioni alla mostra Why Look at Animals, A Case for the Rights of Non-Human Lives all’EMST- Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Atene, a cura di Katerina Gregos che presenta oltre 60 artisti provenienti da quattro continenti e più di 200 opere distribuite su tutti i piani del Museo. Si tratta di una grande collettiva in corso fino al 15 febbraio 2026 che si concentra sui diritti e sul benessere degli animali, evidenziando la necessità di riconoscere e difendere le vite degli animali non umani in un mondo antropocentrico che li marginalizza, opprime e brutalizza.
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Alessandro Sicioldr all’Hoban Artrium di Seul

Gleam of a Silent Ecstasy apre uno spazio contemplativo nel cuore di Seul, una delle città più frenetiche e tecnologicamente avanzate al mondo. Si tratta della mostra di Alessandro Sicioldr in corso fino al 4 gennaio 2026 all’Hoban Artrium di Seul, in Corea del Sud, dove presenta una nuova serie di opere inedite, esposte insieme a una selezione dei suoi lavori precedenti più celebri. Attraverso dipinti meticolosamente realizzati che riecheggiano influenze rinascimentali e fiamminghe pur rimanendo del tutto contemporanei, Sicioldr invita gli spettatori in una dimensione onirica, dove convergono subconscio, memoria e immaginazione.
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Pierluca Cetera e Nicola Vinci alla IAGA Gallery – Contemporary Art Gallery a Cluj-Napoca, Romania

La mostra MULTIVERS – in programma dal 13 novembre all’11 dicembre alla IAGA Gallery – Contemporary Art Gallery a Cluj-Napoca, Romania – riunisce due artisti italiani, Pierluca Cetera e Nicola Vinci, in un dialogo sui mondi visibili e invisibili che definiscono l’esistenza umana. Ispirandosi alle teorie cosmologiche del multiverso, la mostra trasforma il concetto scientifico di universi paralleli in una riflessione poetica su coesistenza, identità ed empatia. In un’epoca in cui la scienza ci invita a guardare verso mondi infiniti, Cetera e Vinci rivolgono lo sguardo verso l’interno, verso le costellazioni interiori di emozione, istinto e memoria.
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Paolo Di Capua al Palau Martorell di Barcellona

Le sculture di Paolo Di Capua (Roma, 1957) esposte in Catalogna rispecchiano la predisposizione dell’artista verso una costante ricerca dell’essenza della “natura umana”, intesa come sintetica relazione tra gli opposti che convivono nella stessa struttura umana. L’antologica in corso fino al 16 novembre presenta un ampio numero di lavori perlopiù in legno in cui si alternano opere nello spazio ad altre in una concezione contemporanea del bassorilievo. Con frequenza possiamo osservare l’attenzione dell’artista per la percezione dello spazio, dove a volte è sfiorato il confine tra scultura ed architettura, come nell’opera Come fosse casa vostra- In altre situazioni viene coinvolta la partecipazione del pubblico, come nel caso della composizione + di 1 Luna x Volta.
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Anna Franceschini al Kunstverein Gartenhaus di Vienna

Nights Out, in corso fino al 15 novembre al Kunstverein Gartenhaus, è la prima mostra personale in un’istituzione viennese dell’artista Anna Franceschini, a cura di Attilia Fattori Franchini e Ilaria Gianni. Franceschini esplora i modi di esibire merci e manufatti al fine di isolarne e ridefinirne il ruolo entro i confini segnati dall’estetica del consumo. Sculture cinetiche e performance, fotografie e fotocopie, sono per l’artista macchine “nubili” – appellativo con cui Franceschini ama rivolgersi alle sue opere che innestano il femminile nel celibato delle macchine di ispirazione duchampiana – e diventano, per l’artista, un “cinema fatto con altri mezzi”.
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Arcangelo Sassolino al Beymen G8 – The Space di Tersane Istanbul

Tersane Istanbul, la nuova destinazione culturale e di lifestyle sul Corno d’Oro – è situato in un cantiere navale ottomano restaurato -, presenta fino al 14 dicembre la monumentale installazione The State of Desire dell’artista italiano Arcangelo Sassolino presso Beymen G8 – The Space, in collaborazione con Galleria Continua. Concepito per la prima volta nel 2009 e originariamente esposto alla Z33 House for Contemporary Art in Belgio, The State of Desire è un imponente metronomo meccanico lungo 18 metri e pesante 2,4 tonnellate. Costruito con travi di ferro e alimentato da un sistema idraulico, l’installazione mette in moto un lungo braccio meccanico che fa oscillare ritmicamente due enormi lastre di marmo, un materiale che Sassolino considera non solo un omaggio alla tradizione, ma anche un simbolo vivente della condizione umana nel tempo.
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