In Cornovaglia una mostra sul surf e la sua storia tra attivismo e artigianato

Ospitato al National Maritime Musuem, il progetto espositivo approfondisce la storia e l'impatto culturale del surf, dalla costruzione di tavole alla produzione di mute, fino al cinema

Contraddistinta da una costa frastagliata e da onde imponenti, la Cornovaglia è diventato il luogo ideale dove poter surfare. Uno sport che ha preso sempre più piede nella regione, dando forma a una cultura, un’arte e un artigianato capace di esprimerne appieno i valori. A voler approfondire la storia e l’impatto cultrale di questo sport sul territorio è Sam Bleakley, curatore della mostra Surf! ospitata fino a gennaio 2026 negli spazi del National Maritime Museum in Cornovaglia. 

La mostra “Surf!” al National Maritime Museum in Cornovaglia

Il percorso espositivo riunisce oltre 100 tavole da surf che raccontano complessivamente la storia waveriding in Cornovaglia, passando dai primi bellyboard in legno da 1,2 metri alle pioneristiche tavole ecologiche. Tra queste spiccano anche quelle che hanno avuto un ruolo chiave nella storia del surf in Cornovaglia, tra cui le tavole utilizzate da campioni di fama mondiale come Robyn Davies, Pegleg Bennett, Charlotte Banfield e Ben Skinner. Rievocando l’emergere dell’industria del surf negli Anni Sessanta, il pubblico è invitato a entrare in una ricostruzione dell’originale Bilbo Surf Shop di Newquay, un centro nevralgico della scena surfistica della Cornovaglia, prima di sbirciare in un camper VW Transporter originale del 1965, rivivendone i suoni e gli odori. Ulteriori cimeli del surf includono una selezione di poster che spaziano dallo sport ai viaggi e al turismo, fino al cinema. A completare la mostra anche una selezione di costumi da bagno e mute vintage dagli Anni Trenta ai Sessanta, una selezione di riviste e scatti d’epoca. Ci sarà anche la presentazione del primo e unico film di surf narrato in lingua della Cornovaglia, realizzato dal musicista, regista e campione di bodyboard, Mickey Smith.

Il surf: tra arte e politica

Mentre un tempo esistevano tensioni tra il surf e il turismo in generale – con il surf vietato su alcune spiagge della Cornovaglia perché considerato un’attrazione per i turisti “sbagliati” – , oggi il waveriding è estremamente significativo per la Cornovaglia, generando 150 milioni di sterline all’anno. Non solo, lo sport svolge anche un ruolo chiave per la promozione di iniziative volte alla salute e all’attivismo ambientale. Nel percorso espositivo spicca anche una scultura a forma di onda alta sei metri, commissionata appositamente all’artista Abigail Fallis, realizzata con bottiglie di plastica riciclate, un omaggio all’organizzazione benefica per la conservazione marina della Cornovaglia, Surfers Against Sewage, e al suo lavoro di lotta per la protezione degli oceani.

Cornovaglia: un terreno fertile per la salute, l’arte e l’attivismo 

“Con la sua costa frastagliata, aperta alle onde dell’Atlantico, la regione è diventata un terreno fertile per la salute, l’arte e l’attivismo”, spiega Sam Bleakley, esperto di surf e curatore della mostra. “I surfisti della Cornovaglia hanno avuto un ruolo fondamentale nella fondazione di Surfers Against Sewage nel 1990 e, nel 2010, il Servizio Nazionale ha avviato in Cornovaglia il primo programma di surfterapia al mondo, The Wave Project, che ha contribuito al progresso di campioni mondiali di parasurf come Charlotte Banfield”. 

Il surf in Cornovaglia: tra svago e responsabilità sociale 

La mostra esplora come il surf “abbia plasmato le comunità costiere della Cornovaglia e la percezione dell’identità locale”, spiega Richard Doughty, direttore del National Maritime Museum della Cornovaglia. “In sostanza, la mostra amplia e approfondisce il nostro impegno per una vera co-creazione culturale, dando vita a storie diverse e diversificate che celebrano il ricco impatto culturale, sociale e ambientale del surf in Cornovaglia, come forma innovativa di svago, turismo, moda e salute sostenibili”.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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