Le mostre da vedere a Bologna e in tutta l’Emilia per l’estate 2025
Anche d’estate, nelle città dell’Emilia sono tante le mostre da vedere, di seguito una selezione di quelle più interessanti tra arte contemporanea e fotografia…
Per chi d’estate ama trascorrere dei giorni in città per viverle al meglio senza la frenesia del resto dell’anno, ecco una selezione delle mostre più interessanti da visitare in Emilia. Una zona che, anche nei mesi più caldi, offre numerose ed eterogenee proposte che spaziano dall’arte contemporanea alla fotografia. A partire dalla pittura del primo Novecento con le mostre dedicate a Giovanni Boldini e Alphonse Mucha a Palazzo dei Diamanti a Ferrara, per arrivare a Andrea Mario Bert; per continuare con le fotografie di artisti giovani o affermati e giungere a collettive che presentano il ritratto di un’epoca, una vasta scelta che offre davvero numerosi punti di vista attraverso cui riflettere sulla realtà.
Ludovica Palmieri
Bologna
Facile Ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI Secolo – MAMbo
Oltre 70 artisti, più di 100 opere e documenti d’archivio per ripercorrere, dagli anni Cinquanta a oggi, la storia dell’arte italiana attraverso il tema dell’ironia. La mostra Facile Ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI Secolo, mette al centro l’ironia come uno strumento del tutto unico che, sin dai tempi antichi, permette all’essere umano di avere uno sguardo lucido e disincantato sulla realtà, poiché in grado di svelarne anomalie e contraddizioni. Tramite giochi umoristici, parodie e battute di spirito l’ironia diventa anche antidoto, alternativa divertente e arguta per proteggere l’uomo da ciò che lo affligge.
Bologna // fino al 7 settembre
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MAMbo

Lucija Rosc. Six Stations and a Golden Tooth – Phmuseum Lab
In Six Stations and a Golden Tooth Lucija Rosc (Lubiana, 1995) conduce una ricerca fotografica che, sviluppata anche in maniera ironica, cerca di comprendere il reale a partire da una riflessione su delle domande universali. L’importanza di coltivare legami e amicizie, il tempo che passa e la bellezza delle piccole cose sono temi centrali nel suo lavoro. La mostra riunisce per la prima volta diversi suoi lavori realizzati tra il 2020 e il 2025 e li considera come un unico gesto artistico.
Bologna // fino al 25 settembre
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Phmuseum Lab

Mohamed Bourouissa – Communautés. Projets 2005-2025 – Fondazione MAST
Communautés. Projets 2005-2025, a cura di Francesco Zanot, è la più grande personale dedicata all’artista franco-algerino Mohamed Bourouissa (Bida, Algeria, 1978) in Italia e, con un percorso costruito alla Fondazione MAST intorno a quattro serie di opere, tra cui una inedita, ne descrive l’evoluzione dagli esordi ad oggi. L’opera di Bourouissa esplora il rapporto tra individuo e società. La sua ricerca si muove tra il particolare e il generale, intrecciando le storie individuali alla grande Storia collettiva. La sua pratica artistica è concentrata sull’ibridazione e la stratificazione dei linguaggi per realizzare opere con differenti media dalla fotografia alla scultura, dal film al disegno e alla musica.
Bologna // fino al 28 settembre 2025
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Fondazione MAST

Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere – Cantiere Cinema Modernissimo
Prosegue fino all’8 febbraio la mostra Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere concepita proprio come un lungo viaggio alla ricerca delle radici del genio di Georges Simenon (Liegi, 1903 – Losanna, 1989), attraverso i suoi stessi itinerari, le sue carte, i film tratti dalle sue opere, le fotografie che ha realizzato durante i suoi reportage in Francia, in Europa, in Africa, nel mondo che inconsciamente andava verso la Seconda guerra mondiale.
Bologna // fino all’8 febbraio 2026
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Cantiere Cinema Modernissimo

Andrea Mario Bert. Tenet – Museo Rocca Di Dozza
TENET. La voglia di andare, restando è la personale di Andrea Mario Bert (Forlì, 1984), a cura di Agnese Tonelli. Il titolo, scelto dallo stesso artista, è un palindromo che richiama il misterioso quadrato del Sator, fortemente connesso con il suo lavoro. Con questa esposizione, l’artista propone una riflessione intensa sulla duplice tensione tra radicamento e desiderio di altrove, tra stasi e slancio interiore, attraverso un corpus di opere che compongono un autentico “cielo dell’anima”.
Dozza // fino al 31 agosto 2025
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Museo Rocca Di Dozza

Ferrara
Alphonse Mucha / Giovanni Boldini – Palazzo Dei Diamanti
Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, due protagonisti dell’arte europea tra Otto e Novecento, cantori della bellezza e del fascino femminile, insieme a Palazzo dei Diamanti. Una grande monografica racconta la biografia, il percorso artistico e i molteplici aspetti della produzione di Alphonse Mucha (Ivancice, 1860 – Praga, 1939), artista che raggiunse fama internazionale nella Parigi fin de siècle, fermamente convinto che la bellezza e la forza ispiratrice dell’arte potessero favorire il progresso dell’umanità e garantire la pace e l’unione dei popoli. Parallelamente, le sale dell’ala Tisi del palazzo ospitano una significativa selezione di dipinti, disegni e incisioni di Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931) che, come l’artista ceco, risiedette stabilmente a Parigi, dove si affermò come ritrattista mondano, ricercatissimo da una facoltosa clientela internazionale.
Ferrara // fino al 20 luglio 2025
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Palazzo Dei Diamanti

Modena
Fallen Fruit. Paradise Lost – Museo Della Figurina
David Allen Burns e Austin Young / Fallen Fruit creano a Modena un lussureggiante paradiso di fiori, piante, uccelli e animali di ogni specie per suggerire una riflessione sulla biodiversità dell’ecosistema minacciata dai cambiamenti climatici. Ispirandosi alle immagini delle collezioni storiche del Museo della Figurina creano un ambiente suggestivo che immerge i visitatori in un “paradiso perduto” tutto da esplorare.
Modena // fino al 24 agosto 2025
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Museo della Figurina

Donato piccolo. L’arte del pensiero meccanico – Fondazione Ago
L’arte del pensiero meccanico è la mostra antologica di Donato Piccolo (Roma, 1976), a cura di Lorenzo Respi, che si snoda nelle sale di palazzo Santa Margherita, tra arte, scienza e tecnologia. Le oltre 50 opere, animate da dispositivi elettronici, robotica e intelligenza artificiale, esplorano lo spazio di confine tra uomo e macchina, tra corpo fisico e tecnologia, tra la materia viva e quella artificiale. Non semplici oggetti di contemplazione ma vere e proprie macchine, dotate di un linguaggio visivo inedito e originale, le sculture in movimento di Piccolo si possono leggere come riflessioni antropologiche e sociali sullo sviluppo di modelli di intelligenza altri e sulla loro capacità di sviluppare autonomie cognitive.
Modena // fino al 24 agosto 2025
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Fondazione Ago | Palazzo Santa Margherita

Parma
Gastone Biggi nell’ora felice. Carte dipinte 1948–2014 – Ape Parma Museo
Pittore costantemente impegnato nella sperimentazione di linguaggi e mezzi espressivi, Gastone Biggi (Roma, 1925; Tordenaso – Langhirano, 2014) è una figura importante nella cultura artistica del secondo Novecento. Protagonista dell’arte a Roma dagli Anni ’50 ai ’70, tra i fondatori del Gruppo 1 (1962) e autore del Manifesto del realismo astratto (2005). Come emerge nella mostra Gastone Biggi nell’ora felice. Carte dipinte 1948–2014, l’artista ha sempre affiancato alla pittura l’attività di scrittore d’arte e l’interesse per la musica, passioni che connotano fortemente la sua eclettica personalità di intellettuale e artista.
Parma // fino al 26 ottobre 2025
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Ape Parma Museo

Reggio Emilia
Viviane Sassen e Roméo Mivekannin – Collezione Maramotti
Si intitola This Body Made of Stardust, l’ampia mostra dedicata a Viviane Sassen (Amsterdam, 1972) con oltre cinquanta fotografie e un’opera video realizzate dal 2005 al 2025 che, ruotando intorno al concetto del memento mori, tracciano ramificate traiettorie sulle infinite possibilità e sfumature della vita tanto intensa quanto fragile. In un percorso non narrativo, costruito per frammenti visivi e collegamenti formali tra immagini in apparenza molto diverse, Sassen ci invita a entrare nel suo universo poliedrico, onirico e seducente, distillato dal quotidiano, intriso di Surrealismo, scaturito dall’incontro dell’artista con il mondo esterno.
Per Black Mirror, la sua prima personale in Italia Roméo Mivekannin (Costa d’Avorio, 1986) ha concepito un corpus organico di nuove opere pittoriche che si sviluppa attraverso diverse sale della Collezione Maramotti. Compongono l’esposizione circa venti dipinti su velluto nero, per lo più di grandi dimensioni, che attingono al vasto universo iconografico di Mivekannin, arricchito da spunti raccolti nel corso delle sue visite in Emilia-Romagna e dal legame con lo spazio artistico e culturale italiano.
Reggio Emilia // fino al 27 luglio 2025
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Collezione Maramotti
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Luigi Ghirri, fotografo ma anche professore al Palazzo Dei Musei
La mostra Luigi Ghirri. Lezioni di Fotografia / Giovane Fotografia Italiana #12 che prende spunto dalle lezioni che Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Reggio Emilia, 1992) tenne dal 1989 al 1990 all’Università del Progetto di Reggio Emilia, è l’occasione per presentare diverse opere su cui Luigi Ghirri era al lavoro durante gli anni di docenza e per riflettere sui legami fra l’insegnamento e la pratica artistica, sui processi di conoscenza mediati dalle immagini e, in particolare, su quelli creativi.
Reggio Emilia // fino al 01 marzo 2026
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Palazzo Dei Musei

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