Gli artisti e i ricercatori Numero Cromatico aprono il loro studio a Roma

Il collettivo di artisti e ricercatori nato nel 2011 aprirà il proprio studio a San Lorenzo. A inaugurarlo saranno due installazioni che interrogano il ruolo dell'arte e del pubblico

Nato nel 2011 e composto da ricercatori provenienti dai diversi campi del sapere, il collettivo Numero Cromatico coniuga le arti visive alle neuroscienze, promuovendo un approccio scientifico nel campo dell’arte contemporanea con la rivista Nodes. Dopo una parentesi di tre anni all’interno del Pastificio Cerere a San Lorenzo e l’apertura del laboratorio di produzione in Via dei Volsci 165 (ancora in attività), il collettivo annuncia l’apertura del loro studio in Piazzale del Verano 93 il prossimo 18 giugno, con la mostra WYMAM, When You Move Around Me

La mostra “WYMAM” nel nuovo spazio di Numero Cromatico a Roma

Il progetto espositivo (visibile sino al 30 settembre) è un “compendio delle nostre recenti ricerche”, spiega il collettivo, e si struttura in due installazioni che indagano il ruolo dell’arte e del pubblico facendo emergere tre concetti su cui gli artisti e i ricercatori romani riflettono: spazi aniconici, non antropentrici e inziatici. Sulla base di questi temi, troviamo opere che evitano qualsiasi riferimento diretto al mondo visibile quotidiano, sostituendolo con superfici colorate, strutture modulari, forme geometriche e spazi immersivi. L’eliminazione del “soggetto” porta il pubblico ad attivarsi e a far emergere una percezione pura di quello che si ha di fronte avviando un processo percettivo e sensoriale. Tutte le opere di Numero Cromatico si pongono come spazi di passaggio, di soglia, che il pubblico “attraversa” attraverso l’esperienza, uscendone trasformato. 

Numero Cromatico: un impegno nella promozione del dibattito critico 

Con questa mostra Numero Cromatico riafferma il suo impegno a promuovere una rete interdisciplinare e un dibattito critico sulle tematiche che ruotano attorno alla ricerca del collettivo, contribuendo a una riflessione condivisa tra arte, neuroscienze, filosofia e comunicazione visiva.

Un luogo poroso dove arte, scienza e comunicazione visiva si incontrano 

“Con questa mostra apriamo ufficialmente al pubblico una parte del nostro studio in Piazzale del Verano a Roma”, spiega il collettivo ad Artribune.“A differenza del laboratorio di produzione, che si trova a pochi passi da qui, questo spazio si presta a ospitare eventi, mostre e momenti di condivisione. Gli ultimi due anni sono stati intensi, con mostre e progetti in contesti importanti in Italia e all’estero, e abbiamo sentito l’esigenza di fare una sintesi delle nostre ultime ricerche in uno spazio tutto nostro, restituendola alla comunità che ci segue, e alla nostra città”, hanno aggiunto. Il nuovo spazio, però, “non sarà una galleria né uno spazio aperto con una programmazione regolare. Come abbiamo sempre fatto fin dall’inizio, vogliamo che lo studio continui a essere un luogo poroso, dove arte, scienza, comunicazione visiva e pensiero si incontrano, si intrecciano e dialogano. Non uno studio tradizionale, ma un organismo vivo, dedicato alla ricerca e all’ibridazione dei saperi, che apriremo anche alla collaborazione con realtà provenienti da ambiti disciplinari diversi”.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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