Una nuova galleria d’arte apre a Orvieto. Prima mostra sulle carte d’artista

Bracci Art Gallery è il nuovo indirizzo dei fratelli Olivia Alexandra e Alexander Bracci nella cittadina umbra, dove già dal 2021 gestivano la BM Gallery. Nato con l’idea di promuovere l’arte contemporanea, lo spazio esordirà con un progetto dedicato alle “visioni” su carta

La fascinazione per la carta e i multipli d’arte, i fratelli Bracci – Olivia Alexandra e Alexander – l’hanno maturata in famiglia, respirando il mestiere del padre antiquario e incisore (Angelo Bracci, scomparso nel 2014), che per anni ha commerciato a Roma grafica d’arte del Novecento.

I fratelli Bracci: galleristi da Roma a Orvieto

E insieme, quindi, hanno scelto di legare l’inaugurazione della loro prima galleria condivisa a Orvieto a una selezione di “visioni su carta” prodotte dal secondo Novecento a oggi. A partire dal prossimo 7 giugno 2025, la mostra Ephemera introdurrà dunque la presenza di un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea nel centro della cittadina umbra, dove Olivia Alexandra, già dal 2021, gestisce la BM Gallery. Come galleristi, i due fratelli hanno alle spalle diversi progetti romani: al 2015 risale l’avvio della 3B Gallery (in Via Placido Martini 11/13, ora gestita separatamente dalla terza sorella, Jessica Bracci) e al 2016 l’apertura di Contatto Gallery (in Via Federico Cesi), poi chiusa a causa della pandemia. Ma su Orvieto è caduta la scelta per mettere nuovamente in comune le forze: “Torniamo a unire le nostre visioni artistiche per un nuovo progetto, e abbiamo scelto ancora Orvieto come presidio d’arte a seguito dell’esperienza positiva della BM Gallery”, conferma Alexander Bracci.

La nuova Bracci Art Gallery a Orvieto

Lo spazio raddoppia la presenza su Corso Cavour, dove BM Gallery si incontra al civico 176 e la nuova sede, ribattezzata Bracci Art Gallery, occupa ora un fondo al civico 166: “La Bracci Art Gallery rappresenta un ulteriore passo nel nostro percorso, con l’obiettivo di suggerire nuove proposte contemporanee in dialogo con opere d’arte moderna e di design, e una sezione dedicata ai gioielli d’artista. Abbiamo scelto Corso Cavour perché è l’arteria principale di Orvieto, in una città ricca d’arte e turismo che da subito ci ha accolto e sostenuto patrocinando sempre i nostri eventi sul territorio. Crediamo che questo contesto stimolante sia ideale per presentare artisti emergenti e affermati e per creare un punto di riferimento per gli appassionati d’arte”. 

La mostra “Ephemera”: visioni su carta e libri d’artista a Orvieto

La mostra d’esordio (in esposizione fino al 7 luglio) riunirà libri d’arte, disegni e opere di artisti storicizzati in libero dialogo con le installazioni di tre artisti contemporanei che hanno fatto del medium carta il proprio strumento espressivo. E anche l’allestimento sarà centrato sulla carta, “sulla sua transitorietà, caducità e delicatezza” (da qui il titolo Ephemera) con fogli di carta, all’apparenza fragili, a sostenere le opere esposte, che coprono un arco temporale compreso tra gli Anni Sessanta e oggi. Saranno esposti lavori di Achille Perilli, Agostino Bonalumi, Toti Scialoja, Gillo Dorfles, ma anche le astrazioni di Luigi Veronesi, il genio ludico di Pino Pascali, gli effaçage degli Anni Settanta di Mimmo Rotella. E ancora Sebastian Matta e Isabella Ducrot. A confronto, le installazioni di tre artisti contemporanei: Riccardo Ajossa (Roma, 1974), conoscitore delle tecniche tradizionali orientali di produzione della carta; Jukhee Kwon (Corea del Sud, 1981), specializzato nella manipolazione e trasformazione della carta per darle nuove forme plastiche e significati altri; Marialuna Storti (Roma, 1984), che da anni studia e lavora sui processi naturali di creazione della carta riciclata. La mostra includerà anche libri d’artista editi da Sergio Pandolfini (II Bulino), Egidio Fiorin (Colophonarte) e 2RC Rossi/Cioppi, con autori come Carla Accardi, Giulia Napoleone, Seiko Tachibana, Claudio Verna, Achille Perilli, Agostino Bonalumi, Walter Valentini, Pietro Consagra, Riccardo Licata e Vincenzo Epifani. Ad accompagnarla, un testo critico a cura di Antonio Epifani.

Livia Montagnoli

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