Con l’arrivo dell’estate a Roma e Napoli riaprono al pubblico importanti siti archeologici
Stiamo parlando della monumentale Piscina Mirabilis, le Cento Camerelle e delle austere prigioni del Castello di Baia nel Parco dei Campi Flegrei. A cui si aggiunge anche la riapertura dello storico fossato di Castel Sant'Angelo (da cui emergono reperti riconducibili agli Horti di Agrippina)

Dopo anni di chiusura e interventi di restauro, tornano visibili vestigia romane, scenari naturali e architetture millenarie di alcuni siti archeologici di Roma e Napoli.
Nello specifico stiamo parlando della riapertura del fossato di Castel Sant’Angelo a Roma, oggetto di un importante progetto di riqualificazione portato avanti da Anas (Gruppo FS italiane) che ha visto la realizzazione di nuove aree verdi e pedonali.
A questa si aggiunge la riapertura di tre siti monumentali del Parco Archeologico dei Campi Flegrei a Napoli, ovvero: la Piscina Mirabilis, le Cento Camerelle e le prigioni del Castello di Baia; frutto di Insieme. L’archeologia flegrea unisce, un piano strategico volto alla valorizzazione e l’accessibilità del patrimonio archeologico e naturalistico del parco.

Riapre il fossato di Castel Sant’Angelo a Roma
L’operazione di riqualificazione del fossato di Castel Sant’Angelo (del valore di 1,3 milioni di euro) fa parte di un progetto più ampio che vede il ripristino di Piazza Pia a Roma, con il riposizionamento del “muro Spaccarelli” per preservarne la memoria del disegno urbanistico originario delle mura difesive del castello.
L’intervento ha restituito alla comunità un’area di circa 4mila mq completamente rinnovata, recuperando e valorizzando il verde del parco e le zone pedonali.
Non solo, nei prossimi mesi l’area del fossato ospiterà anche un museo a cielo aperto di circa 1400 mq, dove saranno esposti i ritrovamenti archeologici emersi durante i lavori di scavo del sottopasso di Piazza Pia.
Emersi reperti degli Horti di Agrippina nel fossato di Castel Sant’Angelo a Roma
Condotto sotto la supervisione della Soprintendenza Speciale di Roma, lo scavo ha permesso di documentare come la sistemazione sia stata interessata da tre fasi edilizie, susseguitesi tra l’età di Augusto e quella di Nerone. Infatti, il ritrovamento di un tubo idrico in piombo timbrato con il nome del proprietario della fornitura d’acqua sarebbe riconducibile a Caligola, figlio di Germanico e Agrippina, e imperatore dal 37 al 41 d. C.
Il ritrovamento trova un interessante riscontro anche nelle fonti letterarie antiche, e più precisamente in un passo dell’Ambasceria a Gaio (Legatio ad Gaium) scritta da Filone di Alessandria, storico ebreo di Alessandria d’Egitto, che racconta di come Caligola avesse ricevuto la legazione di ebrei alessandrini proprio negli Horti di Agrippina, in un vasto giardino affacciato sul Tevere, che separava il fiume da un monumentale porticato. Non solo, lo scavo ha restituito anche una serie di Lastre Campana (terrecotte figurate usate per la decorazione dei tetti, con scene mitologiche inusuali), riutilizzate come coperture delle fogne, ma che in origine erano state realizzate per la copertura di una qualche struttura del giardino, forse dello stesso portico.

Riaprono tre importanti siti monumentali nel Parco Archeologico dei Campi Flegrei a Napoli
Grazie a uno speciale partenariato tra il Parco archeologico dei Campi Flegrei e CoopCulture, nasce Insieme. L’archeologia flegrea unisce, un progetto che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio archeologico del Parco, creando un percorso turistico sostenibile e ricco di attività didattiche, visite guidate e percorsi digitali immersivi.
Iniziativa che, a partire dal 31 maggio, vede la riapertura di tre siti monumentali: la Piscina Mirabilis (spesso definita come la “cattedrale dell’acqua” per le sue ampie arcate sotterranee), le Cento Camerelle (un complesso di antiche cisterne romane su due livelli) e le austere prigioni del Castello di Baia scavate nella roccia e che affacciano sul mare, testimonianza della funzione militare e difensiva della fortezza aragonese.
“Con l’avvio di questa nuova fase si apre un inedito scenario di collaborazione che investe la valorizzazione di luoghi di grande fascino ed evocazione e che garantirà la presenza di nuovi servizi per il miglioramento della fruizione del Parco”, spiega Fabio Pagano, direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei. “Un’alleanza tra Istituzioni, operatori economici, associazioni del territorio per rilanciare l’offerta verso uno sviluppo sempre più basato sul turismo culturale”.
Valentina Muzi
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