Roma, riapre al pubblico l’Arco di Giano al Velabro. Sarà fruibile tutti i fine settimana
Dopo la chiusura del 1993, l'Arco di Giano torna fruibile ogni fine settimana, grazie all'azione congiunta della Fondazione Alda Fendi e della Soprintendenza Speciale di Roma

Nu shu di Raffaele Curi Fondazione Alda Fendi Esperimenti (fotografia di Pino Le Pera)
LA PERFORMANCE NU-SHU PER CELEBRARE L’APERTURA DELL’ARCO DI GIANO

Arco di Giano al Velabro
MECENATISMO A FAVORE DELL’ARTE E DELL’ARCHEOLOGIA
Già nel 2018 Alda Fendi si era mossa per finanziare l’illuminazione, firmata da Vittorio Storaro, dell’Arco di Giano. La sua struttura è un unicum, ha una pianta quadrangolare e si erge grazie a quattro possenti pilastri che sorreggono una volta a crociera. I pilastri sono decorati da due file di tre nicchie semicircolari con semicupola a conchiglia, al cui interno erano ospitate delle statue, per un totale di 48. Nelle quattro chiavi di volta, sono visibili le rappresentazioni di Roma e Giunone (in posizione assisa), di Minerva, mentre la quarta figura potrebbe rappresentare Cerere.
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