Scoperto sul fondo del Mar Egeo un antico relitto contenente reperti di epoca romana

Rinvenuta presso l’isola di Kasos, la nave mercantile naufragata risale al periodo tra il 300 e il 200 a.C. L’area è diventata di interesse archeologico poiché coincide con una storica rotta commerciale marittima che andava dal Medio Oriente e all'Europa

A un primo sguardo, le immagini presenti nella documentazione potrebbero sembrare le quelle prodotte da Damien Hirst (e diventate un documentario Netflix) in occasione della mostra Treasures from the Wreck of the Unbelievable, ospitata a Palazzo Grassi e Punta della Dogana del 2017. E invece questa volta si tratta di un relitto vero, risalente all’antichità e carico di reperti archeologici. La scoperta è avvenuta nel mare Egeo vicino alle coste dell’isola di Kasos, appartenente all’arcipelago del Dodecaneso, situata tra Creta e Karpathos.

IL RELITTO DELL’ISOLA DI KASOS

La missione, diretta dagli archeologi Xanthis Argyris e Georgios Koutsouflakis, è stata affidata all’Ephorate of Underwater Antiquities in collaborazione con l’Istituto di ricerca della National Research Foundation, finanziata dal Ministero della Cultura e dello Sport e da sponsor privati. Ha richiesto l’impegno di un team composto da 23 scienziati e tecnici: sono in tutto 100 le immersioni effettuate, necessarie per riuscire a scandagliare l’80% del fondale marino di quell’area, per un totale di 200 ore trascorse sott’acqua. Secondo quanto emerso dalle ricerche, la nave mercantile naufragata risale al periodo tra il 200 e il 300 a.C.; ad aiutare nella datazione, è la grande quantità di reperti ritrovati a bordo, tra cui anfore di ceramica prodotte nella zona di Guadalquivir (Spagna meridionale) classificate come “Dressel 20” e “Africana I”, che venivano realizzate nei laboratori di ceramica dell’Africa Proconsularis, ovvero l’attuale Tunisia. “Questa è la prima volta che troviamo anfore provenienti dalla Spagna e dal Nord Africa, le quali probabilmente servivano per trasportare olio a Rodi o verso le coste dell’Asia Minore quando è avvenuto il naufragio“, ha spiegato l’archeologo Xanthi Argyri all’agenzia greca ERT South Aegean.

La scoperta del relitto di Kasos. Copyright ΥΠΠΟΑ

La scoperta del relitto di Kasos. Copyright ΥΠΠΟΑ

LA ROTTA GRECIA-ORIENTE

I reperti si trovano attualmente nei Laboratori dell’Ephorate Office of Underwater Antiquities, sottoposti ad analisi e pulitura; in seguito saranno trasferiti a Kasos, dove resteranno finché non verrà decisa una destinazione definitiva. Il relitto romano, tuttavia, non è il primo ad emergere in quest’area, in cui erano già stati identificati e documentati altri tre relitti, risalenti al periodo ellenistico (I secolo a.C.) al periodo classico (V secolo a. C.) e un altro all’epoca moderna. Non a caso, la zona corrisponde a una storica rotta commerciale marittima che collegava il Medio Oriente all’Europa. La perlustrazione di quest’area sottomarina continuerà durante il corso dell’anno, grazie al progetto triennale che va dal 2019 al 2021. La prossima spedizione, tuttavia, verrà condotta in assenza di persone fisiche, bensì tramite strumentazioni all’avanguardia prive di equipaggio che, grazie a un comando da remoto, potranno proseguire il lavoro cominciato dal team. 

– Giulia Ronchi

www.culture.gov.gr

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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