Sculture in bilico e panorami mai visti. La mostra di Marco Emmanuele a Bologna

In mostra da LABS Gallery, la manualità e l’indole giocosa di Marco Emmanuele irrompono come protagoniste, invitando a perdersi tra paesaggi inediti fatti di vetro e allumini

La mostra Palmo Panorama, curata da Saverio Verini, rappresenta un’occasione imperdibile per lasciarsi trasportare dalle più recenti suggestioni della ricerca artistica di Marco Emmanuele (Catania, 1986), attraverso opere realizzate in esclusiva per la galleria LABS Contemporary Art, in grado di evocare paesaggi, poesia e trasformazione. 

Ognuno dei lavori esposti è destinato a sorprendere, raccontando come tecnica e pratica ludica possano intrecciare i propri confini con quelli dell’arte, attraverso uno scambio intenso e fruttuoso. 

La mostra di Marco Emmanuele da LABS 

Nuovi materiali e nuove dimensioni caratterizzano le opere in mostra, frutto dell’instancabile ricerca espressiva di Marco Emmanuele, figura dalla personalità eclettica, in grado di abbracciare l’arte, così come l’ingegneria e l’architettura. Frutto di questa vivacità di pensiero è la sperimentazione con l’alluminio, materiale nuovo per l’artista e protagonista dei suoi Ruscenti (2025), sculture realizzate per omaggiare alcuni poeti a lui cari. Queste opere sembrano evocare crinali frastagliati, appoggiati precariamente su biglie, in bilico tra gioco e poesia. La loro genesi è affascinante: l’artista realizza una sagoma del volto del letterato al quale sarà dedicato il lavoro, l’affonda nella sabbia e la trascina fino a tracciare un solco, una pista per biglie. In questo spazio concavo versa, in seguito, l’alluminio che darà forma al risultato finale.  

Marco Emmanuele, Palmo Panorama, installation view at LABS Contemporary Art, Bologna, 2025. Courtesy LABS.
Marco Emmanuele, Palmo Panorama, ISO #250installation view at LABS Contemporary Art, Bologna, 2025. Courtesy LABS.

Marco Emmanuele e l’importanza della materia  

A parete, in aperto dialogo con le sculture, un enorme panorama fluido dal titolo ISO #250 (2025), tela di dimensioni mai raggiunte prima nella produzione artistica di Marco Emmanuele, scintillante grazie all’uso della polvere di vetro. Quest’opera contiene un sottile gioco di prospettive: da lontano suggerisce un paesaggio evocativo e cangiante, mentre da vicino svela i segreti della materia della quale è composta. I frammenti vitrei che costituiscono ISO #250, infatti, non si limitano a rappresentare la luce, bensì la rendono fisicamente protagonista, elemento vivo e mutevole, quasi scultoreo. Agli osservatori più attenti non sfuggiranno affinità tra la matericità di questo lavoro, la luminosità del mosaico e la texture dell’affresco. 

Panorami e trasformazione nella pratica di Marco Emmanuele in mostra a Bologna  

Le proprietà dei materiali studiati e scelti da Marco Emmanuele per realizzare le proprie opere si manifestano ad ogni nuovo sguardo, inattese e affascinanti, dando vita ad opere che svelano costantemente nuove trame. Una sensazione emerge con forza nell’ambiente della mostra: non è tempo per l’immobilità. Lo sguardo e il pensiero vengono invitati a fluire sulle linee delle opere che raccontano panorami plasmati e plasmabili mediante l’umano ingegno. 
Alla fine del viaggio tra questi nuovi sentieri, un momento prima di lasciare la galleria, si scopre di non essere mai stati soli, di essere stati osservati per tutto il tempo, ma da cosa esattamente, lo lasciamo scoprire ai lettori. 
 
Letizia Tavoni 

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