A febbraio torna l’Arte Fiera di Bologna. Ecco tutte le novità dell’edizione 2026
Si apre la prima edizione della rassegna d'arte moderna e contemporanea bolognese diretta da Davide Ferri, che riunirà oltre 170 gallerie nazionali e internazionali
Un appuntamento imprescindibile per il sistema dell’arte: così si può definire Arte Fiera, la più longeva tra le fiere d’arte italiane, che torna nei padiglioni 25 e 26 del quartiere fieristico di Bologna dal 6 all’8 febbraio 2026 (con preview il 5 febbraio).
Giunta alla sua 49ª edizione, la fiera dal titolo Cosa sarà inaugura idealmente un nuovo ciclo con la prima direzione artistica di Davide Ferri, affiancato da Enea Righi, che per il quarto anno ricopre il ruolo di direttore operativo.
Arte Fiera Bologna 2026: le gallerie
Pur presentando alcuni cambiamenti strutturali, Arte Fiera conferma la volontà di ribadire la propria identità italiana valorizzando le molte anime del settore. Saranno oltre 170 le gallerie presenti, tra italiane e internazionali, tra cui Alfonso Artiaco, C+N Gallery Canepaneri, Galleria Continua, Forni, Franco Noero e Francesca Antonini Arte Contemporaneo (solo per citarne alcune).
A queste si aggiungono 12 espositori dedicati all’editoria e 14 realtà istituzionali, per un totale di 200 espositori.

Arte Fiera 2026: le sezioni
Alla conclamata Main Section si affiancano cinque sezioni curate, come Ventesimo+ è il nuovo progetto dedicato al padiglione del moderno, rivolto alle gallerie che operano nel campo del Novecento storico, e sarà curato dal critico e curatore Alberto Salvadori.
Fotografia e dintorni è il nuovo nome della sezione dedicata al medium fotografico e, a partire da questa edizione, viene affidata a Marta Papini, curatrice indipendente che dal 2024 guida Radis, il progetto di arte pubblica promosso dalla Fondazione CRT per l’arte.
Per la prima volta a cura di Lorenzo Gigotti, editor e co-fondatore di NERO, Multipli esplora un ampio spettro di linguaggi e formati, raccontando come la scena artistica contemporanea stia adottando pratiche orientate alla riproducibilità e all’accessibilità.
Si conferma anche Pittura XXI, affidata per la prima volta alla critica e curatrice Ilaria Gianni, co-direttrice artistica dello spazio indipendente IUNO a Roma. Ad affiancarla, la sezione Prospettiva, curata da Michele D’Aurizio.
Il legame di Arte Fiera con Bologna si racconta in Let’s Walk
Si chiama LET’S WALK il nuovo format video pensato per raccontare il legame che unisce la fiera al territorio, scoprendo i luoghi significativi di Bologna. Protagoniste del format sono personalità legate alla città, per nascita, affinità o esperienza, invitate a raccontare il luogo attraverso ricordi, suggestioni, aneddoti, riflessioni.
I primi due episodisono rispettivamente dedicati alle Torri di Kenzo Tange (che connotano il distretto di BolognaFiere dal 1983), raccontate dalle parole dell’architetto e designer Mario Cucinella e al Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca, gruppo di sculture in terracotta che costituisce uno dei massimi capolavori del XV Secolo, visitato e commentato dall’artista Franco Guerzoni.
Parola a Davide Ferri, direttore artistico di Arte Fiera di Bologna
“Sono contento, in molti sensi: primo perché la selezione di gallerie della prossima edizione rafforza e rilancia fortemente l’identità italiana di Arte Fiera, che è diventata in questi ultimi anni un aspetto distintivo e irrinunciabile, visto anche il ruolo che Bologna ha sempre rivestito di collante e anello di congiunzione tra diversi tipi di Italia: il nord e il centro sud certamente, e non solo i grandi centri, ma anche la provincia”, spiega ad Artribune Davide Ferri, direttore artistico di Arte Fiera di Bologna. “La selezione, dunque, è prima di tutto espressione di questi aspetti. Poi sono felice che tra i partecipanti alla prossima edizione si aggiungano, oltre a quelle che già sono in fiera da qualche anno, gallerie come Alfonso Artiaco e Kaufmann Repetto, ma anche realtà con qualche anno di storia in meno, come, tra le altre, Martina Simeti, Fanta-MLN o Ciaccia Levi; nelle sezioni curate, più compatte quest’anno, Matta, Barbati e Alice Amati, solo per fare qualche esempio, che aumentano potentemente lo spettro delle novità e della ricerca. Senza dimenticare Ventesimo+, nuova sezione per il moderno, centrale nella proposta della fiera”.
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