Nasce a Rovereto l’archivio-osservatorio sulla danza contemporanea
L’associazione culturale trentina Oriente-Occidente festeggia nel 2025 quarantacinque anni di attività e di impegno per promuovere il linguaggio universale dei corpi. Tra le iniziative un archivio digitale che racconta la storia della danza contemporanea

Quasi mezzo secolo di danza contemporanea dalla prospettiva di una realtà della provincia italiana che ha saputo proporsi come punto di incontro e riferimento internazionale. A parlare è la storia dell’associazione culturale Oriente Occidente, fondata a Rovereto nel 1981 e basata sulla pratica e la cultura del dialogo. Un impegno concretizzato attraverso il linguaggio della danza, quel linguaggio universale dei corpi “che per sua definizione supera i confini: di lingua, di etnia, di genere, di età, di cultura. Con uno sguardo visionario e di eccellenza”. E, per l’appunto, oltrepassando qualsiasi barriera: tra l’est e l’ovest, tra il nord e il sud, tra la forma e il contenuto, tra l’etica e l’estetica, tra il passato e il futuro. Per una società più libera, accogliente e aperta alle differenze.
I 45 anni di Oriente Occidente. La storia
In 45 anni di attività, che nel 2025 vengono celebrati dall’associazione con iniziative speciali e nuovi strumenti da condividere, Oriente Occidente ha perseguito la sua missione innanzitutto attraverso l’organizzazione dell’Oriente Occidente Dance Festival, che oggi rappresenta una delle più importanti rassegne di danza contemporanea italiana, conosciuto in tutto il mondo. L’idea, sin dalle origini, è stata quella di portare a Rovereto le reciproche influenze esercitate dalla tradizione artistica orientale sulla sperimentazione occidentale e viceversa. E su queste premesse, dal 2003, l’associazione gestisce anche un Centro Internazionale della Danza (CID) per attività di produzione, formazione e diffusione della cultura della danza, aperto a danzatori e danzatrici che vogliono perfezionarsi, a compagnie che trovano casa per residenze artistiche, alla comunità tutta.







L’archivio digitale di Oriente Occidente. Un osservatorio sulla danza contemporanea
Ecco perché riveste un particolare interesse per usufruire di un osservatorio sull’evoluzione della disciplina nelle sue forme più aggiornate e sperimentali il nuovo Archivio digitale che Oriente Occidente condivide per celebrare l’anniversario del 2025. Liberamente accessibile sul sito dell’associazione, l’archivio è frutto di un lavoro di censimento e digitalizzazione intrapreso nel 2022 per rendere disponibili online materiali che risalgono a tutte le passate edizioni del Festival, finanziato grazie al progetto dell’Unione europea – Next Generation EU – PNRR Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi e con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Nel portale confluiscono i poster prodotti per il festival, le immagini, i video, le schede degli spettacoli, degli artisti e dei coreografi che sono passati in città dal 1981 a oggi. Ma anche la memoria delle residenze artistiche e dei progetti di comunità che hanno fatto di Oriente Occidente una vera e propria casa della danza su modello europeo, un centro in cui giovani talenti trovano sostegno alle produzioni, uno spazio dove chi ama l’arte scenica può coltivare una passione. Si scoprono così storie di artisti e artiste provenienti da ogni parte del mondo, performance che hanno rivoluzionato la danza contemporanea, incontri tra diverse culture e visioni. Il progetto è stato pensato e guidato dall’ufficio comunicazione di Oriente Occidente, grazie al contributo e all’esperienza nel lavoro di archivio di Francesca Venezia, mentre la parte tecnica è stata curata da Cantiere Creativo, web agency che da diversi anni è partner di Oriente Occidente anche grazie all’esperienza in tema di accessibilità digitale.
La danza e l’arte nella programmazione di Oriente Occidente
Ma il 2025 rafforzerà anche le linee guida che orientano la programmazione dell’associazione, fondata su tre filoni complementari (Studio, People, Festival). Come ogni anno, l’appuntamento con il Festival è previsto per la fine dell’estate (dal 5 al 14 settembre), e si rinnova anche l’impegno verso l’attivazione di residenze artistiche. Mentre per la sezione People, dedicata alla costruzione di relazioni significative attraverso l’arte e allo sviluppo di progetti che promuovano il riconoscimento e il rispetto delle diversità, si registrano le novità più significative. Nei prossimi mesi, infatti, si amplierà la collaborazione già in essere con il Mart intorno a D.Arte, un progetto coreografico di ricerca tra arte e danza. D.Arte coinvolgerà artiste e artisti della danza e del movimento in un percorso di creazione all’interno delle sale del museo, che troverà il momento di condivisione con il pubblico il 4 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo. E nuovi progetti prenderanno forma in collaborazione con il Museo Civico di Rovereto e con il Muse. Nuova è la convenzione siglata con la Fondazione Museo storico del Trentino, sulla scorta di una proficua collaborazione sui temi legati agli archivi e alla realizzazione di progetti documentaristici che uniscono memoria e contemporaneo attraverso lo strumento dell’arte scenica e del corpo.
Livia Montagnoli
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