Domenico Lo Russo – Bouganville

Informazioni Evento

Luogo
IMMAGINARIA ARTI VISIVE GALLERY
Via Guelfa 22/a, Firenze, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al sabato, ore 10.00-13.00 / 15.30-19.30

Vernissage
06/05/2022

ore 18

Artisti
Domenico Lo Russo
Generi
arte contemporanea, personale
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Le opere in mostra sono quadri fotografici, scatti realizzati en-plein-air e poi dipinti su tela in studio, di fiori di campo, tralci di bouganville o alberi di Filicuso che circondano la campagna di Curinga, in Calabria, città natale dell’artista.

Comunicato stampa

Inaugura venerdì 6 maggio 2022, alle ore 18 presso la Galleria Immaginaria di Firenze la mostra dell’artista Domenico Lo Russo “Bouganville”.

Le opere in mostra sono quadri fotografici, scatti realizzati en-plein-air e poi dipinti su tela in studio, di fiori di campo, tralci di bouganville o alberi di Filicuso che circondano la campagna di Curinga, in Calabria, città natale dell’artista.

Le immagini fotografiche sono frutto di una evoluzione artistica, che accompagnava il suo lavoro di chirurgo plastico, sviluppata sin dagli anni Settanta, quando l’artista, attraverso l’utilizzo della Xeroradiografia, tecnica radiologica non più in uso, trasformava immagini del corpo umano in paesaggi, fiori, cieli e mari.

L’artista, con le sue opere, continua a farci stare in “bilico” tra le tante possibili realtà, ci domandiamo quante realtà ci sono nella vita di ognuno di noi e nella natura. Così la fotografia di un fiore diventa il quadro di un fiore dipinto, i girasole piegati rivivono, le foglie gialle vanno ossigenate e rivivono se l’ossigeno ritorna a purificare l’aria o soltanto come quadro dipinto.

È una rappresentazione del reale ma anche creazione di un’altra realtà che si realizza tramite l’accostamento di diversi generi artistici e di tecniche diverse applicate nella medesima opera.

L’alterazione del soggetto rappresentato non altera la riconoscibilità; si tratta di un’altra realtà ottenuta alterando la scala dei colori, i profili dell’immagine, il movimento della forma, eliminando o aggiungendo particolari.

La mostra è un invito ad entrare nello spazio creativo dell’artista, così come nel suo giardino di Curinga, denso di profumi e di ricordi che affiorano sulle sue tele.