Franca Pisani – Immaginazione blu

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DEL TESSILE
Via Santa Chiara, Chieri, Italia
Date
Dal al

Martedì, 9:30-12:30 e Sabato 14:00-18:00

I visitatori devono essere in possesso di green pass, da esibire all’ingresso,

e indossare la mascherina in ottemperanza delle norme di sicurezza in vigore.

Vernissage
11/12/2021

ore 15

Biglietti

3 euro (Museo + mostra)

Artisti
Franca Pisani
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra di dipinti e cappelli-scultura realizzati con tessuti delle manifatture tessili chieresi.

Comunicato stampa

Sabato 11 dicembre, alle ore 15.00, al Museo del Tessile di Chieri, in via Santa Chiara 5, si svolgerà la cerimonia di conferimento del Premio “Navetta” d’oro alla carriera a Franca Pisani «per la sensibilità con cui ha “tessuto” magistralmente ad arte le trame della poesia, della pittura, della scultura, delle arti applicate e della Fiber Art in una ricerca artistica raffinata e multanime, con cui si è distinta sulla scena contemporanea internazionale».

Sarà anche inaugurata la mostra «Immaginazione blu»: fino al 18 dicembre alla Porta del Tessile sarà esposta una serie di cappelli-scultura e dipinti realizzati con varie tecniche su tessuti prodotti in diverse nuances di blu da dodici manifatture tessili per lo più del territorio chierese.

Con questo evento si chiude il ciclo “Ars et Industria”, realizzato grazie al sostegno del Comune di Chieri, in particolare dell’assessorato alla Cultura, e della Compagnia di San Paolo nell’ambito del progetto CivICa – cultura e innovazione civica, con il patrocinio di Torino Città Metropolitana e Regione Piemonte.

Franca Pisani (Grosseto, 1956) si forma giovanissima, frequentando ancora bambina lo studio dello scultore Alessio Sozzi, per poi diplomarsi al liceo artistico e laurearsi al DAMS di Bologna. Negli anni Settanta si afferma come artista concettuale ed è protagonista nel movimento “Poesia visiva”, che legava le arti visive alla parola. In quegli anni, come altri artisti d’avanguardia, Franca Pisani persegue l’idea di sintesi delle arti, ma esprime pure un rinnovato interesse verso le arti applicate, incluse le arti tessili. Da Album Operozio, con cui nel 1977 esordisce al Centre Pompidou fino ai lavori più recenti, inclusi quelli esposti in ben tre edizioni della Biennale di Venezia, la ricerca artistica di Franca Pisani si caratterizza, oltre che per l’indagine della dimensione ancestrale, per una costante attenzione a temi pregnanti di carattere ambientale e sociale quali il rispetto della natura, anche ricercando modelli di sostenibilità, il valore della vita umana e l’importanza della memoria storica espressa come monito ricordando la Shoah e la violenza sulle donne. Franca Pisani è dunque un’artista che sa farsi interprete e “cantastorie” del suo tempo attraverso un segno incisivo che non scade mai nello slogan scontato. Ha esplorato diversi linguaggi artistici e ha saputo spaziare in maniera innovativa e creativa tra ambiti diversi: arti visive, arti performative, poesia, installazioni, arti applicate e moda. È stata definita una “esploratrice di mondi” per la sua capacità di indagare varie realtà, che rielabora e rappresenta mediante un linguaggio formale e di segni, sia che scolpisca il marmo sia che dipinga tele e tessuti.

Anche grazie al lungo sodalizio con Marzia Spatafora, curatrice e gallerista di primo piano, Franca Pisani ha esposto in sedi prestigiose in Italia e sulla scena internazionale.

Al Museo del Tessile di Chieri, da poco premiato “Luogo della Cultura” 2022 dall’Associazione Italiana di Chimica e Coloristica Tessile, sarà esposto un caleidoscopio di 18 pitture realizzate dall’Artista con varie tecniche, anche per sottrazione di colore, su tessuti prodotti in diverse nuances di blu da dodici manifatture tessili per lo più del territorio chierese che, insieme al Comune di Chieri, alla Città Metropolitana di Torino, alla Associazione Industriali Tessili Cotonieri della Provincia di Torino, alla Associazione Piccole Industrie, ad altre aziende di settore e a privati cittadini, sono Soci Fondatori dell’ente a cui fa capo il Museo. Le tessiture del territorio diffuso che contribuiscono attivamente a questo evento clou del ciclo “Ars et Industria” con stoffe tinte di un colore dalla forte connotazione identitaria per via del gualdo, l’oro blu che si coltivava a Chieri e che ora fiorisce all’Orto botanico del Museo del Tessile, sono: Angelo Vasino SpA, Filmar srl, Casalegno tendaggi srl, Fantinex srl, Tessitura Giuseppe Brunetti snc, MIDE-Manifattura Italiana Destefanis, Tessitura Artistica Chierese di Andrea Navone, Tessitura Enzo Stella srl Tessitura Pertile srl, Quagliotti SpA, Vay SpA, e FiDiVi Tessitura Vergnano SpA. Di quest’ultima è il panno “Flamenco” 100% lana usato dall’Artista per i suoi cappelli-scultura.

Le pitture di Franca Pisani su fondo blu in questa mostra sono, da un lato, un richiamo al gualdo, erba tintoria con cui sin dal Medioevo si colorava il fustagno, dall’altro un omaggio all’elemento Acqua: alghe marine si stagliano in bianco sui tessuti chieresi, principalmente in cotone, viscosa e lana, le cui tonalità variano dal ceruleo al blu scuro degli abissi. «Le alghe – sostiene Franca Pisani – sono fluttuanti esseri viventi, la bellezza di una creazione silente, la perfetta imperfezione dell'universo. Penso alle distese di queste specie come a grandi colline delle profondità, ma anche a giardini segreti e dei porti e delle rive dove il passaggio dell’Uomo ha lasciato un segno sulla Natura così come il segno graffia da sempre la mia arte… le alghe, presenza misteriosa, sono speranza di vita per le creature dell’Acqua, dell’Aria e della Terra».

In mostra sono esposti anche otto cappelli-scultura realizzati dall’Artista con il panno Flamenco in lana prodotto da FiDiVi Tessitura Vergnano SpA, ciascuno dei quali porta il nome di un vento, dunque evoca l’elemento Aria. Acqua ed Aria, infatti, sono due elementi fondamentali nel processo di tintura per ossidazione che dal gualdo fa scaturire il colore blu.

«Con questo appuntamento-rileva Melanie ZEFFERINO, Presidente della Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile, nonché curatrice del ciclo di eventi “Ars et Industria” – si chiude un anno di lavoro in cui la Fondazione ha affrontato le difficoltà della pandemia ripensando, riorganizzando e poi riprendendo a svolgere il proprio ruolo di attore culturale sul territorio diffuso, andando ben oltre lo spazio fisico della propria sede museale, aperta nuovamente al pubblico dopo una importante campagna di conservazione e riallestimento. Mediante la fruizione delle collezioni, che si vuole ulteriormente sviluppare, e l’offerta artistico-culturale del ciclo Ars et Industria, abbiamo contribuito a creare attrattività per Chieri e il suo tessuto socio-economico, promuovendo al contempo sia la storia sia la contemporaneità delle arti tessili, di cui il Museo è baluardo. Abbiamo valorizzato risorse e adottato nuove modalità operative per perseguire politiche di partecipazione civica attiva, dialogo intergenerazionale e interculturale, inclusione, sviluppo del talento e promozione della cultura d’impresa così come di un senso di identità e appartenenza a Chieri. Lieti e onorati di accogliere una figura di grande calibro artistico quale è Franca Pisani, che ha dato forma a una “Immaginazione blu” partecipata con manifatture del territorio, ci accingiamo a chiudere un anno importante per la Fondazione augurandoci un prosieguo con altri traguardi e soddisfazioni nel prossimo futuro, pensando anche noi a un possibile equilibrio nell’ecosistema in cui ci ritroviamo ad agire».

Non a caso, il finissage della mostra, il 18 dicembre 2021, prevede un incontro con Enrico Vergnano, textile designer e amministratore delegato di Aunde Italia SpA, che nel corso del suo intervento, «Ritessere un mondo green: innovazione, creatività, industria», illustrerà gli sviluppi della sua produzione tessile all’insegna della sostenibilità e dell’impatto positivo sull’ambiente.

SCHEDA BIOGRAFICA

Franca Pisani – www.francapisani.com

Nata a Grosseto nel 1956, all’età di nove anni Franca Pisani frequenta lo studio dello scultore Alessio Sozzi, che riconosce il suo talento e la indirizza ben presto al Liceo artistico sperimentale di Firenze, dove si diploma a pieni voti per poi laurearsi al DAMS di Bologna. In seguito si avvicina al movimento “Poesia visiva” fondato da Eugenio Miccini, e nel 1977 esordisce nella sezione “Centre de Creation Industrielle” del Centre Pompidou di Parigi con Album Operozio, oggi parte del patrimonio storico-artistico del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. Oltre a Parigi, Nizza, Nimes, Montecarlo e New York sono i primi luoghi che accolgono Pisani, la quale si esprime con dipinti, sculture e installazioni. Se con Album Operozio la giovane Franca legava le arti visive alla parola, con il progetto MANUMISSIO – Dell’affrancare gli schiavi e le altre persone di condizione servile, si faceva portavoce di valori più che mai attuali nella sfera dell’industria creativa restituendo valore alle arti tutte. Già allora, con un approccio di matrice concettuale, l’Artista fondeva l’introspezione psicologica e l’indagine sociale con la sperimentazione di tecniche e materiali per addivenire a ciò che lei stessa definiva il “concretarsi di un’esperienza come episodio o risultato di un atto, di un processo tecnico, pratico, spirituale è lo svolgimento dell’opera”.

In seguito, Franca Pisani ha dato vita a un linguaggio segnico-formale d’inedito conio per esprimere il proprio mondo interiore attraverso il suo fare artistico. Ancora oggi, la sperimentazione di materiali e tecniche condotta in parallelo con quella del segno, contraddistingue la produzione di Franca Pisani, costantemente alla ricerca di un segno visivo che, nella forma, esprima la stessa carica emotiva della scrittura.

L’Artista vanta la partecipazione alla 53a, 54a e 57 a Biennale di Venezia.

Nel corso della carriera, anche grazie al lungo sodalizio con Marzia Spatafora, ha esposto in diverse sedi prestigiose - dal Museo del Mare di Genova al Museo d’Arte Contemporanea di Spoleto, dai Magazzini del Sale di Ravenna alla Casa del Pane e all’Umanitaria di Milano, dal MACRO di Roma a Castel dell’Ovo, da Palazzo Pisani in Lonigo di Vicenza all’Università di Padova, dove ha ricordato la Shoah attraverso le sue Sete di Lione. A Firenze il suo Autoritratto è parte della Collezione Permanente del Corridoio Vasariano alla Galleria degli Uffizi, insieme agli autoritratti di grandi Maestri contemporanei e del Novecento. Sono inoltre da ricordare le mostre personali all’Istituto Italiano di Cultura a Vienna e all’Hamburgher Bahnhof Museum di Berlino e alla Fondazione Dar Bellarj di Marrakech nell’ambito di “Feminin Pluriel”.

Nel settembre 2015, ha rappresentato l’arte italiana alla Conferenza di presentazione delle Aziende italiane impegnate nella sostenibilità ambientale a Expo Rho nel Padiglione di Montecarlo. Franca Pisani scavalca i confini tra moda e arte anche con i suoi cappelli-scultura dalla allure ieratica: li inventa ispirandosi fors’anche a Joseph Beuys e li indossa non senza autoironia, lasciando il segno che la contraddistingue su Alberi di marmo, sabbie, sete e tele – non ultime quelle di Chieri.