Paola Di Bello – Concrete Island

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA BIANCONI
Via Lecco 20, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/11/2020

no, solo evento online

Artisti
Paola di Bello
Generi
fotografia, personale
Loading…

una speciale viewing room del ciclo Concrete Island (1996 – 2001), una serie di fotografie di grandi dimensioni, dove l’artista fotografa a grandezza naturale oggetti di scarto – sedie, tavoli, divani, lavandini ecc. –, che giacciono abbandonati sull’erba o sul ciglio della strada.

Comunicato stampa

PAOLA DI BELLO
CONCRETE ISLAND VIEWING ROOM

Nel rispetto delle direttive governative del 3 Novembre 2020, Galleria Bianconi resterá temporaneamente chiusa al pubblico da oggi 6 Novembre 2020 fino al 3 Dicembre 2020.
Anche se a porte chiuse, la nostra programmazione continua con il progetto Online Viewing Rooms su Artsy.

Scopri la nuova online viewing room

In concomitanza con la mostra personale Citizens (1988 - 2006) di Paola Di Bello, curata da Francesco Zanot, alla Galleria Bianconi, siamo lieti di presentare una speciale viewing room del ciclo Concrete Island (1996 - 2001), una serie di fotografie di grandi dimensioni, dove l'artista fotografa a grandezza naturale oggetti di scarto – sedie, tavoli, divani, lavandini ecc. –, che giacciono abbandonati sull’erba o sul ciglio della strada; attraverso la rotazione, gli oggetti tornano ad assumere la posizione che avevano prima di essere buttati via.

"Dove vanno a finire gli oggetti che non hanno più utilità? Si potrebbe rispondere che normalmente vengono buttati nella pattumiera ma questa risposta sarebbe insufficiente perché la domanda è metafisica. Bergson poneva questa stessa domanda e rispondeva metafisicamen - te: quanto ha smesso di essere utile comincia ad essere, semplicemente. (Gilles Deleuze).

Concrete Island è una serie di fotografie di mobili, di oggetti di casa, che sono stati buttati via agli angoli delle strade di città e periferie. L’idea è stata quella di fotografarli nell’ottica e nell’orizzonte di senso dell’oggetto stesso, riguardandolo come quando era ancora in uso."

(Paola Di Bello)